A ognuno la sua vita

1.6K 46 1
                                    

                         Ryan

-Wow! E invece quest'altro cosa significa?- indico curiosa il gufo sul braccio.
-questo gusto simboleggia... simboleggia...- dice perso.
-sai che me lo sono dimenticato!- ride bevendo un'altro sorso di birra. Credo di aver perso completamente la testa per questo ragazzo, mi attrae così tanto ed e così piacevole la sua compagnia. Di solito non instauro rapporti così, ma con lui e... diverso. La sua risata è così contagiosa e bella che fa ridere anche me. Oggi fa davvero caldo così abbiamo  deciso di ripararci dal sole sotto questo lo chalet bellissimo.
-sicura di non voler nulla- posa la sua mano sul mio ginocchio.
-davvero, sono a posto così- gli sorrido dolcemente incantata da tanta bellezza. Qualcosa attira la mia attenzione, mentre vedo Megan tornare dalla riva tutta bagnata. Quella stronzetta ha fatto il bagno senza me! Noto la sue espressione un miscuglio di arrabbiatura, frustrazione e giurerei anche un po' di tristezza. Si volta verso di me e mi da segno verso gli alloggi. Mi chiedo cosa sia successo? Pochi istanti dopo vedo anche Christian super amareggiato e anch'esso frustrato che va verso l'ombrellone per prendere i suoi effetti è andare anche lui verso gli alloggi. Credo che qui due siano stati insieme e che qualcosa sia andato storto, da quando sono qui sono si malumore solo quando si incontrano.
-anzi, ora che ci penso mi andrebbe una bella granita!- sorrido falsamente.
-arriva subito baby!- alza un nano al cameriere per ordinare.
-io torno subito!- mi allontano ricevendo un cenno col capo da Antony.
Passeggio velocemente per il resort fino a raggiungere Christian.
-dove credi di andare Mahone! Non credi di aver già fatto abbastanza?- ho il fiato corto per il passo svelto. Il suo sguardo e impassibile e questo basta a far scattare il pulsante della stronzaggine a livelli elevatissimi.
-ascoltami bene Christian, so tutto, anche se da poco, so tutto di te e Megan. Per quando stronza e egoista possa sembrare ha de sentimenti! Sentimenti che tu hai calpestato. E scusa se te dico amico...- rido nervosa.
-ma sei propio un coglione! Ho programmato questa vacanza per me e Megan da mesi e ora tu la stai rovinando per via del tuo ego!- sputo acida. La sua impassibilità si tramuta in dispiacere e mortificazione.
-io ho bisogno di parlare con lei...- mi prega con gli occhi. Esamino con cura la situazione e lo lascio passare, dopo tutto io non sono nessuno per mettermi tra di loro.
-stai attento a quello che fai e dici
Non ti concedo tanto! E se la vedo versare ancora lacrime ti strappo il cuore dal petto letteralmente!- lo guardo minacciosa. Annuisce e senza proferire parola entra in camera.

                          Megan

Sto maledicendo ogni minuto di questa merdosa vacanza. "Perdonarmi Meg io...ti..." come cazzo può pensare di dire una cosa del genere dopo sei fottutissimi anni! Mi sento così turbata, come se quello che mi stava per dire mi avesse spaventata in qualche modo. Getto ancora acqua gelida sul mio volto e guardo il mio riflesso. Ormai non sono più una ragazzina e mi chiedo per quanto questa vita di sesso e pastorizia mi possa ancora bastare, insomma ho sempre immaginato il mio futuro con lui e ora mi sento così sbandata e persa. Asciugo il mio volto e indosso la mia collanina con la croce di diamantini. Esco dal bagno e sento la porta suonare, mi preparerò mentalmente alla tempesta di domande da parte di Ryan che mi avvolgerà tra poco e invece non è lei. E ancora lui.
-hai sbagliato suite e ora ciao- sto per chiudergli la porta in faccia ma lui la blocca con il piede.
-no! Sono nella suite giusta, ho bisogno di parlarti- entra chiudendosi la porta alle spalle.
-non vedo di cosa dovremmo parlare, dato che sono passati sei anni e in tutto questo tempo non avevi il bisogno di parlarmi non vedo perché tu debba farlo ora- il mio tono e tranquillo ma dentro di me niente lo e.
-Megan ma lo capisci che per quanto io passa aver sbagliato e ne sto pagando le conseguenze, io non riesco ad ignorarti avendoti a soli pochi centimetri di distanza, non posso ignorati mentre un Matias ti guarda il culo mentre batti o mentre fai la stronza con il barman- mi parla ad un palmo dal mio naso.
-e quali conseguenze staresti pagando?- mi allontano.
-non poterti avere non ti sembra una punizione?!- si altera.
-non sono un oggetto che puoi avere- lo sfido.
-per l'amor...- sussurra esausto
-Christian...- mi schiarisco la voce.
-basta, e finita, non c'è nulla da salvare. Siamo un territorio arido e sterile. Non potrà mai rinascere nulla tra di noi, quindi e meglio che tu ti faccia una nuova vita- ora sono io che mi altero.
-come ho fatto a non capirlo prima...- ghigna facendomi scattare verso lui.
-a te non va perdonarmi... a te piace la tua vita da Troia!- mi urla contro.
-non ti permettere Mahone! Tu ormai non sei più nessuno, sei solo il passato che va dimenticato. Non sarai mai il mio presente, ne tantomeno il mio futuro!!- gli lascio un ceffone così forte da fargli girare il viso. Attimo di silenzio seguono interminabili sembra essersi fermato il tempo, ma trame per noi due.
-se sono il passato che va dimenticato, perché hai ancora la mia collana- mi guarda negli occhi con un luce strana chiamata speranza. D'stinto mi porto le mani sulla croce accarezzandola.

 Business of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora