Prologo

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Il tempo è spesso puntuale nel farci capire le cose in ritardo. Il tempo non esiste, è solo una dimensione dell'anima. Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante inesistente di separazione tra passato e futuro.

Lesse ancora una volta e con notevole attenzione, le ultime parole del suo nuovo libro il quale, godeva di un appellativo assai bizzarro bensì propriamente adatto a menti contorte e stravaganti.
-Le parole di un tempo.- azzardò a ripetere dubbiosamente a se stessa in un lieve sussurro.
Era il titolo di quel libro, il quale aveva fatto compagnia ad Hermione durante il suo viaggio in treno e quest'ultimo in direzione di Hogwarts per il suo sesto anno.
Harry e Ron d'altro canto, avevano abusato, come quasi ogni anno, di tutti i dolci e porcherie di vario tipo che vendeva la signora del carrello.

Giunti ad Hogwarts gli studenti si riunirono in sala grande, in attesa di uno dei discorsi di inizio anno che Silente era solito fare.

-Ben ritrovati e buon inizio anno a tutti miei cari studenti. Vorrei fare due annunci.
Vorrei che faceste un bel applauso per Horace Lumacorno che riprenderà la sua cattedra di pozioni.-

-Mentre la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure verrà presa dal Professor Piton.-

Dopo un susseguirsi di applausi il preside continuò con il suo modesto monologo.
-Detto questo, a fronte degli avvenimenti accaduti recentemente, vorrei dirvi che Hogwarts sarà sempre un luogo sicuro, ciò nonostante invito tutti e intendo ognuno di voi, a mantenere una certa cautela in virtù di questi tempi bui. Che sia il migliore o il peggiore dei tempi, è il solo tempo che abbiamo.- Concluse lanciando uno sguardo di intesa ad Hermione che guardò sconcertata il preside ma dopo vari secondi, senza curarsi di ciò, prese a mangiare.

IL PECCATO DELL'AMORE {Tomione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora