«My angel»,Laurmen.

chapter 24

Pov Lauren

Le giornate passano ed io sto sempre meglio: sto bene, quasi come non avessi mai avuto nulla, ma non sono ancora stata dimessa. Carmen passa tutto il giorno con me ma talvolta scompare dal nulla per qualche ora per poi tornare ed è sempre molto vaga, non dà mai risposte precise e non capisco dove vada. Ma prima di andare via diventa strana, sembra nervosa e comincia a sudare. Questa situazione mi preoccupa, ma non capisco cosa stia succedendo. Ogni giorno è sempre più magra, sembra sempre più stanca, ha delle occhiaie molto segnate e lo sguardo è in qualche modo...perso.
Nonostante questo strano comportamento mi sta sempre accanto e si prende cura di me secondo dopo secondo. Ma mi preoccupa. È troppo strana, troppo diversa, troppo spossata e questa situazione non mi piace per niente. "Amore"- la chiamo. Si volta verso di me. "Dovresti cercare di riposare. Io sto bene. Ma stai male e si vede a vista d'occhio. Dovresti riposare davvero, e magari farti anche fare una visita medica"-le dico. E lei risponde:"No. Sto bene. Tu pensa a rimettermi Lau, voglio che torni a casa con me".

Nel pomeriggio un medico ci informa della mia dimissione, con grande sorpresa e felicità mia e di Carmen.
Mi aiuta a prendere la mia roba, firmiamo alcune scartoffie e poi ci dirigiamo verso la macchina di Carmen, nel parcheggio dell'ospedale.
Lei è alla guida ma tiene una mano sulla mia coscia lungo tutto il tragitto. "Finalmente! Sono felicissima che tu stia tornando a casa con me!"- esclama Carmen. Sembra una bambina felice e la adoro. Noto che ha le maniche lunghe ma la temperatura è molto alta. "Ma non senti caldo?"-domando. "No"-risponde secca. Rimango in silenzio e la osservo, rendendomi sempre più conto del fatto che il suo viso mostra tutt'altro che un'espressione di una bambina felice. Sembra il viso di un sofferente in preda alla frustrazione. È turbata; sta male. Non sta bene; soffre, non è la mia Carmen di sempre e glielo leggo negli occhi. Leggo il suo amore nei miei confronti ed è bellissimo ma leggo anche dell'altro e questo non mi piace. Sta succedendo qualcosa di cui sono all'oscuro, è evidente. Devo capire al più presto; voglio prendermi cura di lei così come lei ha fatto con me per tutto questo tempo.

Pov Carmen

Arrivate a casa sistemiamo le cose di Lauren. È bellissimo che sia qui con me. E pensare di aver temuto il peggio...
Però adesso non so più come fare per tutta la mia situazione di merda: mi è tutto sfuggito dalle mani e la droga ha fatto di me una sua serva. Ma non posso dirlo a Lauren. Sarei la sua più grande delusione e non posso, non se lo merita. Voglio proteggerla da tutto questo schifo.
Io vorrei provare a trovare rimedio, a smetterla, ma da sola è praticamente impossibile. Preparo la cena per Lauren: nulla di particolare, ma è fatta con amore. Così consumiamo insieme la cena come non facevamo da tempo. Poi ci spostiamo in salone, dove passiamo la serata sul divano. Lauren con la schiena ritta poggiata allo schienale ed io distesa con la mia testa poggiata al suo petto mentre con le sue braccia mi avvolge da dietro: questa è la posizione che assumiamo per tutta la durata del film. Alla fine andiamo a letto. Stringo forte a me Lauren. "Ho avuto paura di perderti. Ti amo"-le sussuro. "I love you too"-ricambia prima di addormentarsi. Tra le mie braccia la vedo riposare felice: lo vedo dai lineamenti del viso rilassati.
Sei bellissima, Lauren.
Non riesco a prendere sonno. Comincio a sudare freddo e a sentirmi ribollire dentro. Cazzo. Ho bisogno di farmi. Mi alzo dal letto e, attenta a non far rumore, prendo la dose che tenevo nascosta nella tasca della mia giacca e mi dirigo verso il bagno lasciando Lauren sola e addormentata sul nostro letto. Chiudo la porta del bagno ma non a chiave; preparo la roba, dopo ecco che spingo la siringa prima sotto la mia pelle e poi dentro la vena del mio braccio. Sento un forte senso di assuefazione e non capisco un cazzo, collassandomi subito sul pavimento.
Scusami Lauren, sono un disastro.
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