chapter 1

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Pov Carmen

Non sono mai stata molto brava a comunicare le mie emozioni alle altre persone. In realtà non sono molto brava nemmeno a comprendere me stessa. Mi domando come sia così facile per alcuni far percepire agli altri esattamente ciò che vogliono mostrare, così come vogliono apparire; e nel mentre c'è chi pensa solamente ad essere sé, a vivere, e viene frainteso in ogni singolo gesto o parola che sia.
"Emozioni" e "sentimenti": due parole solitamente colte come fossero banali, ed invece vi è un mondo a girarci attorno; tuttavia le cose non vengono realmente captate per come dovrebbero: il mondo, quello fisico, la terra, l'acqua, il fuoco... sono visti come degli elementi pregiati, importanti, irraggiungibili dal nostro essere... eppure sono così fisici che possiamo sentirli o toccarli. Ed invece non si dà abbastanza importanza all'astratto, che alla fine è tutto ciò che ci rende vivi per davvero.

Getto colori miscelati su una tela bianca: sono i miei pensieri, molto confusi, che non riescono a darmi tregua. Sono una persona più riflessiva di quanto la gente possa immaginare. È strano ma vero: per quanto tu possa sforzarti a spiegarti, mai nessuno riuscirà a comprenderti al 100%.

Sono seduta in sala relax.
Vedo Lauren avvicinarsi e mi catapulto nella realtà.
Lauren è una ballerina e sta, come me, facendo quest'esperienza ad Amici. È del Connecticut, ha dei meravigliosi capelli ricci, un sorriso (quasi) sempre stampato in fronte ed una personalità...intrigante. È dolce e "dura" al tempo stesso, allettante, sensibile, stuzzicante. È ... Lauren!
"Hi, Carmen!" - mi saluta con quel suo tipico accento americano sedendosi accanto a me.
"Hi, Lauren!" - ricambio, e poi rimaniamo per qualche secondo in silenzio. Sento una strana sensazione: mi trovo particolarmente imbarazzata quando sono sola con lei. È come se avessi paura di non piacerle. Sono sempre stata attenta all'opinione che gli altri hanno su di me, ma questa volta sembro tenerci maggiormente. Forse è semplicemente perché qui dentro sembra sia l'unica con la quale riesco ad avere una connessione emotiva, in qualche modo.
"How are you?"- continuo - "Come stai?".
"Oh, I'm fine. Grazie. Adesso parlo meglio italiano"- sorride - "Sono passati già mesi dall'inizio".
"Già"- rispondo- "Questa sera in hotel ti andrebbe di venire in camera con me e le altre ragazze? It would be nice to spend an evening all together".
"Of course, si!".

~ore 00:03~

È già tardi e il sonno comincia a farsi sentire. Ho passato una bella serata. Abbiamo parlato, scherzato e ci siamo divertite un po'.
Tutto d'un tratto però mi viene un forte mal di testa e decido di uscire a fare una passeggiata.
Lungo il tragitto penso a come mi trovi davvero bene con Lauren: sembra una persona fantastica e ho tanta voglia di conoscerla meglio.
Dopo torno in stanza e ritrovo una piacevole sorpresa. Son tutte andate via, tranne Lauren. "E le altre? Dove sono?"- domando. "Hanno deciso di...change room! Sono io adesso tua nuova compagna di stanza. Spero non ti dispiaccia!".  Mi sento stranamente felice per questa novità. "Sono contenta, mi trovo bene con te"- affermo.
"Anche io, molto".

«My angel»,Laurmen.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora