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Connor indietreggiò di qualche passo, mentre lentamente e dolorante mi alzavo appoggiandomi al divano vicino a me.

-Amanda è quasi riuscita a spegnermi, mancava poco e non sarei riuscito a tornare indietro da te...- parlò lentamente, ancora con lo sguardo sulla mia figura, incredulo su ciò che aveva appena fatto.

-Connor non eri tu- cercai di spiegare sedendomi sul divano, digrignando i denti per i vari dolori per tutto il corpo.

-Se non fossi riuscito a tornare in tempo, saresti morta, Karen- adesso il suo sguardo è duro, contro i miei occhi che ancora sono bagnati dalle lacrime. 

Abbasso lo sguardo, troppo difficile da sostenere, notando le mie mani e i miei indumenti sporchi del sangue che ho perso e continuo a perdere.

-Dovresti andare in ospedale...- propone Connor, mentre alzo di colpo lo sguardo verso di lui, stringendo i pugni per il forte dolore al collo.

-E come spiego tutto ciò? Un androide è impazzito e mi ha quasi ammazzato?!- urlai, sentendo i miei occhi riempirsi ancora di lacrime.

-Non ci penso proprio- dissi alzandomi dal divano, andando lentamente verso il bagno della mia camera, impaurita da ciò che potevo vedere nel mio riflesso. 

Ciò che vidi nello specchio mi fece rabbrividire: il mio collo era interamente violaceo, con i segni marcati della mano di Connor; il mio volto sul lato che Connor aveva schiaffeggiato c'era una grossa macchia viola e rossa; oltre a perdere sangue dalle mie labbra spaccate, perdevo sangue dal naso; in più le mie robe concludevano in quadro, sporche di sangue e aggrinzite. 

Non ero proprio il ritratto della salute. 

Cercai di alzare i miei capelli completamente in disordine dato il piccolo scontro, in una coda alta, ma anche il solo alzare le braccia mi faceva male, tirandomi ogni muscolo del mio corpo.

-Cazzo...- biascicai, iniziando a piangere silenziosamente contro il mio riflesso.

-Perché non ti sei difesa?- la voce di Connor mi fece trasalire, mentre chiusi gli occhi e respirai, riaprendoli, guardando la sua figura dallo specchio, appoggiata alla porta vicino a me.

-Avevo paura, Connor- confessai, vedendo il suo sguardo analizzare la mia intera figura. 

Presi l'asciugamano vicino a me e bagnandola, la passai sul mio volto, lentamente cercando di non strofinare troppo forte per non sentire dolore. 

La mia faccia adesso non era sporca di sangue, ma si vedeva ancora il passaggio di Connor sulla mia pelle.

-Mi dispiace così tanto...- la voce dispiaciuta di Connor mi fece intristire, voltandomi a guardarlo ancora a petto nudo, con qualche ferita ancora sporca di sangue blu. 

Portai la mia mano sulla sua guancia, accarezzandola con il mio pollice.

-Non dirlo nemmeno- dissi cercando di abbozzare un sorriso, vedendo Connor avvicinarsi a me, posando lentamente le sue mani sui miei fianchi, come a non farmi ulteriore male, avvicinarsi al mio volto e baciarmi lentamente. 

Inizialmente le nostre labbra si posarono l'una sull'altra, castamente, poi posando le mie mani sul suo petto, cercai di più. 

Approfondii il bacio cercando la sua lingua che non tardò a trovare la mia. 

Non mi importava se sentivo dolore, volevo che Connor capisse quanto lo amavo nonostante i litigi e l'accaduto di poco fa. 

La sua mano mi accarezzò lentamente il collo, sul quale erano impresse le sue impronte, facendomi sospirare e allontanarmi quel poco dalle sue labbra per respirare.

-Come posso farmi perdonare?- mi chiese inclinando appena la testa, con quel suo sguardo così dolce e innocente.

-Non andartene mai più- dissi a un soffio dalle sue labbra, vedendolo accennare un sorriso per poi baciarmi di nuovo.

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Connor stepped back a few steps, as I slowly got up and leaned against the couch near me.

-Amanda has almost managed to turn me off, there was not much and I would not be able to go back to you ... - spoke slowly, still looking at my figure, incredulous about what he had just done.

-Connor was not you- I tried to explain sitting on the couch, grinding my teeth for the various pains all over my body.

-If I could not get back on time, you'd be dead, Karen- now his eyes are hard, against my eyes that are still wet with tears.

I look down, too hard to sustain, noticing my hands and clothes soiled with the blood I've lost and keep losing.

-You should go to the hospital... - Connor proposes, while I suddenly look at him, clenching his fists from the strong pain in the neck.

-And how do I explain all this? An android went crazy and almost killed me!?- I screamed, feeling my eyes still fill with tears.

-I do not think about it- I said getting up from the couch, going slowly to the bathroom in my room, scared by what I could see in my reflection.

What I saw in the mirror made me shiver: my neck was entirely purple, with the marked signs of Connor's hand; my face on the side that Connor had slapped was a large purple and red stain; besides losing blood from my broken lips, I lost blood from my nose; in addition my stuff ended up in the picture, dirty with blood and wrinkled.

I was not really the portrait of health.

I tried to raise my hair completely untidy because of the small fight, in a high tail, but even just raising my arms hurt me, pulling every muscle in my body.

-Fuck... - I mumbled, starting to cry silently against my reflection.

-Why didn't you defend yourself?- Connor's voice made me wince as I closed my eyes and breathed, reopening them, looking at his figure from the mirror, leaning against the door next to me.

-I was afraid, Connor- confessed, seeing his gaze analyze my entire figure.

I took the towel next to me and wet it, I passed it on my face, slowly trying not to rub too hard to not feel pain.

Now my face was not stained with blood, but Connor could still be seen on my skin.

-I'm so sorry ... - Connor's displeased voice made me sad, turning to look at him still bare-chested, with some wound still stained with blue blood.

I put my hand on his cheek, caressing it with my thumb.

-Don't say it- I said, trying to smile, seeing Connor approaching me, slowly putting his hands on my hips, as if not to hurt me further, to approach my face and kiss me slowly.

Initially our lips rested on each other, chastely, then placing my hands on his chest, I tried more.

I went deep into the kiss, looking for his tongue, which was soon to find mine.

I did not care if I felt pain, I wanted Connor to understand how much I loved him despite the quarrels and what happened just now.

His hand caressed my neck slowly, on which his prints were imprinted, making me sigh and move away from his lips to breathe.

-How can I make you forgive me?- he asked, his head slightly inclining, with his look so sweet and innocent.

-Do not go away again- I said a breath from his lips, seeing him nod a smile and then kiss me again.

CONNOR - THIS FUCKING DEVIANTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora