Andrea si sentiva in un profondo stato di trance quando uscì dal bagno per dirigersi al piano di sotto, da dove sua madre la stava chiamando. Era tutto così strano, come se vivesse un perpetuo momento di déjà-vu. Scese le scale che portavano al pian terreno lentamente, aumentando di velocità senza nemmeno accorgersene, fino a correre come una qualsiasi ragazzina abituata a farle ogni giorno, e non si accorse che, inconsapevolmente, mise il piede all'angolo interno di quello scalino che faceva da angolare alla scala... gesto che le permetteva di non fare rumore dato che la mattonella di quello scalino, forse per un piccolissimo difetto di fabbricazione, scricchiolava sotto al peso di un piede incauto. Non badò nemmeno al gesto che fece con l'ultima colonna della ringhiera, aggrappandovisi con un braccio e roteando attorno ad essa usandola come perno di rotazione per dirigersi verso l'ingresso della cucina, che stava alle spalle della scala. Ma appena mise piede oltre la porta di legno si bloccò e rimase a bocca aperta.
Sua sorella Annabelle era seduta al tavolo da colazione, su uno degli alti sgabelli, intenta a bere dalla sua tazza preferita, quella rosa di Minnie.
Sentendosi osservata, Annabelle McLeap smise di bere e la guardò con aria scocciata. "Guarda che non voglio arrivare in ritardo per colpa tua un'altra volta. Il maneggio è lontano, ci vuole un po' per arrivarci, sbrigati a fare colazione e a vestirti."
Andrea si avvicinò con lo sguardo fisso sulla sorella, sentiva una sorta di euforia mista a sbalordimento mentre la osservava. Era come se non la vedesse da tantissimi anni. Si sedette accanto a lei su l'altro sgabello della cucina, continuando a fissarla inebetita. Sua madre le apparecchiò la tavola con una tovaglietta e l'occorrente per la colazione, Annabelle la sbirciò da sopra la tazza, irritata da quell'esame.
"Andrea, ti senti bene? Vuoi smetterla di fissarmi? Sembri scema."
"Annabelle..." La rimproverò sua madre in modo indulgente.
"Ma è vero, mamma, mi sta fissando come una cretina!"
"Andrea, smetti di fissare tua sorella e mangia," La riprese Regina senza voltarsi. "E tu non la offendere."
Andrea portò l'attenzione sulla tazza che sua madre le porse e iniziò la sua colazione. Cercò di dominarsi ma la felicità che provava era difficile da trattenere.
"Andrea, sbrigati che vostro padre sarà qui da un momento all'altro, i tuoi vestiti sono pronti?"
Andrea fece mente locale. Durante l'excursus della sua stanza non aveva visto nessun indumento messo da parte per venire indossato quella mattina.
"Ehm..."
"Dentro l'armadio, scema. Lo hai appeso in bella vista appena apri l'anta. Guarda che stamattina sembri più rincretinita del solito. Cosa hai mangiato, ieri sera?" Annabelle si alzò dallo sgabello e ripose le sue cose sporche nel lavandino.
"Niente..."
Andrea, confusa la guardò imbambolata. Di colpo si era scordata completamente quello che aveva fatto il giorno prima. Cosa aveva mangiato?
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Bloccata Nel Tempo
Science FictionStoria vincitrice del concorso "The girls 2017" sezione Fantascienza. Vincitrice come "Miglior suspence" agli "ShadowsAwardsContest 2018". Per Andrea McLeap la carriera è la cosa più importante. Ha sacrificato tutta la sua vita per lei, dalla famigl...