Business of love

Sii come il mare

Megan

L'unica cosa che non mi sarei mai aspettato nella mia vita e di stabile un rapporto civile con Christian. Da quella sera le cose hanno preso una piega diversa oserei dire quasi in positivo. Tra serate in discoteca e giochi ci stiamo divertendo molto, quindi sembra che le acque si siano calmate. Ormai i gironi di svago sono agli sgoccioli e tra poco dovrò tornare a Seattle e impegnarmi con gli esami ed e la prima volta che penso al mio ritorno da quando sono qui. Prima di scoprire che l'amico del ragazzo di Ryan fosse in realtà Christian non pensavo ad altro che ritornare da Tyson e alla mia vita.

Flashback

-cosa cazzo vuoi fare?- mi sbraita dietro Christian.
-Cristo Megan torna qui!!!- sento la sua essenza seguirmi.
-andiamo non fare il bambino Mahone, ti facevo uno con le palle...- afferro la tavola da surf e mi incammino verso le onde che si infrangono sulla riva. "Sii sempre come il mare che infrangendosi contro gli scogli trova sempre la forza di riprovarci" sono queste le parole che mi ripeteva Ryan e da allora e uno dei miei motti, ne ho fatto quasi uno stile di vita.
-vuol dire quelle palle che ti sbattevano a dovere- mi sorride malizioso.
-si, quelle palle che mi imploravi di toccare, perché il mio tocco ti faceva venite- gli strizzo l'occhio.
-io non ho mai obbligato nessuno a toccarmele- alza le mani in segno di resa. Ignoro i suoi commenti e mi incammino verso la riva con la tavola sottobraccio.
-allora cos... Megan cazzo torna indietro!- mi tira per il polso.
-vienimi a prendere- mi divincolò tuffandomi. La sua figura corre ad afferrare una tavola e mi raggiunge, mi costa ammetterlo ma il colore dell'acqua, di questo oceano e niente in confronto ai suoi occhi.
-posso sapere che cazzo dì intenzioni hai?- si passa una mano tra i capelli per poi fare leva sulla tavola e mettersi in posizione a gambe divaricate come me. Sono completante rapita dallo spettacolo che mi si presenta davanti che ho praticante dimenticato di cosa stavamo parlando.
-zitto e guarda!- indico l'orizzonte. Il sole ormai rosso fugge via dalla luna che lo segue, chiedendo rifugio si fa inghiottire dal mare incalzando così la notte oscura. Forse io e Christian siamo destinati ad essere come la luna e il sole, si rincorrevano sempre ma saranno sempre lontani per stare insieme.

Orami quella spiaggia e praticamente il mio rifugi0.
Il cellulare mi riporta alla realtà, cerco di leggere il display ma non ci riesco a causa del sole. Porto una mano sulla fronte a mo di visiera e leggo il nome di Tyson, ma qualcuno mi distrae strappandomi le mie di caramelle alla ciliegia dalle mani.
-ma che cazz- mi volto di scatto.
-prima le gomme ora questa merda, cambierai mai piccola Megan?- inizia a mangiarle e a passarmi le lingua per raccogliere il sapere delle ciliegie a questo gesto il mio stomaco si contrae e distolgo lo sguardo a disagio. Ricordo la sua lingua come tracciava ogni centimetro del mio corpo e... nulla Megan basta!
-no, non la smetterò mai oltretutto se ti infastidisce!- con un scatto mi riprendo il pacchetto di caramelle.
-ne posso avere un'altra?- si lecca per l'ennesima volta le labbra.
-non avevi detto che era merda? E comunque potrei... ma in cambio cos'ho?- mi porto un'altra ciliegia alle labbra mentre lo sguardo di Christian cattura ogni singolo attimo.
-mmm...in cambio ho un lolly pop da leccare...- mi afferra per la vita facendo aderirà la mia schiena al suo petto e sussurrando lentamente ogni parola maliziosamente. Il mio imbarazzo si ferma sulle mie gote e ringrazio il cielo che ci sono quaranta grandi a l'ombra.
-allora cosa ci fai qui? Avevi una faccia- ruba altre caramelle per poi prendere posto sul lettino di fianco al mio.
-ammiravo Ryan e Antony nelle loro effusioni d'amore- guardo verso il mare dove la coppia felice se la sta spassando.
-mentre tu ti sei praticamente spazzolato le mie caramelle!!!- mi giro verso di lui arrabbiata. E snervante e invadente mi urta a volte.
-ed erano davvero ottime!- emette un suono animalesco meglio conosciuto come "rutto"
-ti va di fare un giro o vuoi rimane qui a vedere il porno che tra poco andrà in onda?- mi indica con un cenno del capo Antony che bacia famelicamente la mia amica.
Non è che l'idea mi ecciti tanto, non mi sono ancora del tutto abituata alla sua presenza soprattutto quando mi tornano in mente quei momenti.
-che c'è ti eccita vedere altra gente che scopa?- lo spalleggio superandolo.
-no mi eccitano altre cose, vuoi sapere quali sono?- mi affianca.
-posso immaginarlo- muovo giocosamente il piede nella sabbia umida.
-non sarebbe meglio con una dimostrazione pratica...- sposta i mei capelli su una spalla per poi appoggiarci il suo viso sopra e incominciare a lasciare una scia umida di baci roventi. La sua bocca sfiora il mio collo facendomi sussultare. Quei morbidi cuscinetti si posano sulla mia pelle incandescente, baciata dal sole, ogni millimetro, ogni fibra e cellula vine contaminata dalle sua labbra.
-che c'è la tua Miss ti lascia insoddisfatto?- mi divincolò da quella tortura paradisiaca.
-sei gelosa Rossi?- inarca un sopracciglio creando una ruga sulla fronte.
-pff...figurati- deglutisco distogliendo lo sguardo.
-tanto so che odi il fatto che io abbia votato lei a Miss maglietta bagnata e non te!- mi sfida. Okay Mahone a questo gioco si gioca in due.
-poco mi importa del tuo voto, quando decine di ragazzi mi hanno fatto i complimenti per il mio fisco... ma sopratutto per il mio...seno- beccati questo stronzo!
-chi erano?! Megan chi sono questi ragazzi?! Giuro che se...-non gli faccio finire la frase che lo spingo tra le onde.