-Non hai nulla da dire?- dissi aprendo le braccia, vedendolo sbattere più volte le palpebre e guardarmi curioso.
-Ti sei messo davanti a me- dissi facendo un passo in avanti, riportando alla mente quella scena orribile.
-Sta provando dolore, Karen?- mi chiese inclinando la testa, scansionandomi.
-I tuoi occhi avevano perso quella solita luce che avevano, un alone sbiadiva il colore dei tuoi occhi...- dissi provando dolore al solo ricordo del suo corpo inerme davanti a me.
-Perché diavolo ti sei sacrificato per me?- gli chiesi, facendo un altro passo verso di lui, vedendolo osservarmi più intensamente con quegli occhi magnetici.
-Sono una macchina e come tale, posso essere rimpiazzato. Tu, Karen, non sei rimpiazzabile- mi disse, spiegando il suo comportamento, con il solito tono senza emozioni.
-Quindi mi stai dicendo che potrei ucciderti anche adesso, a te non importerebbe giusto?- gli chiesi sentendo la rabbia crescere e i miei occhi riempirsi di lacrime.
Connor batté più volte gli occhi, non capendo.
Scossi la testa e rabbiosa cercai di andare in salotto, ma la presa di Connor sul mio braccio me lo impedì mentre con il volto basso, sentivo le lacrime scendere sul mio volto.
-Ho per caso fatto qualcosa che le ha dato fastidio?- mi chiese Connor rendendosi conto che stavo piangendo in silenzio, mentre avevo le mani chiuse in pugni.
-Qualcosa è cambiato Connor...e l'ultima volta che è successo ne sono uscita a pezzi- confessai, alzando il volto in direzione di quello di Connor, che strinse gli occhi continuando a osservarmi.
-Ha cambiato opinione su di noi- disse sembrandone felice a riguardo.
-Quando ti ho visto davanti a me ho provato ben altro che cambiare idea su di voi, ho sentito un vuoto che mi ha risucchiato l'anima, Connor. Mi sono sentita vuota e sola nel momento in cui ti ho perso in quel vicolo. È come se avessi perso un pezzo di me quando quel deviante ti ha sparato davanti ai miei occhi- dissi scuotendo la testa, non capendo nemmeno io perché avevo provato quelle sensazioni.
La presa sul mio polso sparì, mentre la mia mano adesso era nella mano di Connor.
-Ho letto in quel momento il tuo dolore, Karen. Ho subito caricato la mia memoria perché non avevo nessuna voglia di perdere ciò che mi avevi detto. Anche io ho sentito qualcosa qui- mi disse indicandosi il petto con l'altra mano, posandola dove si trovava il suo cuore.
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CONNOR - THIS FUCKING DEVIANT
FanfictionLavorare con gli androidi non mi è mai piaciuto, e chissà perchè ho ragione. I've never liked working with the androids, and who knows why I'm right.