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Lavorare con gli androidi non mi è mai andato a genio: o lavoro da sola o lavoro con Hank, un 50enne che è più brillo che sobrio ma è un gran poliziotto, abbiamo risolto molti casi insieme.

-Connor- urlai, mentre lo seguivo nel vicolo affianco alla stazione di polizia dove lavoravo.

-Connor- ripetei più forte, avvicinandomi di più a lui.

-CONNOR!- urlai con tutta la forza che avevo, portando la mia mano sulla sua spalla e facendolo voltare, mentre sgranai gli occhi.

-Tu non sei Connor- dissi guardandolo. Aveva la sua tuta da RX800 ma non era il mio partner.

-Sono un deviante- disse, vedendo il suo led diventare rosso e provare a colpirmi. 

 Deviai per qualche millimetro il pugno diretto in faccia abbassandomi, cercando di farlo cadere con un calcio ma agilmente saltò, evitando la caduta.  

-Cazzo- imprecai, alzandomi da terra, ritrovandomi a combattere con un cazzo di deviante.

-Dove diavolo è Connor?!- urlai a voce alta, cercando di non farmi ammazzare dal deviante, che man mano mi spingeva contro il muro. 

Riuscii a ribaltare la situazione mettendo il deviante con le spalle al muro ma riuscii a scapparmi dalle mani. 

Mi voltai a guardarlo ma lo vidi che si fermò all'istante: qualche secondo dopo cadde a terra inerme. Connor, quello vero, teneva in mano il bio componente primario del deviante, il suo cuore.

-Connor!- urlai, correndo verso di lui, che continuava a guardare il deviante a terra, con qualche liquido bluastro che gli usciva dal naso per colpa dei miei colpi.

-Sta bene, agente?- mi chiese con la sua solita voce da androide, senza emozioni. Annuii.

-Dovrà fare rapporto- mi disse l'androide difronte a me. Di corsa vidi Hank arrivare dietro Connor, che si mise le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.

-Ragazzina, maledizione! Un giorno di questi mi farai morire- disse Hank a corto di fiato.

-Un giorno di questi, per colpa di Connor, morirò io, non tu Hank- dissi sorpassando entrambi, lanciando un'occhiataccia a Connor.

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Working with the androids has never been a genius: either I work alone or I work with Hank, a 50 year-old who is more tipsy than sober but a great policeman, we have solved many cases together.

-Connor- screamed as I followed him into the alley next to the police station where I worked.

-Connor- repeated harder, closer to him.

-CONNOR!- I screamed with all the strength I had, bringing my hand on his shoulder and making it turn while I opened my eyes.

-You're not Connor- I said, looking at him. He had his RX800 suit but he was not my partner.

-I'm a deviant- he said, seeing his led turn red and try to hit me.

For a few minutes I deviated the fist to my face, lowering myself, trying to drop it with a kick, but easily jumped, avoiding the fall.

-Shit- I cursed, getting up from the ground, finding myself fighting with a deviant cock.

-Where the hell is Connor ?!- I shouted out loud, trying not to get myself killed by the deviant, who was pushing me against the wall.

I managed to overturn the situation by putting the deviant with his back to the wall but managed to escape from my hands.

I turned to look at him but I saw that he stopped instantly: a few seconds later he fell helplessly to the ground. Connor, the real one, was holding the primary bio component of the deviant, his heart.

-Connor! - I screamed, running towards him, who continued to watch the deviant on the ground, with some bluish liquid that came out of his nose because of my blows.

-Are you okay, officer?- He asked me in his usual android voice, without emotion. I nodded.

-He will have to report- the android told me in front of me. In a hurry I saw Hank coming behind Connor, who put his hands on his knees to catch his breath.

-Girl, damn it! One day you'll make me die- Hank said short of breath.

-One day of these, because of Connor, I will die, not you Hank- said surpassing both, glaring at Connor.

CONNOR - THIS FUCKING DEVIANTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora