Chapter XXVI: Broken wall

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-Sono per strada, piove forte

Ritorno questa notte

Mi aspetti sveglia, le coperte

Ho preso le mie colpe-

David

Arrivare ad una serata tra amici, programmata in un bar anni '90 e, invece che la musica e le risate, trovarsi davanti la propria migliore amica urlante in preda alle lacrime non era sicuramente ciò che David aveva in mente per quella sera.

Qualcosa non andava, l'aveva capito dal primo istante.

I suoi occhi rimbalzarono tra il viso infuriato di Anna, quello preoccupato di Elisabeth  e quello scocciato di Theresa, che stava sbraitando contro Klaus un qualcosa che il Cheney non riuscì immediatamente a capire.

I camerieri e gli altri clienti avevano tutti gli sguardi puntati sul litigio, creando un vero e proprio senso di disagio che piombò come grandine sulle spalle dei nuovi arrivati.

Barbara era accanto a lui, confusa al suo stesso livello. Avevano fatto il tragitto insieme e si erano trovati coinvolti in un qualcosa che nessuno dei due riusciva a decifrare.

Pochi secondi dopo Stella li raggiunse, ed i suoi occhi, prima impegnati a frugare nel casino presente all'interno della borsa, si diressero poi, inevitabilmente, verso Anna.

David le chiese spiegazioni con gli occhi e la Dreyar, dopo aver esaminato attentamente la scena, si ritrovò a comprendere tutto.

<<E' Klaus, ha fatto qualcosa ad Anna>> poche ma chiare parole, che bastarono sia a David che a Barbara.

Ma prima che il corvino riuscisse in qualche modo a fare anche solo un passo, la bionda al suo fianco gli mise una mano sul petto, fermando la sua avanzata e il suo intento.

<<Non peggiorare le cose. Sono affari di Nico questi, se ne deve occupare lui>> mormorò, seria, lasciando David a bocca aperta, prima di avanzare lenta e minacciosa verso il gruppetto in lite.

<<Ha ragione Barbara, non risolveresti nulla. L'unico che può fare qualcosa è Nico...così Klaus non si fermerà mai>> le fece eco Stella, affiancando il ragazzo, il quale, dopo averci riflettuto, si ritrovò a rilassare i muscoli e prendere un profondo respiro, cercando di scacciare la rabbia che, per un momento, aveva quasi toccato il culmine.

David vide il volto di Anna voltarsi di scatto verso Barbara quando lei, sicura come non mai, prese per mano lei ed Elisabeth e le trascinò via.

<<Theresa, andiamo!>> ringhiò, lanciando un'occhiata di fuoco a Klaus, il quale, senza perdere tempo, ribatté:

<<Ma non ho fatto nulla!>>

eLe ragazze, senza rispondere, si diressero velocemente verso l'uscita del locale, lasciando David e Klaus in balia di un confronto visivo.

Il Cheney cercò di mantenere la calma il più possibile e, con tutta la serietà che aveva in corpo disse:

<<Non osare seguirci e paga il conto>> bastò questo: il tono.

Klaus si ritrovò a rabbrividire sotto lo sguardo di fuoco del corvino. Inevitabilmente le sue gambe si fecero di piombo e David, dopo essersi assicurato che il ragazzo avesse recepito il messaggio, si accinse a raggiungere le sue amiche, lasciandosi il nuovo arrivato alle spalle.

Si richiuse la porta d'entrata del bar alle spalle, lasciando che i lamenti di Anna, finalmente, arrivassero chiari alle sue orecchie:

<<Lasciatemi andare, io lo ammazzo!>> continuava a ripetere, in preda alle lacrime, mentre David si avvicinava a loro, pronto a chiedere spiegazioni.

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