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Halloween special chapter: red blood

3:33 AM: Ciao ragazzi, ho scritto un piccolo speciale per voi, e vi dico anche che contiene un significato nascosto! Dopo aver letto tutto il capitolo vi sfido a sbizzarrirvi nei commenti per trovare il misterioso significato di questo piccolo speciale! Vi darò la risposta nel prossimo capitolo, che verrà pubblicato tra pochissimo! Buon Halloween

Lucas si rigirò nel letto, con il respiro affannato e il sudore a grondargli dalla fronte.

I capelli biondi erano appicciati alla pelle, la maglietta bianca che portava era stretta attorno al suo torace umido, le coperte erano un groviglio che si estendeva attorno alle sue gambe, che, in quel momento, si stavano agitando.

Lucas strozzò un urlo, aprendo di scatto gli occhi e alzando il busto, con il cuore che gli martellava nel petto e una goccia di sudore a solcargli il volto.

Si guardò attorno, con una mano sul petto per colpa dell'incubo che aveva appena avuto, così diverso e terrificante da tutti gli altri.

Lucas deglutì, fissando la sua camera immersa nell'oscurità. Non c'era nemmeno uno spiraglio di luce a penetrare in quelle quattro mura, cosa che fece aumentare l'ansia del ragazzo.

Deglutì a fatica, passandosi una mano tra i capelli umidi, scompigliandoli e facendo così in modo che i ciuffi si staccassero dalla sua fronte.

La sveglia posta sul suo comodino segnava le 3:33 di notte, e Lucas era consapevole che gli sarebbe servito molto tempo per riuscire a riaddormentarsi.

<<finalmente sei sveglio>> disse una voce sconosciuta.

Lucas alzò di scatto gli occhi, mentre il cuore gli batteva sempre più forte e il respiro divenne flebile, quasi non udibile.

<<ti avevo detto di lasciarlo stare, ti diverti proprio a spaventare la gente>> borbottò una voce femminile.

Lucas sgranò gli occhi, mentre la confusione, mista a terrore, lo avvolse completamente.

<<è il mio lavoro>> rispose la voce maschile, con tono saccente.

<<si ma dovresti lasciarlo in pace, prendi di mira sempre e solo lui>> sbottò la femmina, leggermente irritata.

Lucas si calmò di colpo, mentre il cuore tornò a battergli normalmente. Aggrottando le sopracciglia e cercando di scorgere quelle due figure nell'ombra della sua stanza, Lucas si accorse che le due voci le conosceva, ed anche fin troppo bene.

Stette per aprire bocca, che in quel momento era secca per colpa della sete che in quel momento stava provando, ma la voce maschile lo anticipò.

<<forse dovresti accendere la luce tesoro, sta ancora cercando di capire chi siamo>> il ragazzo ignorò il rimprovero precedentemente ricevuto, come se non gli importasse nulla delle parole dette.

<<Oh, hai ragione>> disse la ragazza, alzando di poco il tono di voce.

Lucas udì uno schiocco di dita, e, dopo qualche istante, una fioca luce si accese nella stanza.

Lucas sgranò gli occhi. Aveva detto bene, conosceva benissimo i proprietari di quelle voci, ma, in quel momento, seduti sul comò dritto davanti a lui, sembravano irriconoscibili.

Nicolas aveva due profonde occhiaie sotto gli occhi, due corna nere come la pece a spuntargli tra i capelli scuri, delle ali del medesimo colore che spiccavano dalla schiena ampia ed allenata. Indossava un mantello e degli stivali completamente neri, le labbra erano rosse, come iniettate di sangue, gli occhi chiari brillavano di una luce maligna e sul volto aveva dipinto un ghigno sadico, con due canini aguzzi che catturavano subito l'attenzione, mentre una coda si muoveva, in modo nervoso, vicino al suo viso.