Epilogo

89 8 3
                                    

    L'INIZIO DI UNA NUOVA VITA.

Milano,la città in cui ho vissuto fino all'esistenza della mia vita. Quei ricordi passati qui,sembrano ben distanti dal presente.

Il ricordo di una settimana fa,è quasi trasparente nella mia mente. Quasi surreale.

Giovedì scorso,la data che,come ogni anno,mi ricorda il mio anniversario di nascita.
Stavo spegnendo le diciassettesime candeline,conficcate dentro la mia torta preferita. Nutella e panna,la solita torta.
Ero in compagnia dei miei amici,con cui ho trascorso momenti indimenticabili e momenti che eviterei ricordarli. E poi c'erano loro,i miei genitori e mio fratello maggiore.

Erano pochi,ma erano le persone a cui ero e sono legata di più.

Tutti loro,in coro,canticchiarono la solita canzoncina di "Buon Compleanno" tra sorrisi e urla di incoraggiamento a farmi spegnere le diciassette candeline sulla mia torta preferita.

Sorrisi,imbarazzata davanti a loro e poi presi coraggio,sospirai a lungo,e infine spensi tutte le diciassette candeline.

«Esprimi un desiderio!» Urlò la mia migliore amica.

«Vai Corinne!» mi incitarono gli altri miei amici.

Feci un grande sorriso e annuii.

Poi mi abbandonai ai miei meravigliosi pensieri,scavai fino infondo,pensando a cosa potessi desiderare più dalla vita.

Ma poi i miei occhi si posarono su quelle persone lì presenti,a festeggiare con me, un altro anno in più della mia vita.

Cosa posso desiderare di più? Pensai tra me e me.

Ho loro,i miei genitori che mi vogliono bene. Ho i miei amici,quelli più cari,quelli che porto con me. Ho mio fratello maggiore,anche se a volte è odioso,ma le voglio bene nello stesso modo in cui lui vuole bene me.

E poi arrivai alla conclusione.
Il mio desiderio è già avverato.

Senza distogliere lo sguardo dalle persone che erano presenti in quel momento,presi una delle tante candeline e la mantenni in una mano.

«Fatto.» Sorrisi e spezzai a metà la candelina.

Fischi e battiti di mani riecheggiarono davanti a me,ed io non feci altro che sorridere.

«Adesso vogliamo il taglio della torta!» Urlarono di nuovo,i miei amici.

Annuii e presi il coltello che era appoggiato sulla tavola.
E il taglio della torta fu'.

«Augurii!» Urlarono di nuovo,e poi batterono le mani,tutti insieme.

Dopo alcuni minuti,oltrepassai il tavolo e mi immersi tra la folla.

Ero felice,spensierata e appagata.

Per l'ennesima volta,avevo trascorso il compleanno più figo della mia vita.

«Corinne!»  La voce rude di mio padre mi portò alla realtà.

«Si?» Chiesi,un po' distante da lui.

Mio padre mi richiamó con il dito indice,incitandomi ad andare da lui.

« Arrivo.» mimai con le labbra.

Il Diario Di Corinne Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora