A WINDOW ( FILLIE )

#18.

Passarono due mesi da quando Jacob era in carcere e la vita di Millie sembrava essere migliorata anche se lei aveva sempre un po di paura.

In questi ultimi due mesi Finn era stato vicino a Millie ogni giorno e ogni ora.

Quando era a scuola facev stare Millie con sua madre.

Queste ultime avevano stretto una bella amicizia e per Millie lei era come una seconda madre.

Il pomeriggio mangiavano insieme e Millie aiutava Finn con l'esame che avrebbe dovuto affrontare quest'anno.

A volte uscivano a prendere un gelato, o a mangiare una pizza, o a vedere un film anche se per loro era difficile siccome erano famosi e incontravano paparazzi ovunque.

Le cose tra loro rimasero come prima, erano migliori amici.

Nessuno dei due aveva il coraggio di fare il primo passo e poi c'era ancora quella vipera di Iris a stuzzicare la loro vita.

Era mattina e Millie e Karen (la mamma di Finn) erano appena rientrare a casa.

"Fare la spesa a piedi sotto il sole d'estate è illegare" disse Millie ridacchiando.

"Hai ragione"

"Hai bisogno di una mano per preparare il pranzo?"

"Nono tranquilla, va pure a riposarti"

"Grazie"

Millie era nella stanza di Finn e non si sentiva tanto bene.

"Hei piccola, sono tornato"

"Finn non mi sento bene"

"Che ti senti?" Disse Finn allarmandosi.

"Mi sento debole e non riesco a respirare bene"

"Aspetta" Finn uscì dalla stanza e chiamò sua madre che corse subito di sopra.

Per prima cosa chiamò un'ambulanza e intanto le misurò la febbre.

"Oddio Millie 39 di febbre"

"Che mi sta succedendo Karen?"

"Tranquilla Millie sta arrivando un dottore"

Finn intanto prese la mano di Millie per tranquillizzarla.

"Ci sono io Millie, sta tranquilla"

Arrivò l'ambulanza e Millie venne portata in ospedale.

Dopo vari controlli il dottore andò verso Karen e Finn che erano seduti nella stanza d'attesa.

"Signora, lei è la madre di Millie Bobby Brown?"

"No però può dire a me"

"Mi scusi ma non posso fornirle informazioni se non lei non è sua madre"

"I suoi genitori sono morti, quindi o lo dice a noi o lo dice a lei" Disse Finn alzandosi dalla sedia e indicando Millie nella stanza.

"Calmati Finn" Disse la madre.

"Mi dispiace molto, non mi piace dare brutte notizie ma la ragazzina ha il cancro al cuore" disse il dottore.

A quelle parole Finn crollò.

Sentì tutto il mondo cadergli addosso.

La madre di Finn lo abbracciò mentre piange anche lei.

Finn si affacciò al balcone dell'ospedale per prendere aria, la mamma lo seguì.

"Gliel'ho sempre detto che quelle sigarette del cazzo le facevano male, sono stupido a non averle proibito di fumare" Disse Finn stringendo i pugni, continuando a piangere.

"Non è colpa tua tesoro, Millie è forte, ce la farà"

Finn entrò in stanza di Millie e la vide stesa sul lettino che riposava.

"Sta dormendo, se si sveglia ci chiami" disse un'infermiera uscendo dalla stanza.

"Millie, sono io Finn. Sai, non avrei mai pensato di dirti queste cose mentre sei su un letto d'ospedale, mi sarebbe piaciuto dirtele fuori, magari vicino al mare, mentre camminiamo e ci buttiamo la sabbia addosso come due bambini. Magari mentre facciamo un bagno e ci schizziamo. Ma adesso siamo qui e.." Finn si bloccò piangendo.

".. so che potrei perderti da un giorno all'altro quindi è arrivata l'ora di dirti quello che ho sempre voluto. Millie, mi sento male al pensiero di vivere una vita senza te. Mi ricordo quando ci siamo conosciuti la prima volta, tu? ti ricordi?" Finn rise pensando alla prima volta che si erano visti.

".. Mi ricordo che pensai 'Mi sembra un angelo'. Non avevi i capelli e indossavi una camicia da notte tutta bianca, eri magrissima. Quando ci siamo guardati io mi sono incastrato nei tuoi occhi, sono cosi profondi, capì subito che con te era diverso. Sapevo che mi avresti cambiato la vita. Millie, so che già lo sai, ma ho bisogno di dirtelo. Ti amo Millie." disse Finn e vedendo che Millie non si svegliava si alzò per andarsene quando..

"Finn" La voce di Millie lo riportò indietro a sedersi.

"Millie, come stai?"

"Mi sento un po confusa"

Finn si alzò e iniziò a gridare 'Si è svegliata' per tutto l'ospedale fin quando un medico non andò a visitarla.

"Come sta?" Disse Finn vedendo un medico uscire dalla stanza.

"Bene, ascoltami ragazzino, lei sta bene, ma non migliorerà" Si poteva vedere la faccia felice di Finn scoparire alle parole del medico.

"Mi dispiace tanto, ma è una ragazzina troppo debole, non sopravviverà" Disse il medico andandosene ma Finn lo bloccò.

"Quanto le resta?" Disse piangendo.

"Un mese" Finn si sedette sulla sedia e scoppiò a piangere.

SPAZIO AUTRICE
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