Futuro: e mo che si fa?

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Elia brontolò qualcosa in primitivo, poi aprì gli occhi e si guardò attorno ancora intontito. Kohns era seduto al suo capezzale, ancora magro, ma vivo. Gli sorrise e disse:-Aveva ragione Apo, sei un idiota.-
-Bel modo di dire grazie.- ammise l'uomo alzandosi a sedere e tradendo un risolino -Cos'è successo?-
-Ti sei tagliato le vene per me, piccola testina di cazzo.- rispose Kohns -Credo sia il gesto più stupido, sconsiderato e altruista che sia mai stato fatto nei miei confronti.-
-Farò finta di aver sentito solo "altruista".- annuì il professore guardandosi il polso. Era fasciato alla perfezione anche se era comunque ancora sporco di sangue -Credevo mi si chiudesse subito la ferita.-
-Lugh ci ha spiegato che nel libro è spiegato che l'autolesionismo non si cura velocemente come le ferite causate da terzi.- sintetizzò Kohns -E che ti rimarrà la cicatrice.-
-Mi mancava in effetti...- ammise Elia studiando le bende. Anche le braccia di Evan erano piene di cicatrici, tutte allineate una sotto l'altra. Fino a quel momento aveva creduto fosse dovuto agli anni prigioniera di Vinash, ora capiva che era il numero di persone che aveva reso immortali tramite il Graal. Ed erano tante.
Quanti se lo erano meritati davvero? Quanti coloro ai quali l'aveva revocata? Non riusciva a trovarli nemmeno nei ricordi passatigli dalla madre, come se li avesse voluti cancellare.
Sapeva per certo, però, che tra quei tagli c'era Scáthach I. Dunque il Graal dava l'immortalità, ma non l'immunità assoluta. Si era certo più resistenti a ferite e malattie, ma un colpo fatale poteva uccidere.
-Come stanno gli altri?- chiese provando a cambiare argomento.
-Kushi-chan si è decisa ad andare a riposare, Lugh e Tenjin giocano a scacchi cinesi, Scáthach non ha intenzione di entrare, Morrigan sta portando in perlustrazione del palazzo Ame e Apophis è fuori ad annusare l'aria a cercare non so bene cosa.- spiegò il semimortale.
-Anna.- concluse il professore -Una mia studentessa rapita da Baldr. Credo che non si fermerà fino a che non l'avrà salvata.-
-Innamorato cotto.- tossì appena Kohns -E tu? Cosa vuoi fare?-
Elia non rispose subito. Si massaggiò il braccio buono, dove il patto con Vesta pulsava iracondo.
-Io andrò ad Helheim appena possibile. Ho una... Questione in sospeso.- spiegò evasivo.
-Vesta?- chiese Kohns arricciando le labbra -Quella donna non mi piace.-
-Nemmeno a me.- mentì, non troppo, il professore spostandosi per scendere dal letto -Ma abbiamo un patto da onorare.-
-Ahia.- tremò appena Kohns -Patto semimortale, temo.-
-Già.- sospirò Elia -Per questo devo partire il prima possibile.-
-Ti seguo, ami...- iniziò il ragazzo, ma il professore lo stoppò.
-Tu stai vicino a Kusinadahime, non farla preoccupare e pensa solo alla tua famiglia per il momento.- lo redarguì serio indossando scudo e spada -E non è un consiglio, è un ordine.-
-Va bene...- brontolò Kohns mentre uscivano dalla stanza -Ah, cosa farai con Chione?-
-Per il momento la lascerò qui sperando che Morrigan e Tenjin siano d'accordo, poi, una volta risolto il patto, verrò a riprenderla e la adotterò come mia figlia.- spiegò Elia stiracchiandosi -E proverò a riprendere una vita normale.-
-Auguri.- rise appena il ragazzo prima di incrociare una porta socchiusa -Io mi fermo qui, Kushi-chan sta dormendo dentro e voglio stare un po' con lei.-
-Anche perché potrebbe agitarsi se non ti vede subito.- commentò il professore tradendo una risatina anche lui -Allora a più tardi.-
Si salutarono con la mano ed Elia proseguì lungo il corridoio. La prima tappa sarebbe stata Apophis all'esterno per un consulto tecnico prima di partire, successivamente Scatty per capire se lo avrebbe seguito a Helmungard e Ame No Uzume sempre per lo stesso motivo. A Lugh, invece, avrebbe chiesto di unirsi a Michele ovunque l'arcangelo si trovasse. Si fidava di loro per il ritrovamento di Livia, per cui non pensava di unirsi a loro subito dopo Helheim. Anche perché chiunque fosse stato a prenderla era nettamente superiore a lui e fare la figura del principe azzurro impacciato non gli piaceva.
Apophis era appollaiato su uno dei grossi pilastri ai fianchi del cancello del cortile, le gambe piegate, i talloni sollevati e le braccia in mezzo alle ginocchia a toccare la pietra. Il volto era sollevato con gli occhi chiusi e il naso che si arricciava a piccoli scatti. A volte a destra, a volte a sinistra, a volte al centro. Chissà da quanto era lì, e chissà come avrebbe potuto raggiungerlo.
In effetti Elia non pensò nemmeno di salire, rimase ad osservarlo e poi gridò:-Ehi, Apo! Qualche novità?-
Il semimortale rimase fermo e commentò:-Poco, sento qualcosa verso est, ma non so bene dove possa portarmi. Tu, qualche idea?-
-Io parto per Helheim appena possibile.- dichiarò il professore facendo voltare l'amico -Sei dei miei?-
-Tu cosa preferiresti?- chiese scivolando a sedere.
-Che seguissi il cuore.- rispose Elia -Fa ciò che reputi più giusto, qualunque cosa farai io ti appoggerò.-
Apophis rimase perplesso, piegando leggermente la testa di lato, poi commentò:-Anche provare a portarmi a letto Thanatos?-
-No, quello no. - sospirò il professore. In fondo gli faceva piacere che l'amico scherzasse ancora. Lo aveva visto così cupo nelle ultime ore che temeva non si riprendesse più, ma probabilmente il sangue valeva più dei sentimenti per i semimortali.
-Comunque credo che continuerò a cercare Anna.- spiegò Apophis tornando a guardare l'orizzonte -Non avrò pace fino a che non l'avrò salvata.-
-E io ti auguro di riuscirci.- sorrise il professore -Una volta che sarà finito tutto però sei invitato a cena da me.-
-Sai fare gli scarafaggi fritti?- chiese il serpente.
-No.- rispose l'uomo -Però posso provarci, credo che per un po' farò il casalingo e...-
-Scusa?- chiese qualcuno oltre il cancello facendoli voltare -Sei tu Elia Diotallevi?-
-Sì.- disse perplesso il professore guardando lo strano figuro appena presentatosi -Chi mi cerca?-
-Giuda Iscariota. - spiegò l'interessato levandosi il cappuccio ed estraendo apparentemente dal nulla una spada di energia -E sono venuto a ucciderti.-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 07, 2019 ⏰

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Il grande compito di Elia DiotalleviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora