Negli ultimi quindici secondi ho pensato ripetutamente nella mia testa: 'Non può davvero aver avuto quest'idea'. Purtroppo l'ha fatto davvero, ha invitato in casa quell'essere... okey così suona come in uno degli episodi di The Vampire Diaries. E non siamo in una serie tv, questa è la realtà, Jen-Jen ha invitato in casa il ragazzo che mi ha accompagnata a casa e che con la fortuna che ho, ha visto le mie fantastiche mosse di ballo e canto coordinato in cucina. E ora sta anche battendo le mani... mi sta forse prendendo in giro?!
Benvenuta tra i comuni mortali, Genio!
Zitta tu!!
Se solo avessi uno specchio, guarderei la mia espressione e riderei da sola. Jake continua a battere le mani e io a non spiccicare parola, Jen-Jen sorride felice. Se le pessime idee si presentassero con un nome, userebbero quello di Jen-Jen.
Dopo quasi un quarto d'ora mi decido a parlare: "Tu cosa fai qua?"
Sono queste le mille domande che ti poni?!
Grazie di esserci coscienza di sta minch...
"Ti ho riportato gli occhiali, li avevi dimenticati in macchina. E poi Jennifer mi ha invitato ad entrare... e a rimanere a pranzo" sorride sornione.
Mi volto subito verso Jen-Jen con una faccia a psicopatica e lei intuendo forse la mia tacita domanda dice: "Andiamo Jane, non fare la fredda. Questo bel giovanotto ti ha fatto un favore, il minimo che tu possa è cucinargli una buona pasta italiana per ringraziarlo"
Bel giovanotto?
Per una volta siamo d'accordo.
"Come cavolo ti salta in mente?" rispondo con gli occhi fuori dalle orbite mentre 'Otherside' finisce intonando l'ultima nota.
Capisco subito di aver fatto un errore a reagire così, vedendo il sorriso di Jen-Jen spegnersi lentamente, voleva solo fare una buona azione. Perché reagisco sempre male?
Perché sei una pazza?
Ancora qui sei?!
Riprendo il controllo di me e dico: "Okey... pasta al sugo va bene?"
"E' davvero pasta italiana?" domanda Jake con gli occhi a cuoricino.
Sorrido.
"Certo"
"Perché non gli fai fare un giro mentre io finisco di preparare qui. Vi chiamo quando è pronto" propone Jen-Jen con una faccia strana. La guardo basita e annuisco soltanto prendendo gli occhiali che il ragazzo al mio fianco mi porge.
Saliamo le scale raggiungendo il secondo piano, ovviamente mi sono scordata di tutte le manie di mio papà tra cui quella per le foto, ai lati della scala sono appese almeno cinque foto. Ritraggono tutte me e la mamma mentre balliamo, mentre cantiamo, mentre facciamo facce buffe all'obbiettivo. Meno i mezzo secondo e sono persa nei ricordi. A risvegliarmi è Jake.
"Anche mio fratello balla." mi volto a guardarlo e noto che, come me, sta osservando anche lui le cornici contenenti i ricordi di una vita.
"Io non ballo più." annuncio socchiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo affinché i pensieri non decidano di riunirsi tutti in una volta nella mia testa. Sarebbe una catastrofe.
"Perché?" domanda curioso.
"Non posso" rispondo in un sussurro, accarezzo d'istinto la cicatrice che porto sotto l'occhio. Ecco uno dei motivi.
"Non puoi o non vuoi?" domanda ancora.
"Non posso. E queste sono cose personali. Perché dovrei raccontarle a te? Neanche ti conosco." quasi ringhio dalla frustrazione, rimanere nel passato non fa bene a nessuno, me compresa.
"Forse perché quando si parla con gli sconosciuti si è più sinceri e non si teme l'opinione altrui." risponde tranquillo come se non avessi appena trattenuto l'impulso di prenderlo a botte per quanto è impiccione.
"Hai mai la sensazione che anche parlando con tutti, niente tornerà come prima?" domando infine, dopo una lunga riflessione sulle sue parole.
"Più di quanto pensi" sussurra con sguardo perso.
"Allora puoi capire come vivo io, parlare del passato non lo cambierà, non rimane altro da fare se non andare avanti e pensare al futuro."
Perché a volte anche se è difficile provare a lasciarsi tutto alle spalle, è l'unica cosa che ci salva dal cadere nel baratro. Non si può uscire dall'oscuro tunnel del dolore se all'avvistamento della luce non trovi qualcuno pronto a tenderti la sua mano e accompagnarti fino all'uscita. Io l'ho trovato quel qualcuno e sono riuscita ad uscire dal tunnel... non ho intenzione di ritornarci.
/Spazio Autrice/
Ed ecco un nuovo capitolo, e... sono un sacco fiera di me per averlo scritto in così poco tempo.
Detto questo, ci vediamo al prossimo capitolo :)
Baciotti
Nicole!
STAI LEGGENDO
Into The Dream #Wattys2019
Romance~nonostante le cicatrici che porti in superficie, le piú dolorose sono quelle che hai sul cuore e che, ancora, non smettono di sanguinare~ I tatuaggi definiscono la sua persona, ma le cicatrici che porta definiscono il suo passato. Jane White, 17 a...