Un'altra settimana è iniziata. Non ho ricevuto più lettere di Vlad...devo dire che sono preoccupata...
Ma...se gli fosse accaduto qualcosa i turchi sarebbero già arrivati...o almeno credo...
Leggo il vangelo in latino ad alta voce davanti al crocifisso ma nel mentre stringo il mio anello...dove sei mio principe...possibile ti sia dimenticato di me...
Leggo ancora finchè mia cugina Ada entra di corsa in camera.
-Kari! Devi venire subito!-
Chiudo il libro confusa.
-Ada? Che cosa succede?- chiedo.
-Tua madre!- esclama.
-Sta male?- domando spaventata.
-No! Devi venire subito!- mi prende la mano e mi trascina...la seguo confusa e spaventata...
Mi guida in camera mia e...
Mia madre è davanti la mia scrivania immobile...
-Madre?-
Non risponde.
-Madre?- le accarezzo la spalla.
-Come hai potuto?-
La guardo confusa ma...la sua mano s'imbatte sulla mia gote dandomi una sberla...
Mi accarezzo la guancia...
-Madre io...-mormoro.
Si volta verso di me e noto che stringe la lettera di Vlad...
-Katharina. Dimmi che non è vero.- dice a denti stretti.
La guardo in lacrime...temevo che un giorno sarebbe accaduto...
-Mi...mi dispiace madre...-mormoro.
Ella si copre la bocca e si siede...
-Madre,io lo amo...e lui ama me...- sussurro.
-Un principe non può amare una ragazza come le altre.- sbotta.
Resto in silenzio...perchè nessuno riesce a capire i miei sentimenti?
-Nessuno ti vorrà mai più sposare...finirai in un convento.-continua mia madre.
Non dico nulla...
-Non tornerai più in quel castello. Nè a corte nè da lui.- detto ciò strappa la lettera...e getto un urlo...il mio cuore va a pezzi...
Mia madre straccia la lettera del mio amore...forse la prima e ultima lettera che mai più riceverò da lui...aveva pensato a me nel scrivere quelle parole...toccato la carta come sè fossi io...e adesso è distrutta.
-Come avete osato?- chiedo freddamente mentre le lacrime cedono.
-Sono tua madre. Devo pensare a ciò che è meglio per te.-
-Meglio per me...o per voi?- chiedo con rabbia.
Mia madre sospira e mi bacia la fronte stringendomi...
-Tesoro, dimentichiamo questo pasticcio e ricominciamo da capo. Diversi nobili sassoni hanno chiesto la tua mano durante la tua assenza e...-
-No!- mi allontano dalla sua stretta. -Non voglio sposarmi con nessuno! So che il principe non potrà mai sposarmi...ma non m'importa.Preferisco vivere in un convento che sposare un uomo che non amo.- Non mi ero mai rivolta in questo modo a mia madre...forse è l'amore che mi fa parlare...o l'odio per questo destino...o semplicemente la realtà che cerco di negare...
-Hai perso il lume della ragione, figlia mia! Quel uomo è un sovrano! Deve sposare una nobile, non una ragazza di campagna... e se facesse...- mia madre si fa il segno della croce. -Spero che non accada mai e poi mai...sennò sarebbe la nostra rovina...-
STAI LEGGENDO
Anche l'Impalatore sorride
Historical FictionIn una giornata d'inverno tutto può accadere specie sé vieni salvata dal tuo sovrano...