I giorni che seguirono sembrarono quasi inesistenti per Beca, come se fossero passate solo alcune ore e non giornate intere. Il venerdì mattina arrivò come un tornado, improvviso, scatenando il panico tra i due detective. I giornalisti lasciarono finalmente le porte del dipartimento, spostandosi verso il tribunale, pieno di gente nonostante l'udienza sarebbe iniziata tra un paio d'ore. Scott e Beca erano seduti su una panchina, poco lontana dall'ingresso, lui ad armeggiare col cellulare, lei a passarsi freneticamente le mani fra i capelli.
Scott tamburellava col piede sull'asfalto e per un attimo la mora credette che quel suo giocherellare era solo un modo per nascondere il nervosismo, d'altronde era perfettamente comprensibile, a breve il poliziotto avrebbe dovuto decidere se mettere a rischio la sua carriera o accusare un assassino.
《Scott?》la sua voce uscì come un sibilo, quasi impercettibile.
L'uomo alzò la testa e la guardò dritta negli occhi, cogliendo la paura mista al nervosismo, alla rabbia e non si sa cos'altro.
《Farai tutto il possibile non è vero?》suonò come una supplica, come se lo stesse pregando. Sembrava una bambina che si aspettava una punizione per qualcosa che aveva fatto.
Scott deglutì abbassando lo sguardo, odiava doversi comportare in quel modo, un voltafaccia era una cosa che mai avrebbe pensato di fare.
《Scott?》Beca lo richiamò, il silenzio del collega la stava facendo innervosire.
《Mi stai spaventando.》ammise.
Il detective impiegò alcuni minuti per trovare il modo più gentile possibile di farle inghiottire la pillola.
《Beca io...insomma...ci ho messo tanto per guadagnarmi un posto alla centrale e...》farfugliò senza avere il coraggio di guardare la mora.
《E?》
《Sento che schierarmi dalla parte di Chloe mi farebbe rischiare troppo. Non sono sicuro di riuscire a difenderla, non sono il suo avvocato, non è compito mio. Io...mi dispiace Rebeca ma...non posso farlo.》
Un cigolio alla sua sinistra lo fece voltare, Beca era in piedi appoggiata ad un albero con la fronte premuta contro il tronco.
《Mi fidavo di te.》sussurrò.
《Sai cosa significa questo?! Le daranno minimo trent'anni di carcere, nel peggiore dei casi potrebbe passare tutta la vita dietro le sbarre e noi, io, non ho potuto fare niente per aiutarla!》si girò guardandolo con le lacrime agli occhi.
《Beca...》
《Noi eravamo gli unici a sapere la verità, eravamo i soli che avrebbero potuto aiutarla.》
《Tu avresti rischiato il tutto per tutto? Avresti rischiato il tuo posto di lavoro per lei?》
《Io rischierei la mia vita per lei. Posso mettere da parte un fottuto posto di lavoro se questo significherebbe salvarla.》si passò una mano sul volto e prese dei profondi respiri per placare la rabbia.
Qualcuno passò vicino a loro, forse troppo vicino, abbastanza da sentire la loro conversazione.
《Chi è quello?》Beca indicò un uomo con la ventiquattrore in mano, vestito di tutto punto, che avanzava velocemente verso il tribunale.
《Quello è Matthew Thompson, l'avvocato di Chloe. In passato è stato l'avvocato sia Tyler sia dei coniugi Beale.》
《Perché avevano avuto bisogno di un avvocato?》chiese alzando un sopracciglio.
《Problemi finanziari, o almeno, così mi è stato detto.》
Scott guardò l'orologio, era giunto il momento di andare.
《Io vado. Mi aspetterai qui?》
Beca non rispose ma iniziò a correre verso l'uomo che aveva visto poco prima.
《Beca? Rebeca che stai facendo?》provò a chiamarla ma lei non gli diede retta.
Per quanto avrebbe voluto seguirla però il tempo era contro di lui, non poteva perdere un solo secondo di più.
Quando entrò in aula la trovò piena di persone, perlopiù poliziotti, ma scorse anche i coniugi Simmons e coloro che lavoravano da "Johnny's". Di Chloe ancora non c'era traccia.
Si sedette al suo posto, accanto all'agente Earle che lo guardava con uno strano sorriso soddisfatto.
Dopo qualche minuto il giudice prese posto e passarono solo alcuni secondi prima che Chloe entrasse, vestita con una tuta arancione, le manette attaccate ai polsi e lo sguardo basso.
Osservando la ragazza provò una certa pena nei suoi confronti, avrebbe voluto aiutarla ma non poteva tentare con tutte le sue forze di scagionarla o lo avrebbero creduto pazzo.
Chloe alzò lo sguardo che si posò prima sull'avvocato e poi sul giudice il quale, dopo aver pronunciato i capi d'accusa diede la parola all'avvocato.
《In base agli interrogatori fatti e alle prove raccolte dalla polizia, risulta vero che la mia cliente sia un'assassina...》disse con calma camminando per la stanza.
《Tuttavia, considerando le circostanze in cui si trovava, uccidere quell'uomo si è rivelato indispensabile. Sappiamo che lui la stava minacciando di ucciderla quindi la signorina Beale si è trovata con le spalle al muro.》concluse il suo discorso e tornò a sedersi.
《La signorina Chloe Beale è stata accusata di episodi di violenza precedenti all'omicidio. L'imputato ha qualcosa da dire in tal proposito?》chiese il giudice.
《Io...non sono una persona violenta. È vero, soffro di schizofrenia ma non ho mai fatto del male a nessuno.》nonostante fosse agitata riuscì a parlare senza far tremare la voce.
《Alcune denunce fatte dai coniugi Simmons dicono il contrario. Lei è una persona pericolosa, non mi stupisco di come abbia potuto uccidere con tanta facilità.》si intromise Earle.
Scott strinse i pugni sotto al tavolo per reprimere la voglia di tirargli un pugno in pieno viso davanti a tutti.
《Dunque lo ha fatto di proposito. Non è stata legittima difesa.》continuò l'agente guardando Scott con aria di sfida.
Improvvisamente le porte si spalancarono e qualcuno gridò:《Obiezione!》
Tutti si voltarono di scatto e sia il detective che Chloe rimasero a bocca aperta; Beca era lì in piedi, con le mani ancora ferme sulle maniglie.
《Lei chi è?》domandò il giudice. 《Sono Rebeca Mitchell. Lavoro nel dipartimento di polizia, reparto omicidi.》affermò dando una rapida occhiata al signor Smith, livido in volto.
《E ho qualcosa da dire riguardo la signorina Beale.》
《Non può farlo. È contro la legge che un poliziotto che ha legami con l'assassino si schieri per difenderlo, le sue dichiarazioni non sarebbero valide. Chiunque farebbe di tutto per evitare che un parente vada in galera.》insistette Earle.
《Si dia il caso che io non abbia nessun legame di parentela con la signorina Beale e poi...fossi in lei mi starei zitto. A meno che non voglia finire nei guai.》
I presenti la guardarono di traverso.
《Si spieghi meglio.》il giudice fece un gesto per concederle il diritto di parlare.
《Dunque...sappiamo che prima di lei, i suoi genitori avevano ricevuto delle minacce per restituire del denaro ma al loro rifiuto sono stati uccisi in quello che, apparentemente, sembrava un incidente. Più avanti le minacce si sono spostate su Tyler Beale che, insieme alla sorella, aveva ereditato quei soldi e anche lui non ha fatto una bella fine. C'è però un piccolo particolare, che è sfuggito alla polizia, o meglio, che è stato fatto sfuggire di proposito.》fece una pausa e guardò Chloe per pochi secondi.
《Come ben sapete, la scorsa settimana, John Peters è stato ucciso. Faceva parte di questa sottospecie di banda e nessuno aveva sospettato di lui. Vi stupirete però nell'apprendere che lui non era il solo qui al dipartimento. Un altro membro di questo gruppo che ha deciso di non farsi vedere al magazzino è proprio lui.》indicò Roy Earle con un dito.
《Ma che stai dicendo?》
《È lui il capo di quella banda. È lui il responsabile della morte dei membri della famiglia Beale.》
《Tu devi essere pazza Mitchell.》dal suo tono di voce trasparì un po' di preoccupazione.
《Roy Earle è colui al quale i coniugi Beale avevano chiesto i soldi. E perché? Perché era un vecchio amico di famiglia. Era solo un prestito ma quando ha scoperto che non potevano restituire tutto li ha uccisi, di persona. Era lui a bordo del furgone. E dietro le telefonate che Chloe ha ricevuto, c'era sempre lui.》
《E il caso di Tyler Beale come lo spieghi?》la provocò l'agente.
《È stato lui a mandare quell'uomo, che poi è stato identificato come Kevin O'Connor. Gli era stato affidato il compito di uccidere non solo Tyler ma anche Chloe. Se lei non gli avesse sparato sarebbe sicuramente morta.》
Quando finì di parlare si guardò nuovamente intorno analizzando le espressioni di alcuni presenti; Chloe aveva il volto rigato di lacrime, Scott era sconvolto, il signor Smith era un misto tra arrabbiato e sorpreso, l'agente Earle era livido di rabbia.
《La signorina Mitchell sta mentendo, io non c'entro niente con questa storia.》
《In fondo c'è un perché se non ha detto neanche una parola riguardo al caso Beale o al caso Mackenzie. Temeva di essere scoperto.》continuò lei.
《Bene. Abbiamo un verdetto.》le parole del giudice fecero calare un silenzio tombale in aula.
《Roy Earle la condanno per omicidio. Quanto all'imputato, l'omicidio viene riconosciuto come legittima difesa.》Quando Beca uscì dal tribunale, tremava ancora per l'emozione.
《Sei stata grande Beca.》
Scott la raggiunse dandole una pacca sulla spalla.
《Dove hai trovato tutte le informazioni?》
Beca non rispose ma indicò con lo sguardo l'avvocato di Chloe che la guardava con un sorriso.
《Te l'avevo detto. Avrei rischiato di tutto per salvarla.》
Le porte del tribunale si spalancarono nuovamente e prima che Beca potesse accorgersene si ritrovò qualcuno tra le braccia.
《Non posso credere che sei riuscita a convincerli.》disse Chloe contro il suo collo, le sue lacrime bagnavano appena la giacca che indossava la mora.
《Te lo avevo promesso no? Non meritavi di finire dietro le sbarre.》
La rossa si scostò, si asciugò le guance, prese il mento di Beca fra le dita e le diede un bacio.
《Cosa sei tu? Il mio angelo custode?》sussurrò sulle sue labbra.
《Gli angeli non usano le pistole.》
《Bhe...tu sì. Sei il mio angelo con la pistola.》
Beca non poté fare a meno di sorridere di fronte a quella dichiarazione. E ancora con il cuore che le batteva all'impazzata le lasciò un bacio sulle labbra realizzando che questa era la sola ed unica cosa che avrebbe voluto fare per il resto della sua vita.Fine
STAI LEGGENDO
Angel with a shotgun || Bechloe
FanficBeca Mitchell: dolce e socievole. Chloe Beale: riservata e misteriosa. Una l'opposto dell'altra, tra le due esiste solo l'odio; ma quando gli eventi del passato e i segreti di Chloe ritorneranno a galla, si ritroveranno a combattere per difenders...