LXXIV. Lo zio di Gellio

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Gellius audierat patruum obiurgare solere,
si quis delicias diceret aut faceret.
Hoc ne ipsi accideret, patrui perdepsuit ipsam
uxorem et patruum reddidit Harpocratem.
Quod voluit fecit: nam, quamvis inrumet ipsum
nunc patruum, verbum non faciet patruus.

Gellio aveva udito lo zio esser solito strepitare,
se qualcuno raccontava di voluttuosi godimenti o li praticava.
Per non esser snervato anche lui da questo, si scopò sua moglie
e lo rese così personificazione stessa del silenzio.
Ottenne quel che voleva: ora infatti, se pure ficcasse il cazzo
in bocca allo zietto, lui non direbbe una parola.

Liber (carmen proibiti)- Gaio Valerio CatulloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora