"Questo sono io
E sono io nell'attimo in cui ho deciso
Che so farti ridere ma mai per caso
Sono io se ritorno e se poi vado
Questa è la mia gente
Sono le mie strade e le mie facce
I ponti che portano a quando ero bambino."
-Tiziano Ferro (L'amore è una cosa semplice)Emma
Il sole che batte sulle strade di Roma riscaldando l'aria invernale è meraviglioso.
Non posso far a meno di fotografare ogni cosa che vedo per poi inviare decine di foto alla mia famiglia.Dopo venerdì sera non ho più parlato a mia mamma di Simone, ma so che appena ne avrà l'occasione sarà lei stessa a sottopormi ad un interrogatorio senza fine.
Dopo una lunga riflessione io e Biondo abbiamo deciso che potevamo permetterci una passeggiata tra le stradine meno affollate della città, nei pressi di casa sua.
E sono più belle di quanto potessi immaginare.Non ci sono troppe persone che creano confusione, posso prendermi il mio tempo per osservare qualche piccolo negozio e non devo preoccuparmi della mia mano stretta in quella di Simone.
Lui di tanto in tanto mi indica qualcosa raccontandomi qualche aneddoto riguardo la sua infanzia.
Mi fa piacere che mi abbia portata a vedere i posti in cui è cresciuto, non me lo sarei aspettato da lui."Come mai mi hai portata qui?" chiedo dopo un po' di tempo mentre camminiamo, incapace di trattenere ancora la mia curiosità.
"Perché io voglio che tu mi conosca." afferma con una sincerità che mi spiazza.L'ha detto come se fosse la cosa più ovvia del mondo, eppure non è così.
Simone non sembra affatto uno che fa sul serio con le ragazze e questa cosa mi ha sempre frenata un po', ma oggi mi sta dimostrando tutto il contrario.È come se ci stessimo conoscendo di nuovo.
"Quindi ci stiamo ufficialmente frequentando?" questa domanda mi tormenta dal bacio di venerdì sera e non potevo più tenerla per me.
Mi sembra strano anche dire una cosa del genere, dopo aver trascorso gli ultimi tre anni della mia vita pensando solo ad un ragazzo, ma come ha detto mia mamma: non devo avere paura dei cambiamenti.
"Se tu lo vuoi." si ferma di colpo obbligando anche me a bloccare la nostra passeggiata.
Sono di fronte a lui adesso, con il viso illuminato dagli ultimi raggi del pomeriggio.
Ripenso al nostro rapporto e non riesco più a trovare un motivo per cui io dovrei rifiutarlo.
Simone mi vuole bene e io ne voglio a lui, siamo in sintonia e tra di noi c'è attrazione, ci siamo già dimostrati di tenere l'uno all'altra e il giudizio della gente non deve spaventarmi troppo.
Non voglio trovarmi a rimuginare per l'ennesima volta su questa storia.
In cuor mio ho già deciso domenica scorsa, quando mi ha baciata, e adesso devo zittire la mia parte razionale."Mi sembrava abbastanza ovvio quando ho accettato quest'appuntamento." dico con finta aria di superiorità.
Lui ride avvicinandomi a sé e dandomi un bacio sulla testa.
"Ma sentila! Chi ha mai parlato di appuntamento?" riprende a camminare e io mi affretto a seguirlo per dargli un piccolo pugno sul braccio.
"Sei un controsenso Simone!" mi lamento incrociando le braccia al petto.
"E tu sei adorabile!" mi lascia un piccolo bacio sul naso mentre camminiamo e io non posso far a meno di sorridere quando lo vedo essere così dolce nei miei confronti.
"Ma non ti abituare a tutti questi complimenti!" aggiunge subito dopo, forse provando a riabilitare la sua immagine di Sex symbol, ma ormai ai miei occhi è proprio uno dei ragazzi più gentili che io abbia mai conosciuto.
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Stolen Kisses || S&E
FanfictionLa storia di un amore nato tra musica, sorrisi, consigli, qualche lacrima e piccole gelosie. La storia di un amore fatto di baci rubati, carezze, abbracci e di occhi che si cercano sempre. La storia di un amore inaspettato, che stupisce e che fa sog...