A WINDOW ( FILLIE )

#3.

Millie stava riposando tranquilla sul divano di casa sua.

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta.

Millie si spaventò, nessuno aveva mai bussato alla sua porta alle 10 del mattino, anzi, nessuno aveva mai bussato alla sua porta a qualsiasi ora.

Solo la sua psicologa che veniva tutti i giorni verso le 8 di sera.

Millie si avvicinò, aprì la porta di poco e vide una testa riccia, gli esplose il cuore a mille.

"Hei Millie!"

"Ranocchia, dovresti essere a scuola" disse Millie rilassandosi un po.

"Non mi andava di andarci"

"Sei sola?"

"S-Si"

Millie fece entrare Finn che iniziò a guardare tutta la casa, tutta in ordine e senza una cosa fuori posto.

"Bella casa, la mia è l'opposto" disse Finn ridendo e rise anche Millie.

Finn decise che quello era il momento giusto per parlare con Millie, voleva chiederle tutti i suoi dubbi.

"Millie, non ho mai avuto modo di chiedertelo, ma adesso si, mi racconti di te?"

Millie salì le scale e si recò in camera sua.

Si sedette sul letto e invitò Finn a sedersi con lei.

Il viso della ragazza si fece preoccupante.

"Millie, non devi se non vuoi, te l'ho chiesto perché magari posso aiutarti, sei qua tutta sola, ma se non vuoi dirm-"

Millie iniziò a parlare bloccando Finn.

"Non esco di casa da quando avevo 6 anni. Era il mio primo giorno di scuola e i miei genitori mi stavano venendo a prendere. Non vedevo l'ora di raccontargli tutto quello che avevo fatto, le maestre, le amiche. Ma non l'ho mai potuto fare. Mentre venivano a prendermi hanno fatto un incidente, sono morti sul colpo. Neanche il tempo per salutarli. Mi ricordo, sono stata piu di mezz ora ad aspettarli fuori scuola, senza sapere che erano morti. Poi venne a prendermi mio fratello e mi disse che mamma e papà non c'erano piu. Non uscì di casa per 2 mesi, la strada, le macchine, le persone hanno ucciso i miei genitori e io non volevo passare per strada, vedere le macchine e le persone. A 10 anni vivevo con mio fratello, ormai le cose si erano calmate ma era comunque difficile. Finché a mio fratello non gli fu diagnosticato un cancro ai polmoni, e morì dopo 2 mesi."

La ragazzina stava piangendo e Finn l'abbracciò forte.

"Da quel momento non sono più voluta uscire di casa. Mio fratello, quando sono morti i miei genitori, mi ha portata da una psicologa, che è tutt'ora la mia psicologa, e mi ha portata qui perché dove abitavo prima c'erano troppi ricordi. Mi sono rasata i capelli a zero a 10 anni, per non far sentire mio fratello diverso dagli altri. Indosso questa camicia da notte bianca perché è di mia madre e così mi sento un po' piu vicina a lei. Di mio padre non ho nulla, era molto riservato, non mi ha mai detto di volermi bene."

Finn la strinse ancora piu a sè, e qualche lacrima comparve anche sul suo volto.

"Adesso sono sola, vivo in una casa cosi grande e mi sento tanto sola, la psicologa mi porta del cibo verso le 8 di sera, ma di giorno assiste altri ragazzi, non può stare con me. Di notte dormo da sola, faccio sempre incubi, mi sveglio, e non ho mia madre a consolarmi come tutte le altre ragazze. Mi sveglio e devo prepararmi il latte da sola. Mi sento cosi ... sola"

"Millie, non sei sola, non preoccuparti." disse Finn abbracciandola forte mentre la ragazza continuava a piangere sul suo petto.

"Finn io non ce la faccio piu, voglio solo mia madre indietro, voglio solo che mio fratello fosse eterno. Voglio solo che mio padre tornasse qua. Voglio vivere come una ragazza normale"

"Hei, guardami."

Finn con la mano alzò il mento della ragazza e si guardarono negli occhi.

Finn vide in quegli occhi rossi e gonfi tanta tristezza e tanto bisogno d'aiuto.

"Tu sei una ragazza normale, e sei fortissima, ci sono io adesso, non preoccuparti."

"Finn"

"Dimmi"

"Grazie" disse Millie abbracciandolo, Finn non rispose ma ricambiò l'abbraccio stringendola piu forte.

SPAZIO AUTRICE
Anche se non ci sono 10 stelline, ho pubblicato lo stesso. Spero vi piaccia . 💕