Camila Cabello's P.O.V.
Un dolore lancinante era cosparso nel mio stomaco. Melanie mi picchiò a suon di calci e pugni. Incassai il doppio, non volevo che ne prendesse anche mia figlia, Meredith.
«Ti stai divertendo, Camila?» chiese sollevando il mio capo con una forte stretta ai miei capelli. Strinsi i denti e rimasi ad occhi chiusi, attendendo con ansia la prossima botta che, stranamente, non mi arrivò.
«Ugh.» sputai sangue non appena mi fece crollare a terra come un semplice castello di sabbia. «Non... Non mi sto divertendo.» cercai di dire, il mio fiato si fece sempre più pesante, forse a causa del troppo sangue.
«Immaginavo, ma non mi interessa più di tanto.» mi rivolse un "tenero" sorriso, vidi come il varco tra i suoi denti era vasto che mi fece sentire male. Insomma, un'ansia tremenda.
Sicuro riusciva a farci passare il cibo dentro quel varco invece di aprire direttamente la bocca. Il suo stivale molto gotico si posò sulla mia tempia, premendo leggermente.
Non dissi nulla, ma sentivo come se i miei occhi stessero uscendo fuori dalle orbite.
Qualcosa andò storto nel suo piano, qualcuno le si era scaraventato addosso e quel qualcuno, era mia figlia.
Mi sollevai e vidi come Meredith picchiava con violenza la donna più grande dai capelli colorati.
Cercai di liberare i miei polsi dalla stratta salda delle catene. Nulla, non ci riuscii minimamente, il che mi rendeva indisposta.
Mia figlia venne scaraventata lontano da Melanie, con una forte spinta. Vidi come Martinez si avvicinava a me, mi misi con la pancia in su e con un forte salto si mise sopra di me e si mise a fissarmi negli occhi. Tirai un sospiro, la guardai con terrore.
Ma avevo qualcosa, che a lei mancava.
Lei, non appena aprì la bocca, fece per mordermi, ma per puro coraggio, colpì con le catene il suo viso, facendola allontanare da me, subito.
Dalle sue labbra uscivano urla di dolore, corsi da mia figlia e con le mani legate, cercai di tirarla su e di renderla cosciente. «Meredith, svegliati!» urlai.
Mia figlia aprì gli occhi e si mise seduta. Melanie si sollevò e si toccò la fronte che a malapena sanguinava da essa. Con una forte spinta di gambe, la ragazza si precipitò su me e Meredith.
Una porta si aprì.
«Melanie, basta così.» disse una ragazza dai capelli azzurri. «Ci serve viva, anzi, ci servono entrambe vive.» sussurrò mentre si avvicinava a suon di tacchi.
Alzai lo sguardo e vidi come la ragazza si stava avvicinando a noi. «Io sono Ashley, o meglio, Halsey... Vedi di rigare dritto.» disse lei e io tremai, la ragazza mi prese per il braccio, mi sollevò e mi guardò negli occhi.
Mi morsi il labbro, mia figlia era distesa per terra la guardai come minimo cinque volte. Melanie si stava avvicinando a lei, come se volesse prendersela.
Halsey glielo impedì, lasciando un senso di leggerezza nel mio petto. Se non ci fosse stata, a quest'ora sicuramente saremo sicuramente morte.
Lauren, dove cavolo sei?
Lauren Jauregui's P.O.V.
Rimasi con Allyson, distese sul letto della mia camera da letto. Inspirai un po' e mi passai una mano sul viso, spargendo il sangue un po' dappertutto, senza nemmeno volerlo.
Brooke mi guardò e ridacchiò. «Ti è venuto il ciclo in faccia? Fammi capire.» alzò le sopracciglia e io la guardai in cagnesco, sorrisi subito dopo.
«Vaffanculo, ammettilo che ti sei divertita come non mai.» le feci l'occhiolino e lei guardò il soffitto bianco.«Lauren, non possiamo.» disse lei con voce bassa e triste. «Ci sono voluti tutti questi anni per... Guarire.» chiuse gli occhi. «Non possiamo cadere di continuo in tentazione.»
Mi misi seduta e con entrambe le mani, mi mantenni lo stinco. «Lo so, però hai visto come siamo state bene?» chiesi io ma lei negò.
«Non so nemmeno come ho fatto a seguirti, come ho fatto a prendere una decisione così... Mi sento una merda, Camila e Troy saranno veramente arrabbiati con noi.» disse Ally impaurita e io alzai le spalle.
«Cosa ne sai? Magari a loro fa piacere che qualche volta ci capita di fare questo tipo di cose.» dissi io corrugando le sopracciglia ma lei sembrò non essere d'accordo con me.
«Lauren, no.» disse seria. «Loro non potranno mai quotare un qualcosa del genere. Noi abbiamo ammazzato, è un reato.»
Sospirai intensamente e mi passai una mano sul viso. Avevamo fatto una cazzata e sicuramente, non ce l'avrebbero mai perdonata.
Mi ritrovai completamente triste, abbattuta e con tantissimi sensi di colpa.
Avevamo fatto fuori tantissime vittime e dopo anni, nel giro di un giorno, ne avevamo ammazzato minimo otto.
«Sono una merda.» dissi io tirandomi un po' i capelli, sospirando di dolore. Mi sentii una feccia, anzi, peggio di essa. Volevo ammazzarmi.
«Ora capisci? Abbiamo fatto una stronzata, Laur.» disse Allyson e io sbuffai.
«E ora?»
«Niente, ora non c'è niente da fare, io non mi terrò il pensiero fisso di aver ammazzato qualcuno, ne parlerò con Troy, deve sapere.»Deglutii.
«E ovviamente, non appena avremmo trovato Camila e tua figlia, dirai pure tu ciò che è successo.»
Avevo anche dell'altro da nascondere. «Ally, io... Non so. Ho paura.» dissi piano con voce quasi udibile e lei fece una strana espressione. Sicuro non aveva capito esattamente ciò che avevo appena detto.
Che cosa snervante.
«Puoi ripetere?»
«Ho paura, cazzo!» dissi con nervosismo. «Ho un fottuta paura, non voglio perderla, non voglio mollarla, io non le dirò un cazzo. Non voglio perdere l'amore mio più grande.»
Ally sospirò.
«Lauren, lei non sarà per niente contenta di ciò che stai nascondendo. So che c'è altro che ti preme, non sarò io a supplicare di confidarti su questo tuo segreto con me. Ma lei ti ama e tu lo stesso, non hai bisogno di nascondere tutto questo.»
Non capiva un cazzo, come sempre.
«Ally, io lo nascondo per il bene della mia fottuta famiglia. Sono anni che sto bene, che sto in pace con il mondo fino a ieri. Non posso dire il segreto che porto, romperebbe tutto.»
«E se dovesse morire? Cosa faresti?»
E se morisse...?
Che farei?
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caníbal²
FanfictionSequel di: caníbal. Due anni dopo, la famiglia Jauregui inizia ad avere grosse complicazioni. Cosa succederà? Chi sarà l'artefice di tutto questo? Copertina realizzata da: @ThatsValentina.