Adam e Bruce trovarono la piccola Andrea rannicchiata in un angolo della stalla, in lacrime, senza sapere cosa l'avesse tanto impaurita.
"Ehi, tesoro, che ti succede?"
Adam le si accucciò accanto, provando a calmarla, ma Andrea continuò a piangere senza riuscire a rispondere. L'unica cosa da fare era riportarla a casa per farla aiutare da sua madre.
Appena la vide, Regina abbandonò le poche clienti che aveva radunato a casa per una dimostrazione di alcuni suoi prodotti di bellezza e si precipitò verso di lei.
"Cosa ti è successo, amore mio? Perché piangi così?" La avvolse tra le braccia e le asciugò le lacrime.
Lasciò che le sue ospiti aspettassero in salotto e portò la figlia in camera sua, dove potè aiutarla a spogliarsi e a mettersi dei vestiti più comodi.
"Dai, amore mio, calmati. Lo sai che sei molto più bella quando ridi. Sono sicura che non è successo niente che tu non possa affrontare. Sei mia figlia, so che sei coraggiosa."
L'amore di sua madre e la sua capacità di calmarla furono proprio quello che le ci volle.
Andrea si asciugò finalmente il viso con le maniche della maglia e smise definitivamente di piangere. Il conforto che sua madre le stava dando la fece sentire nuovamente amata, come se fosse stata in debito di affetto da parecchio tempo. Il ché era assurdo, sua madre e suo padre non avevano mai fatto mancare niente né a lei né a sua sorella, ma la sensazione che provò fu proprio quella.
Una volta riuscita a calmarla, sua madre si sedette accanto a lei sul letto e le massaggiò la schiena.
"Allora, lo vuoi dire alla tua mamma cosa ti è successo?"
E adesso cosa avrebbe potuto dirle? Prima di tutto sentiva che non le avrebbe creduto, cavolo, faticava lei stessa a crederci; e poi seppe istintivamente che dirle la verità sarebbe stata la cosa più sbagliata da fare.
"Non lo so, io... "
"Il cavallo ti ha fatto per caso qualcosa? Ti ha buttato giù dalla sella o ha fatto un gesto che ti ha spaventato?" Regina cercò di invogliarla a parlare.
Andrea non seppe cosa rispondere. Se le avesse detto che il cavallo l'aveva spaventata poteva decidere di non mandarla più al maneggio, e lei voleva continuare a cavalcare. All'improvviso le venne una sorta di illuminazione.
"Ho visto un serpente."
"Un serpente?" Regina sgranò gli occhi, incredula.
Andrea annuì. "Era entrato nella stalla e tirava fuori quella lingua biforcuta continuamente, ho avuto una paura terribile. Ma il cavallo lo ha mandato via..." Balbettò, annuendo.
"E la cavalla lo ha fatto scappare?" Regina non era del tutto convinta.
Andrea annuì ancora, più nervosamente. "È riuscita a spaventarlo, e mi ha protetto. È una cavalla molto dolce, sai? Hanno detto che faceva parte di una stalla per ragazzi ciechi."
Regina le accarezzò i capelli e la guardò con occhi dolci. "E va bene, sono contenta che alla fine non sia successo niente. Se il cavallo si comportasse in modo sbagliato me lo faresti sapere, vero?" Andrea annuì di nuovo e sua madre si alzò dal letto. "Va bene. Perché non ti fai una doccia mentre io preparo la cena? Fra poco tornerà anche tua sorella così poi mangeremo tutti insieme."
Andrea annuì nuovamente e sua madre uscì dalla sua stanza, lasciandola sola. Sapeva che non le aveva creduto, conosceva sua madre e non era tipo da lasciarsi imbambolare così facilmente, ma era sempre stata una che ti lasciava i tuoi tempi, e non le avrebbe mai fatto troppa pressione. Era una fortuna avere una madre come lei.
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Bloccata Nel Tempo
Science FictionStoria vincitrice del concorso "The girls 2017" sezione Fantascienza. Vincitrice come "Miglior suspence" agli "ShadowsAwardsContest 2018". Per Andrea McLeap la carriera è la cosa più importante. Ha sacrificato tutta la sua vita per lei, dalla famigl...