Capitolo tre. - "Shawn Mendes."

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Guardai la carta del ragazzo, mi ricordava qualcuno che avevo sicuramente già visto.

Mi grattai il capo, non riuscendo a dare una risposta a tutto questo. I miei occhi si muovevano come palline da biliardo.

«Uhm...» un mugugno ruppe il silenzio e io mi girai per guardare Camila che in quel momento si era svegliata.

Sospirai un po'. «Ti ho svegliata?» chiesi e lei negò.
«No... Che fai lì?» chiese mettendosi seduta e il mi avvicinai.

Alzai le spalle. «Stavo controllando le carte e ho trovato questo.» dissi prendendo il pacchetto momentaneamente vuoto.

La piccola alzò il sopracciglio non capendo bene. «Cos'è?»

«Non lo so, conteneva quattro carte e...»
«E?» chiese rimanendo con il fiato sospeso.
«E sembrano pericolose, nel pacchetto c'era scritto che erano proibite.» dissi guardando il pacchetto.

Camila si mise in piedi e io spostai leggermente la sedia per farla sedere sulla mia gamba.

La mia ragazza prese piano le carte, come se avesse paura di romperle con un solo tocco. Io le accarezzai il fianco e le baciai la spalla. «Io... Io mi ricordo di lui.» disse Camila e io annuii.

«È una persona che ho già visto, ma non so dove.» dissi.
«Lui... Lui è la guardia. Ricordo bene quando mi aveva fermata.» disse Camila. «Ma che significa?»

Io abbassai la testa e alzai con tensione le spalle, non sapendo cosa rispondere, sinceramente, ero molto turbata da tutto questo.

Mi girai di nuovo sul banco e osservai le carte. «Devo capire perché.» dissi e Camila guardò il mio profilo.
«Capire, cosa?»
«Capire chi sono loro, capire perché sono nelle carte proibite.»

Camila fece spallucce e io mi passai una mano sul viso.

«Non vieni a rilassarti un po'?» chiese lei tirandomi un po' la roba ma io mi ritrovai costretta a rifiutare.
«No, non mi rilasso fino a trovare mia figlia, amore.» le dissi e lei si morse il labbro, sicuro rimasta male.

Mi sentii male anch'io, rifiutare un po' il contatto della mia donna, mi feriva assai, ma dovevo dare una dritta a tutto ciò.

«Chiamo Ally, le dico di venire.» dissi ma lei appoggiò le mani sulle mie spalle e mi baciò la guancia.
«Vado io.» disse e mi lasciò un bacio sulle labbra e andò al cellulare, per chiamare Ally.

Io mi grattai la guancia, mi alzai e andai a prendere il mio PC per poi poggiarlo sul tavolo e di conseguenza, lo accesi.

Iniziai a navigare su internet, cercando una risposta a tutto.

Dopo una decina di minuti, Ally venne a casa con una velocità travolgente – fece cadere anche un vaso di porcellana, per intenderci –.

«Lauren, perché hai toccato le carte dopo tutto questo tempo?» chiese mentre chiudeva la porta alle sue spalle, facendo sì che la mia ragazza la ricevesse dritta in faccia, povera.

«Non so, mi mancava quel vecchio periodo... Volevo solo dare un'occhiata ma poi... Poi ho scoperto quel pacchetto e...»

«Me l'ha spiegato Camila, sono molto turbata... Mendes era una guardia, ma perché è lì? Insomma, forse non potevamo toccarli perché è una persona importante?» mi guardò con aria interrogativa.

Negai subito con la testa e la guardai con aria divertita. «Secondo te, a noi ci fermava una fottuta guardia? Ti rendi conto che abbiamo ammazzato avvocati, poliziotti e quant'altro? Non c'entra nulla il fatto che sia una guardia di quel posto...»

Ally annuì. «E allora?»
«Non può essere così perché dovrebbero esserlo anche questa Ashley, Melanie e Austin.» mormorai.

«Giusto.» mi guardò. «Vado a prendere una sedia.» disse uscendo e io guardai lo schermo del PC. Dopo che Ally tornò, chiuse la porta in faccia a Camila che nuovamente cercava di venire con un pacco di biscotti in mano.

Le saranno tutti volati.

«Ho sentito un rumore.» disse Ally guardando la porta e io mi morsi il labbro.
«Tranquilla, è Camila...» dissi piano e lei annuì.
«Strano, sembrava come se fosse caduta...»
«Boh, chissà.»

Ally si accomodò vicino a me e guardò il PC. «Tu non sai nulla di queste?» chiesi indicando le carte e lei abbassò la testa.
«No, non so nulla. Non mi è mai capitato di aprirle, quando ci hanno assegnato le carte, non ci hanno detto nulla.»

«Ricordo.» mormorai. «Chi c'è per prima? Di carta, intendo.»

Ally prese la carta e vide il nome. «Ashley Nicolette Frangipane.» disse e io lo digita nel motore di ricerca e mi apparvero notizie non tanto carine.

C'erano tanti dubbi su tutto ciò, appunto qui si parlava di soli rumors. A Manhattan, morirono tantissime persone, divorate, squartate, sbudellate.

Era una donna temuta, qui spiegò che causò parecchie vittime con il suo machete. Venne pescata almeno tre volte e buttata in carcere, nonostante sia riuscita a scappare.

«Che sia lei?» chiese.
«Non saprei, non si hanno più tracce di lei da ormai tre anni.» dissi io e lei si grattò il mento. «Non si sa nulla.»

Ally passò alla prossima carta. «Melanie Martinez.»

Digitai e vidi le stesse identiche cose. Associata ad un'improbabile assassina, Melanie Martinez soffre di schizofrenia. Una bambola vivente – associamola così –.

Molto inquietante.

«Scusa, Lauren.» intervenne lei un po' intimorita – come darle torto –. «Ho una domanda da farti.»
«Certo, dimmi.» sorrisi un po'.

«Ma se un uomo chiamasse Melanie, "bambola", lei risponderebbe "«Sì, dimmi?»" no perché sono perplessa...»

Guardai Ally senza parole, la ignorai e lei guardò chi fosse il prossimo. «Austin Mahone.»

Scrissi il suo nome e mi apparve ben poco, c'era scritto che si trovava a Manhattan, e che si era appena laureato in medicina.

Non sembra il tipo, anzi, faceva proprio cagare.

«Per ultimo c'è Shawn Mendes.» disse Ally.

Digitato l'ultimo nome, non trovai le informazioni che mi aspettavo. Shawn Mendes era una delle guardie di Miami, un appassionato di chitarra.

La cosa che più mi faceva strano, d che non lavorava solo come guardia, aveva un sacco di lavori, tutti di un certo livello.

Chi era Shawn Mendes?

Non riuscivo a darmi una spiegazione, nemmeno Ally poteva.

Era tutto così strano. Ma la cosa che mi sconvolgeva di più era una.

... Tutti e quattro vivevano a Manhattan.

OH YEYEYEYEYE

AMMETTO CHE MI MANCAVA QUESTA STORIA E QUESTI MOMENTI DI TENSIONE, DOVEVO ANCHE FARE QUALCOSA DI DIVERTENTE, PER SDRAMMATIZZARE UN PO'.

Camila, non è mai stato il tuo forte ad aprire o trovare le porte.

(Camila tops)

BEH SPERO CHE IL CAPITOLO VI SIA PIACIUTO E VI LASCIO CON UNA MELANIE BAMBOLA (magari con la Barbie umana si conoscono anche) E CON IL SUO GRUPPETTO DI NUOVI AMICI.

COSA SUCCEDERÀ? AVETE TEORIE??? SE SÌ, SCRIVETELE QUI:

-BeingAsAnHurricane.

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