Tregua?

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Megan

-e tu che ci fai qui?- alzo un sopracciglio.
-ti aspettavo- si schiarisce la voce leccandosi le labbra

 -ti aspettavo- si schiarisce la voce leccandosi le labbra

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-e come facevi a sapere che sarei arrivata?- Chiedo.
-mi sono seduto e mi sono detto "okay, conto fino a dieci, se non arriva me ne vado" e sei arrivata- mi indica, sembra affranto e abbattuto.
-e a che numero sei arrivato?- azzardo.
-duemilasettecentonove, ma potevo continuare- mi ghigna avvicinandosi e istintivamente indietreggio.
-quindi per il resto della vacanza hai intenzione di comportarti come uno stalker o come un maniaco sessuale e perseguitarmi?- faccio sarcasmo.
-non sapevo avessi acquistato questa spiaggia- mi risponde a tono. Stronzo cinico, ecco cos'è!
-mi correggi se sbaglio, non hai appena detto che eri qui per me?- incrocio le mani al petto. Prendi questa Mahone!
-si Megan! E questa la fottuta realtà! Sono qui per te. Non possiamo stare qui, a litigare in continuazione e farci dispetti come adolescenti! Ti sto chiedendo la possibilità, la misera possibilità di chiarire, non ti sto chiedendo di tornare insieme!- la vena che ha sul collo inizia a pulsare e a ingrossarsi. Io i dispetti? Ma scherziamo?
-io non ce la faccio, non riesco a darti quello che mi chiedi. Lo capisci che passo le giornate a maledire il giorno che ti ho incontrato, che mi hai sorriso, che ti ho voluto...- sussurro l'ultima frase. Ma l'ira e il malessere riemergono dalle viscere del mio animo tormentato.
-la fai facile tu! A venire qui e chiedermi scusa dopo sei maledettissimi anni!- inizio a perdere il controllo.
-ti sei mai messo nei mei panni? Eh? Ti sei mai chiesto come mi sono sentita? No, ma certo che no! Perché Megan e sempre quella che si preoccupa per gli altri, ma per lei nessuno si preoccupa!- urlo così furiosa e furibonda che la testa inizia a pulsare e girare.
-Dammi una possibilità Meg, una!
So di aver fatto dei grandissimi errori e non chiedo di essere perdonato, ma una possibilità, anche solo per chiarire!- si avvicina.
-perché non posso stare a sorseggiare champagne mentre di strusci su altri o mentre Matias ti infila la lingua in gola. Perché in fin dei conti, tirando le somme e tralasciando gli anni passati i mei sentimenti per te non sono mai cambiati!- scorgo una punta di sincerità nelle sue iridi verdi che mi trasmettono una certa calma, che dura poco.
-ti da fastidio il mio bacio con Matias e poi neanche dieci minuti prima mi vieni a dichiarare guerra come un bambino stupido e viziato!- se potessi vedermi, vedrei i miei occhi infettati di sangue.
-te la sei cercata! Perché se io ti sono indifferente, come dici che lo sono e invece sappiamo entrambi che non lo e, non filtri con il barman, con l'animatore o con chi cazzo abbia un pene!!!- la sua voce e carica di rabbia e frustrazione.
-io sono andata avanti a differenza tua!- sbuffo incredula.
-certo! Vorresti farmi credere che sono qui, difronte a te, e non provi neanche un briciolo di attrazione?- ride amaro.
-non sto negando questo, anche perché ammetto che vederti scopare con Cassandra nei bagni ha fatto male, ma non è assolutamente perché io sia innamorata di te, quello che poteva esserci tra di noi lo hai distrutto con le tue mani...- cerco di regolare il mio respiro prima che ci rimetta le penne. Un silenzio inaspettato piomba tra di noi e i respire ed gli sbuffi di frustrazione sono l'unica cosa che si percepiscono. Il mio sguardo S basso ma di tanto in tanto lo alzo per scrutare le azioni di Christian.
-io non so più che cosa fare, che strada percorrere, hai ragione! Okay!- cerca di stabilire un contatto visivo.
-ma ti prego, dammi la possibilità di farmi perdonare. Mi basta anche il riuscire a parlare da essere civili e non minacciandoci- mi guarda speranzoso.
-e come pretendi che io ti rivolga la parola? facendo finta che non sia successo nulla?!- dico incredula.
-no, ma permettimi di tentare, almeno di rimediare ai miei sbagli. C'è un mondo al di fuori di questo posto, permettimi di mostratelo...- mi porge la sua mano ricoperta sempre dai suoi maestosi e stravaganti anelli. Ho tentato di dimenticare il passato.
-e lui?- mi bussa al futuro chiedendo ospitalità. Così non me ne libererò mai e so che se avessi rifiutato avrei vissuto con il dubbio è il rimorso di non averci almeno provato.
-okay Mahone, ma accetto solo perché sono stanca di combattere- mi arrendo, il suo sguardo ora sembra quello di un bambino. E stupito quanto me da questa mia decisione.

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