Trentasei

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Oliver era sempre stato un bravo ragazzo dai sani principi. Sin da piccolo la sua vivacità e curiosità lo avevano portato a distinguersi dagli altri bambini.

A scuola, durante l'intervallo, era l'unico che si metteva in un angolino tranquillo sommerso da libri dai quali apprezzava le figure, fino a quando non imparò a leggere.

I suoi genitori assecondarono la sua passione riempiendogli la cameretta di libri di fiabe e romanzi d'autore una volta cresciuto.

Nonostante la sua passione per la lettura, ad Oliver sarebbe piaciuto molto lavorare insieme alla sua famiglia.

Spesso sedeva accanto alla madre ed il padre mentre erano intenti a disegnare su tavola delle linee geometriche perfette, le quali poi risultavano essere enormi palazzi o ampie villette.

Oliver fantasticava spesso su come potevano essere riempite le stanze, quante camere ci fossero state,di che colore potevano essere le pareti, per cui non stupì molto la sua scelta di studiare come designer di interni.

Il violino era un'altra passione coltivata nell'adolescenza. Durante il primo anno della scuola media,il professore di musica insegnava a tutta la classe come suonare il flauto, ma non si sarebbe tirato indietro se qualcuno avesse voluto imparare a suonare un altro strumento musicale.

Il giorno dopo, Michael Corner, che ai tempi era il suo migliore amico, si presentò in aula con un violino.Quel rumore stridente di corde sfiorate dall'archetto lo affascinarono, ma di più rimase incantato dalla bellezza del suo amico mentre lo suonava.

Michael aveva dei bellissimi capelli corvini lunghi fino alle spalle, che quando suonava si muovevano disordinati fino a coprirgli la faccia. Non si domandò perché gli piaceva osservare il suo amico o perché declinava ogni volta l'invito di Alicia per uscire a mangiare un gelato.

La settimana dopo si presentò a lezione di musica con un violino anche lui, e i due iniziarono a condividere insieme la passione per la musica classica.

Fu proprio mentre ascoltavano la nona sinfonia di Beethoven a casa di Michael che si scambiarono il primo bacio.

A scuola facevano finta di niente,comportandosi come avevano sempre fatto, ma una volta fuori dall'edificio scolastico, si nascondevano in casa per scoprirsi e conoscersi come solo due adolescenti sanno fare.

Finite le scuole media, Michael si trasferì con la sua famiglia lasciando un vuoto immenso da colmare e tanti dubbi nella testa di Oliver.

Ormai sedicenne, iniziava a chiedersi perché non guardava le altre ragazze come facevano tutti i suoi amici.

I suoi genitori gli furono vicini,capirono la sua sofferenza per la partenza di Michael ed Oliver si confidò con loro confessando per la prima volta la sua sessualità,anche se a quella età non sapeva cosa volesse dire.

Con gli anni imparò a non definirsi,se qualcuno gli chiedeva se fosse gay rispondeva di no.

Trovava stupido appiccicarsi addosso una etichetta per una cosa così naturale come l'amore e a lui non importava, uomo o donna che fosse, l'importante era amare.

Per questo si stupì di se stesso quando, dopo una settimana passata a piangere per l'addio con Draco,decise di registrarsi su Grindr.

Oliver sapeva di stare sbagliando sin dalla prima volta che aveva incrociato lo sguardo con Draco, sapeva che lui era preso da Harry e non poteva dargli le attenzioni che voleva.

Ma Oliver era completamente perso, il fascino del biondo ed il carattere deciso ma allo stesso tempo così tremendamente insicuro lo avevano colpito come poche persone avevano fatto e decise di buttarsi.

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