"Hai ricontrollato le valige Meg" mi domandò mia madre.
"Come minimo è la quinta volta che me lo richiedi...comunque sì c'è tutto!" Strillai dall'altra stanza.
Non potevo crederci stavo per lasciare tutto e con tutto, intendevo davvero TUTTO.
Non so quanto tempo sarebbe passato prima di rivedere i miei amici, i miei nonni, la tanto odiata scuola che adesso rimpiango.....non so se ce l'avrei fatta.
Mi gettati sul mio letto, prima di dover dire addio, anzi a presto, alla mia adorata stanza , casa, città.
In quegli istanti malinconici, cercai di pensare a come sarebbe stata la mia vita a Chicago, se avessi conosciuto qualcuno di simpatico, alla scuola....insomma a tutto!---------------------2 ore dopo---------------------
"Meg, adesso dobbiamo andare all'aeroporto, è ora di partire." Mi disse mio padre con un pizzico di tristezza, che non volle dar a vedere.
"Scendo" dissi prendendo il mio zaino, la valigia e salutando un'ultima volta la mia stanza.
Dopo circa una mezzoretta in macchina, arrivammo al tanto atteso aeroporto, che in seguito annunciò io nostro volo.
Effettuato il check-in, lasciammo le valigie e salimmo sull'aereo. Appena partí, il mio primo pensiero fu quello che stavo andando in contro ad una nuova vita, in una nuova città, con delle nuove persone, senza sapere cosa mi stesse aspettando.
STAI LEGGENDO
My "bad" breath
Roman pour AdolescentsIo sono Meghan, ma tutti mi chiamano Meg, ho 16 e a breve ne compiró 17 . Mi sono trasferita a Chicago da poco, poiché i miei genitori (mio padre) hanno trovato lavoro qui. Sinceramente non so se definirmi la tipica ragazza 'popolare' o 'sfigata'...