Madelaine.
E lui è intento ad osservare la luna, come se in qualche modo lo portasse a ricordare il suo sogno più dolce e perfetto, quello più reale, più sentito e palpabile. No, non fa caso a ciò che gli sta davanti, non per il momento per lo meno e perché? Perché non lo vede? E' stato lui a scavare la buca in cui ora giace il corpo freddo di Matt? Roman distoglie solo dopo qualche minuto lo sguardo dal satellite fedele della terra, posandolo ora sul cadavere. Stringe la mano destra in un pugno portandoselo alla bocca e soffocando un singhiozzo. Sta cadendo nella disperazione più totale, ma se ne resta in silenzio, le lacrime gli scorrono lungo gli zigomi arrivando poi a bagnargli le labbra ed il mento. Cerco di raggiungerlo, corro verso di lui, ma non appena riesco ad abbracciarlo e tenerlo stretto a me, il suo corpo si dissolve ed io cado nel buio più totale.
Mi sveglio in un grido surreale, piango senza riuscire a fermarmi e sembra stato appena risucchiato tutto l'ossigeno presente nella stanza. I miei occhi scattano verso la porta che si apre con un tonfo rivelando la figura di mia madre. Mi raggiunge a passo svelto cercando di limitare la sua apparente preoccupazione. Gli incubi stanno aumentando e sono sempre gli stessi: vedono sempre mio cugino piegato sul corpo di Matt, in un primo momento del tutto indifferente e subito dopo nel pieno di una crisi isterica.
«E' successo ancora?» Chiede mia madre facendosi sempre più vicina e sedendo accanto a me sul letto.
Annuisco e cerco di levare le lacrime, vergognandomi della debolezza che le sto mostrando.
«E' solo che.. lui è scomparso. Le ricerche mi stanno uccidendo. Non ce la faccio più, mamma. Tornare a casa ogni sera con il nulla fra le mani, non sapere dove si trovi, se sta bene o meno, è straziante.» Ma la cosa che più mi distrugge è il modo spregevole con cui Allison Adams, la madre di Matt, mi guarda. Pare che per lei l'artefice di tutto ciò sia stata proprio io, probabilmente è il suo modo di elaborare la tragedia. Inutile dire che tutto questo disprezzo non aiuti a marginare il dolore che soffoca ogni mio respiro da ormai sette lunghi ed agognanti giorni.
«Forse dovremmo solo voltare pagina e andarcene. Un trasloco in più non programmato non è di certo un problema, e poi insistevi tanto sul fatto che volessi andare a Sidney, potremmo coglierne l'occasione.» Si mette una mano fra i capelli e parla come se tutto quello che ci stia accadendo in fondo non sia nulla di grave. Il mio fidanzato non c'è più e tutto è assolutamente nella norma.
«Cogliere l'occasione della scomparsa del mio ragazzo per andare a Sidney? Voltare pagina?!» La mia voce tocca l'isteria e devo trattenermi nel non metterle le mani addosso. Potrebbe essergli successo qualcosa di grave e tutto quello a cui è in grado di pensare è un nuovo ed imminente trasloco.
«Tutti pensano sia stata tu ad ucciderlo, lo faccio per il tuo bene.» Il suo tono è freddo, si alza dal letto e mi osserva con sufficienza. Mi sta mentalmente dando della stupida, come se qualcosa che ho palesemente sotto il naso mi stesse fuggendo in continuazione, ma non posso fare a meno di notare la presenza ingombrante e tagliente della parola che ha utilizzato per concludere la frase. Ucciderlo?
«Ucciderlo? Pensano che sia scomparso, non morto. E credono che io sia la causa di ciò, ma non della sua morte.»
«Come puoi essere così stupidamente ingenua?! Manca da una settimana, la madre dice che non aveva un soldo con sé. O è morto di stenti, o qualcuno l'ha ucciso e poi ha nascosto il corpo.» Incrocia le braccia al petto e tira un sospiro prima di continuare a parlare.
«Ascoltami tesoro, cercherò di stare calma e ripeterti quali sono le mie intenzioni ed anche quelle di tua zia e Roman dato quello che sta accadendo.»
Al solo sentire il suo nome, il mio corpo sussulta e l'angoscia m'invade il petto. Non ho più visto Roman dal giorno in cui Matt è scomparso. Zia Ginevra dice che è malato e non vuole vedere nessuno. Ho avuto poco tempo per ripensare a quello che è successo con lui quella, nell'essermi esposta così tanto, aver avuto il coraggio di mostrarmi nuda e guardarlo negli occhi, quasi implorandolo di venire con me, mentre Matt era già chissà dove. Tutto ciò riempie il mio cuore di strazianti sensi di colpa, piccole pugnalate aggressive che mi tormentano senza pietà e so di per certo che Roman non mi vuole vedere proprio per questo motivo. Inoltre, l'incubo che faccio in continuazione e la conseguente associazione di una probabile morte di Matt per mano di Roman mi sta facendo impazzire.
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HANNOVER; H.S
Fanfiction«Diventate così caste la mattina. In netta contrapposizione allo scenario in cui vi trovate: un uomo nudo con la voglia di fottervi ancora, lenzuola sgualcite, preservativi sul pavimento, bottiglia di vino vuota e..il profumo di sesso nell'aria. In...