Prologo

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Il buio della notte li avvolgeva totalmente, la luce della luna illuminava quel piccolo campo, in lontananza si sentiva il verso di qualche gufo. Il rumore delle foglie, calpestate dai loro piedi, gli rimbombava nelle orecchie, così come le urla che riecheggiavano alle loro spalle.
《Corri!》urlava la ragazza correndo a perdifiato. Alcuni ramoscelli le avevano graffiato il viso e sentiva qualcosa colarle dal sopracciglio sinistro. I suoi piedi avanzavano veloci sul terreno, scansando alcuni ciottoli, cercando di non perdere di vista il ragazzo davanti a lei. Sentiva lo scorrere del piccolo fiumiciattolo poco distante, mischiato con le urla dell'uomo che li stava inseguendo. Ansimava mentre procedevano nella boscaglia sempre più fitta, riuscendo a malapena a distinguere le varie ombre che le passavano davanti. Improvvisamente, tra le urla e le imprecazioni, il rumore di uno sparo squarciò l'aria.
《Tyler!》
Il ragazzo cadde a terra con un tonfo sordo. Lei si fermò di colpo, non curandosi dei passi sempre più vicini, e si accasciò al suolo, accanto al corpo inerte.
《Tyler! Tyler!》lo scuoteva forte, nella speranza di vedere i suoi occhi riaprirsi, ma lui non faceva il minimo movimento.
《Ferma!》gridò l'uomo puntandole una pistola.
《Non fare un singolo movimento o ti faccio saltare in aria la testa. Hai capito?!》
Il rumore di un'auto lo fece voltare, dandole il tempo di prendere a sua volta una pistola, che Tyler nascondeva nel giubbotto. Subito sparò, prima uno, poi due, poi un altro colpo ancora, facendo crollare al suolo, senza vita, quell'uomo.
Tremante, gettò l'arma a terra, e si portò le mani ai capelli urlando.
《Tyler!》lo chiamò di nuovo ma ovviamente non ricevette alcuna risposta. Gli spostò una ciocca di capelli dal viso e lo accarezzò piano, prima di rimettersi in piedi.
Iniziò ad incamminarsi verso la strada poco lontana ma ebbe delle difficoltà, non solo a causa del buio che impediva di vedere cosa ci fosse intorno a lei ma anche perché le sue gambe sembravano fatte di gelatina e ad ogni passo non era sicura di riuscire a farne un altro.
Man mano che avanzava piangeva, per la tristezza, per la paura, per ciò che aveva fatto. Aveva perso una delle persone che amava di più e aveva ucciso, lei, una ragazza che mai prima d'ora aveva alzato anche solo un dito verso qualcuno, quella notte si era trasformata in una assassina.
Giunta davanti al piccolo steccato che separava la campagna dalla strada, si poggiò contro un albero, respirando forte mentre la vista le si annebbiava ad ogni secondo che trascorreva. Si portò le mani sulle ginocchia senza riuscire più a trattenere i conati. Poco dopo portò lo sguardo verso il cielo limpido, si aggiustò il cappello che indossava e chiuse gli occhi nel tentativo di calmarsi.
《Ha bisogno di aiuto?》la voce di qualcuno la fece sobbalzare. Si voltò di scatto alla sua sinistra notando un anziano a pochi centimetri di distanza.
《Sto bene.》
《Vuole un passaggio?》
《Può accompagnarmi alla fermata?》disse guardandolo dalla testa ai piedi.
《Certo. Venga, mi segua.》
Gli fece strada fino alla sua auto ed aprì la portiera facendola entrare. Solo allora si accorse dello stato in cui si trovava quella ragazza.
《Cos'è successo?》
《Sono caduta.》rispose in modo secco, togliendosi il terriccio dalle mani.
《Tenga, sta sanguinando.》continuò lui porgendole un fazzoletto.
Lo avvicinò per qualche secondo alla testa e quando lo tolse era già zuppo.
《Ha una brutta ferita. Dovrebbe farsi medicare.》
《Non ce n'è bisogno. Sto bene.》ripeté.
《Siamo arrivati.》disse l'uomo dopo qualche minuto.
《Grazie. Arrivederci.》
《Arrivederci cara.》sorrise per poi andarsene lasciandola davanti alla fermata alle undici passate.
Ci volle un quarto d'ora prima che un autobus passasse di lì. Salì insieme alle quattro persone che erano con lei e riuscì a non farsi beccare dal momento che era senza biglietto.
Si sedette in uno dei sedili in fondo, lontano da tutti gli altri e soprattutto lontano da sguardi indiscreti, e appoggiò la testa contro il finestrino, guardando distrattamente le case che scorrevano davanti ai suoi occhi e abbandonandosi ai suoi pensieri.

Angel with a shotgun || BechloeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora