cosa succede?

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Io: Tu!
X: eh si! Scusami...
Si gratta la testa, diventa rosso e abbassa a testa...
Io:Enea!
Io:cosa fai da queste parti?
Enea:mi sentivo un po' inutile... Dovevo dirti una cosa...
Io:Dimmi...
Mi guardo in giro alla ricerca di una maglietta
Enea: Scusami se sono entrato subito...
Continua ad arrossire...
Io:Tranquillo...
Mi siedo sul mio letto e con un cenno, lo invito a sedersi, ma non si siede, si avvicina a me con il busto, ma...
Si apre la porta, è Thomas,
Thom: coff coff...disturbo?
Enea pare agitato e mio fratello lo guarda un po' storto.
Io:Nono
Thom mi guarda un po' male, ma io sorrido
Enea:Io..devo andare...ci sentiamo dopo...stasera da Alice...
Non faccio a tempo a salutarlo che la porta si chiude.
Thomas si avvicina a me e si siede
Lui:cosa stavate facendo?
Io:nulla...perché?
Lui: come perché!? Tu sei in intimo!
Io:Mi stavo cambiando...solo che lui è entrato...e mi doveva dire una cosa importante...ma poi sei arrivato te...e niente..
Lui:Vestiti, che  usciamo.
Abbasso la testa e mi prendo due vestiti.
Thomas è in camera sua, così, decido di andare da lui.
Entro nella stanza e  mi avvicino alla porta del bagno, sento l'acqua che scorre; si sta facendo la doccia.
Approfitto il momento per curiosare un po nei suoi cassetti.
Mi siedo sul letto e apro il primo cassetto del comodino.
Dentro di esso, c'erano cose normali, ricordi d'infanzia, giochi e peloches e una chiave.
Apro il secondo, ne quale ci sono CD, dischi, cuffiette, lettori MP3, e due libri.
L'ultimo,infine.
Esso fa un po' fatica ad aprirsi.
Dopo vari tentativi, riuscii ad aprirlo, solo che mi sentii toccarmi la spalla.
Chiudo gli occhi e inizio ad urlare. Una mano mi tappa la bocca,e la mano che era appoggiata alla spalla, mi sposta "violentemente" verso la persona.
Apro gli occhi.
Era Thomas
Io: Stupido!
Lui:Cosa ci fai qui!
Io:Niente.
Lui:Lara. C O S A C I F A C E V I  Q U I !?
Lo ripete più volte con un tono alto e lento, fino all'ultimo, che urlo "ALLORA! RISPONDIMI!"
Non lo avevo mai visto così arrabbiato.
Io:Scusami- inizia a scendermi una lacrima
Si alza e si appoggia con la testa e le braccia sul muro. Tirò un pugno sulla parete, poi due e poi tre, fino a quando io non andai li da lui e mi intrufolai in quel piccolo spazio chiuso che aveva formato con le braccia.
Io:Basta!
Mi guardo dritto negli occhi, lo fissavo, mi fissava.
I suoi occhi, verdi e marronicini, quasi m'incantano.
Per la prima volta, provo quasi qualcosa che non è da provare per un fratello.
Appoggia la testa sulla mia spalla e le mani sui miei fianchi.
Inizia a darmi piccoli baci sulla guancia, poi sul collo. Le mani che poco prima erano sui fianchi vanno a toccare tutto il corpo.
Alzo la testa verso il soffitto
Io:Thom cosa fai!?
Lui ignora e va avanti
Io:Thomas! Cosa fai?!
Non mi ascolta.

Dopo qualche secondo, mi ritrovo in braccio a lui, senza sapere come.
Mi prende e mi porta verso il letto, mi fa sdraiare e inizia a piangere.
Mi abbraccia.
Cosa succede?!
Io:Thom!
Nulla
Io:THOMAS!
Il pianto aumenta.
La mia canottiera è ormai bagnata.
Mi prende la mano e me la stringe.
Io non so più cosa sta succedendo, nella confusione, una lacrima mi scende.
Lui:Nonono...
Sussurra con un filo di voce, mi alza la testa e mi asciuga la lacrima scesa.

Io:Cosa succede?
Lui:Devo dirti una cosa...
Io:Cosa hai combinato?
Lui:nulla...è una cosa che ho il bisogno di dirti... A modo mio...

Sorrido.
Prendo le sue mani sudate e le stringo.

E intanto penso alla fortuna di avere un fratello come lui.
Penso a quanto scema sono. E a quanto scema sono stata. Ho lasciato in un angolo Thom, per stare con un ragazzo...farabutto.
Non ce la faccio, sono stata stupida.
Scema.
Cretina.
Sono una sorella che fa schifo.
Dopo tutti quei anni passati senza mai vedersi, con lui che mi cercava,  ed io manco sapevo, non sapevo di cosa stava parlando quel giorno, quel giorno quando mi disse che ero sua sorella, la sua sorellina di sangue 100%, io non l'ho calcolato più di tanto.
È una cosa orribile.
Mi luccicano gli occhi
Lui:Cosa ce? Non ho iniziato nemmeno a parlare...
Mi guarda con uno sguardo strano...che non riesco a descriverlo
Io: SCUSA!- inizio a piangere e mi attacco a lui, con un abbraccio che perfino l'osso più resistente del nostro cuore, sarebbe potuto rompersi, così tanto come se il suo cuore fosse il mio.

La sua mano mi coccola la testa...
Non so più cosa fare.
Lui:Devo parlarti.
Ora.
È una cosa importante.
Io:Di...dimmi...
Lui:ho bisogno di guardarti negli occhi.
Mi stacco da lui, ma tengo stretta a me, la sua mano.

Lo guardo, mentre mi asciuga le lacrime, penso a perché un ragazzo come lui, nonostante l"età, sia così diverso, poi inizia a blaterare qualcosa
Lui: devo prendere un foglio...
Si alza, io lo osservo, osservo ogni suo singolo movimento. È davvero serio. Mai visto  così serio.Mai.
Si siede e io con uno scatto, faccio per prendergli la mano.
Thom: È una lettera...
Cara Lara,





































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