Pt.10 - Mutati Hobinius

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Era il giorno dopo la grande rivelazione dell'identità di Draco e, come avevano programmato Hermione e Ron, ci sarebbe stata un bella discussione nel castello quel giorno. Aspettarono il pomeriggio per cercare la serpe e parlare bene con lui, in quel momento i due ragazzi si sentivano come dei genitori per Harry e quest'ultimo era sia lusingato di questa loro preoccupazione sia tremendamente preoccupato. Non ci volle molto per gli occhi castani della ragazza intravedere dei capelli biondo platino completamente pettinati uscire dalla sala grande.

Appena Draco vide i due ragazzi sapeva già che erano lì per lui. Il panico gli prese il sopravvento e divenne forse ancora più pallido di quanto non lo fosse già normalmente. Cercò un contatto visivo con la ragazza in modo da chiedere mentalmente un po' di pietà e non suffermandosi minimanete su Ron, che in quel momento non gli aveva mai fatto così tanto timore.

<<Ahm siete qui per me vero?>> disse Draco con tono di resa.

<<Si furetto>> Ron prese la manica di Draco e lo trascinò in una strada il meno possibile trafficata sotto le grida di dissenso di Hermione e lo sguardo di tutti. Appena arrivati in un punto abbastanza solitario, Ron stacco la mano dalla manica di Draco e incrociando le braccia lo guardò, venendo poi raggiunti da Hermione che gli aveva corso dietro.

<<Okay sia chiara una cosa>> cominciò a dire Draco stringendo la borsa e guardando negli occhi prima Hermione che quelli severi di Ron.
<<Io amo Harry con tutto il cuore vi giuro, non potrei mai fargli del male... Lui è stata la prima persona che mi abbia mai capita... Lui è così dolce e impacciato nelle cose... È così...>>

<<Okay abbiamo finito andiamo>> disse Ron facendo per andarsene.

<<Come??>>

<<Vedi>> cominciò Hermione estraendo dalla propria tasca una boccetta mezza vuota. <<È veritaserum, tre gocce nel tuo succo di zucca e sapevamo che non avresti mentito>>. Draco sbiancò, ricevendo della ragazza un sorriso per poi vederlo sparire insieme al rosso.

Draco fece un sospiro di sollievo per l'esito di quel troppo breve e allo stesso tempo orribile interrogatorio. Sentiva ancora il cuore battergli nel petto all'impazzata, tutto veramente troppo immediato per i suoi gusti. Non sapeva se farne parola o meno con Harry, ma suppose che sapesse già di questa cosa. Cercò di riprendersi ed estranendo foglio, calamaio e inchiostro, cercò di scrivere una piccola lettera ad Harry sul muro, dicendogli di raggiungerlo per fare i compiti assieme. Soffiò sul foglio ed esso si tramutò in un uccellino pronto a raggiungere la torre dei grifondoro nel quale si trovava Harry.

Si diedero appuntamento in biblioteca quel giorno, posto a parere di Draco perfetto visto che con la scusa della biblioteca non avrebbe avuto neanche il permesso di parlare, essendo troppo imbarazzato dagli ultimi avvenimenti. D'altro canto, Harry non voleva far altro che avere discussioni infinite con Draco, e sapere tutto di lui come si deve senza tralasciare nessun dettaglio. Quando il moro arrivò nel luogo prestabilito cercò in tutti i posti a sedere Draco, trovandolo alla fine della stanza rannicchiato ad una finestra a guardare la neve. Rimase qualche secondo a guardarlo imbambolato e lo raggiunse, percependo man mano che si avvicinava a lui in inteso imbarazzo che prima aveva completamente ignorato. Appena Draco lo guardò ecco che mille farfalle iniziarono a volargli nello stomaco.

<<Hey Draco>>

<<Hey Harry...>> rispose il ragazzo arrossendo completamente. Harry si affacciò per posare le proprie labbra sulle sue, rimanendoci per molto più tempo del dovuto. Entrambi infatti si persero in quello che doveva essere un semplice bacio a stampo, adesso diventato quasi un buco nero. Harry si staccò e lo guardò negli occhi, entrambi sorrisero increduli e cercarono di riprendere un po' di lucidità che era apparentemente rimansta nel loro dormitorio quella mattina.

Drarry || We're Broken People || Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora