Capitolo 1

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"RICOMINCIARE DA ZERO"

«Corinne!» La voce dello sconosciuto di cui non riuscii a concepire,mi sfiorò in un sussurro i timpani.

«Mmm» mugugnai,rifiutandomi di aprire gli occhi.

« Corinne svegliati!» mi strattonò con un colpetto alla spalla.

«Lasciami in pace! Voglio dormire in santa pace!» Dissi,farfugliai con la voce impastata dal sonno.

« Corinne!» sentii per l'ennesima volta il mio nome.

Ma non risposi.
Te l'ho già detto che voglio dormire in santa pace! O non mi ascolti?!

«Corinne svegliati!» Non lo disse con una voce soffice e delicata. Incitò per l'ennesima volta il mio nome con tono alquanto rabbioso.

Aprii piano le palpebre.

Una volta aperti,la mia vista vide la sagoma della persona che mi aveva richiamata in continuazione.

Quel idiota di mio fratello Dominic!

« Finalmente!» Disse,sospirò e alzò leggermente gli occhi al cielo.

Lo scrutai per bene,con lo sguardo pieno di rabbia e frustrazione.

«Che vuoi?» Dissi con tono acido.

« Volevo avvisarti che tra poco atterreremo a Londra.» Disse,facendo il segno con dito indice verso il finestrino.

«E allora?» chiesi,per poi mettermi una mano tra i capelli,leggermente arruffati.

Dominic alzò gli occhi a cielo e poi sospirò.

« Quando la smetterai di prendertela con tutti?» alzò entrambe le braccia,per poi incrociarle al petto.

«Quando tornerò alla realtà!» Dissi.

« Ma questa é la realtà!» Disse per poi sbuffare.

« No.» scrollai la testa. « Questa non è la realtà. È un incubo!» Continuai.

Sospirò di nuovo,arrendendosi alla mia testardaggine.

« Hai idea di quante persone vorrebbero stare al nostro posto?» Cercò di farmi ragionare.

«Che importa? Io volevo restare a Milano.» Dissi,per poi mettere il broncio,proprio come una bambina.

Mio fratello mi scrutò per un istante,e poi scuoto la testa.

«Che scema.» Disse semplicemente.

Gli lanciai un occhiataccia fulminante,ma non risposi.

Mi guardai intorno,e poi il mio sguardo si soffermò sulle nuvole bianche del cielo limpido,quasi in piena estate.

Dopo alcuni secondi,la hostess ci informò che stavamo quasi per atterrare.

E fu' allora che capii..
Non era un sogno..
Non era un incubo..
La mia vita stava per cambiare.

E sospirai,quasi con la consapevolezza.
Accettai il mio nuovo destino.

La mia nuova vita a Londra.

* * * *

Atterrammo al l'aeroporto di Londra.

Entrambi guardavamo altrove,nessuno fiatò.

Mi guardai intorno,e notai persone che erano felici. Alcune coppie,si abbracciarono così forte,dopo una mancanza lunga dell'altro.
Alcuni,erano famiglie,che sorridevano,con un luccichio di spensieratezza negli occhi.

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