Trentotto

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5 anni dopo








Le buste della spesa iniziavano a pesare, si erano formati i segni sulle mani, ma testardo proseguì la camminata.

C'era il sole quel giorno, evento raro a Londra, e lui voleva godersi a pieno quel momento prima che il crepuscolo mettesse fine alla giornata.

Era uscito prima da lavoro, la cena di quella sera avrebbe dovuto essere perfetta.

Erano ormai due anni che lavorava su convenzione per una galleria d'arte, e da poco aveva acquistato uno spazio tutto suo in un piccolo locale a Camden Town dove iniziare ad esporre le sue opere.

Il lavoro da pittore agli inizi non era molto proficuo, lo sapeva benissimo, ma a Draco andava bene così, era quello che aveva sempre desiderato fare.

Arrivato a casa,posò le buste per terra per poi togliersi le scarpe. Non si infilò le ciabatte, amava andare in giro a piedi nudi, anche se poi odiava i segni che rimanevano sul pavimento.

Raccolse le buste per portarle in cucina e l'occhio cadde inevitabilmente sul quadretto appeso in sala vicino alla porta di ingresso.

Era il ritratto nudo che aveva fatto ad Harry all'inizio della loro relazione, quello che non aveva mai finito, perché ogni volta che ci provavano finivano per fare altro.

Sorrise malinconico al ricordo di quei tempi e si avviò in cucina.

Non era mai stato un bravo cuoco, ma se leggeva qualche ricetta poteva benissimo cavarsela, così decise che per quella sera si sarebbe cimentato invece che ordinare il solito cibo da asporto.

Mentre aveva le mani sotto l'acqua per pulire l'insalata, suonarono il campanello.

Draco imprecò mentalmente guardando l'orario, non era ancora ora di cena.

Si asciugò di fretta le mani con uno strofinaccio e corse ad aprire.

"Finalmente!Pensavo mi avessi chiuso fuori!"

Oliver entrò in casa con tre bottiglie di vino in mano in precario equilibrio.

Draco chiuse la porta e lo guardò aggrottando le sopracciglia.

"Hai intenzione di farmi ubriacare?" chiese indicando il vino.

"Può darsi"rispose Oliver facendogli l'occhiolino "Ti dispiacerebbe?"

"Dispiacerà più a te, io bevo solo succo di frutta, quindi temo dovrai passare il resto della serata in bagno guardandomi vomitare."

Oliver scosse la testa e lo guardò con finto disgusto.

"Credo che l'acqua per te possa andare bene."

Raggiunsero la cucina ed Oliver sollevò i coperchi per annusarne il contenuto.

"Che profumino...Da quando sei un esperto di cucina?"

"Non lo sono infatti, ho seguito solo qualche ricetta, spero di non avvelenare nessuno" rispose Draco riprendendo a lavare l'insalata.

"Che faccio apparecchio?" chiese Oliver iniziando ad aprire gli sportelli della cucina.

"Sì grazie,almeno fai qualcosa di utile visto che devo fare sempre tutto io."

"Ma sentilo,quando organizziamo queste cene tu sei sempre quello che arriva per ultimo con la scusa del lavoro, per cui non lamentarti."

Daco scosse la testa divertito e quasi sobbalzò quando avvertì di nuovo il campanello suonare.

"Oliver vai tuper favore."

Osservò il ragazzo avviarsi verso l'ingresso, e continuò tranquillo a tagliuzzare dei pomodori mentre canticchiava allegro un motivetto.

Cherry lipsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora