Capitolo 11

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La notte precedente fu' un vero disastro. Dopo che, io e Daniel ci salutammo,io mi subii tutto il vomito di Dominic. Tutta l'opera della sua cazzata colossale. Le tenni la testa,e raccolsi i suoi capelli all'indietro. Ad ogni conato di vomito,mi sentii talmente disgustata e ebbi pietà per lui,al tempo stesso. In vari momenti,mi venne l'istinto di prenderlo a schiaffi,ma da buona sorella e dal buon cuore,lo compresi. Lo aiutai nei migliori dei modi. «Aspettami qui!» e subito dopo,andai in casa a prendere degli stracci di carta. Poi chiusi la porta con attenzione e ritornai da Dominic.

Era ancora piegato a metà,con la faccia  rivolta a l'erba,a vomitare tutto il contenuto che aveva dentro lo stomaco.
Una volta che aveva finito,gli passai gli stracci di carta e lui li afferrò.

«Grazie.» Disse,con voce quasi strozzata.

«Di nulla.» Risposi con voce ferma,senza dibattere altre parolacce che in quel momento mi vennero in mente.

Dopo una buona mezz'ora fuori al giardino,decidemmo di entrare.

Oramai erano già le 6:00 del mattino. La luna diede il posto al sole,e un nuovo giorno stava per nascere.

Mentre io,mi sentii talmente assonnata,che diedi le chiavi di casa a Dominic.

«Chiudi tu?»

«E' il minimo che possa fare.» A malapena si sforzò a parlare. C'era una grande vergogna nei suoi occhi. Lo vidi,ma non glielo feci notare.

«C'è sempre una prima volta. In tutto!» Accennai un mezzo sorriso. Gli diedi le chiavi tra le mani e poi mi avviai verso le grandi scalinate.

«Se fossi in te,mi farei una doccia. E subito!» Dissi. E poi me ne andai nella mia camera.

Appena ci entrai,tolsi subito le ciabatte e subito dopo mi fiondai a petto sul mio letto.  Lentamente,chiusi gli occhi. E tutto intorno a me,diventò buio.

* * *

«Corinne! Svegliati»

«Andiamo,Corinne! È ora di svegliarsi! Non puoi startene tutto il giorno a dormire!»

La voce di mia madre,fu' una grande tortura. Avevo gli occhi chiusi,e volevo godermi altri dieci minuti di relax.

Ma mi scuotò talmente forte,che mi fece sobbalzare dal letto.

«Mamma! Ma sei impazzita?!» Con la voce ancora impastata dal sonno,la rimproverai.

Lei se ne stava lì,all'altro lato del letto,con le braccia incrociate.

«È una buona mezz'ora che tento di chiamarti. Ma a quanto pare,nemmeno le cannonate riuscivano a svegliarti.»

«Potevi lasciarmi dormire per un'altra mezz'ora. Che ti costava?» Chiesi dolcemente.

Non volevo iniziare una discussione di prima mattina. A malapena,riuscii a rimanere lucida,che le palpebre stavano per chiudersi di nuovo.

Non so come feci,ma ebbi tanta pazienza ad essere gentile e docile. Di solito,quando venivo svegliata bruscamente,ero il demonio in persona. Odiavo il fatto che mi svegliassero nel bel mezzo del sonno. Ma purtroppo,mia madre,era mia madre. La solita rompiscatole.

«Che mi costava? Assolutamente nulla. Ma lo sai benissimo,che odio il fatto che dormi più delle sette ore.»

Le sue fissazioni mentali.

Ne era ossessionata. La sua routine mattutina,era svegliarsi alle sette precise del mattino. Non sia mai che si svegliava un po' più tardi,che gli venivano i nervi a mille.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 18, 2018 ⏰

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