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Rimasi in ospedale un paio di giorni poi firmai le dimissioni. 

I medici mi avevano detto che dopo lo scontro con quel deviante, i pochi colpi presi mi avevano ammaccato peggio di una banana nera. 

Ergo, dovevo evitare il più possibile scontri di qualsiasi genere. 

Diretta a casa mi feci una doccia, levandomi di dosso la puzza di ospedale che tanto odiavo. 

Una volta vestita, sentii qualcuno bussare alla porta. Ancora con l'asciugamano in mano, utilizzata per asciugarmi un po' i capelli bagnati, andai alla porta aprendola.

-Buon giorno, Karen- disse in tono pacato Connor, rimanendo sull'uscio, nella sua solita posizione d'attesa. 

Guardai oltre di lui cercando la macchina di Hank, che non vidi così riposai lo sguardo sull'androide difronte a me

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Guardai oltre di lui cercando la macchina di Hank, che non vidi così riposai lo sguardo sull'androide difronte a me.

-Come mai sei qui?- gli chiesi, invitandolo ad entrare, ritornando a sfregarmi i capelli con l'asciugamano che avevo in mano.

-C'è un caso su un altro deviante- parlò Connor, piegando un attimo la testa, osservandomi.

-Perché non ci vai con Hank?- chiesi lasciando in bagno l'asciugamano, ritornando da lui con le mani sui fianchi.

-Purtroppo il Sergente per via di una importante sbronza non potrà esserci d'aiuto in questo caso- spiegò Connor, mentre vidi il suo led blu, diventare per qualche attimo giallo, ritornando poi blu.

-La polizia mi ha avvisato che il sospettato deviante è in fuga- mi avvertì, mentre io presi subito la giacca e le chiavi della macchina.

-Andiamo!- urlai a Connor, che mi seguì in macchina dandomi le indicazioni dell'ultimo avvistamento del deviante.

-Cosa ha fatto di preciso quest'altro deviante?- chiesi verso Connor, mentre parcheggiavo la macchina.

-A7 X80 è una donna e ha accoltellato e strozzato il suo padrone- rispose con tono freddo, uscendo dalla macchina. 

Appena fui fuori dalla macchina, qualcosa cadde sul tettuccio della mia macchina, guardando mi ritrovai rannicchiata un androide femmina che appena mi vide con un salto mi passò oltre e continuò a correre.

-Eccola!- urlai chiudendo con forza la portiera e iniziando a inseguirla.

-Signorina Karen! Lei dovrebbe evitare qualsiasi tipo di sforzo!- mi urlò Connor mentre continuava a seguire insieme a me l'androide deviante in fuga.

-Chiudi quella bocca, Connor!- gli urlai, scavalcando un muretto, senza perdere di vista l'androide. 

La fuggitiva prese la via più pericolosa ma veloce: salire su un tetto e saltare da un palazzo all'altro. 

Io invece tagliai per le strade che circondavano i palazzi, evitando cassonetti e muretti. 

Finalmente dopo un bel po' di corsa, il deviante si ritrovò davanti alla strada, super trafficata. 

CONNOR - THIS FUCKING DEVIANTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora