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Il giorno dopo, io e Connor, ci dirigemmo alla centrale di polizia. Hank ci raggiunse vicino alla mia scrivania a braccia conserte.

-Il deviante che ieri avete portato in centrale, è stato interrogato ieri, ma si è autodistrutto- parlò in tono rigido Hank, mai visto così serio.

-Chi ha fatto l'interrogatorio?- chiesi, potandomi una mano sul fianco.

-Gavin- disse indicandolo dietro di lui con il capo. Annuii con il capo, andando a passo svelto alla scrivania, sentendo i passi leggeri di Connor dietro di me.

-Buongiorno, bambolina- mi salutò Gavin, facendomi quasi vomitare.

-Hai interrogato tu il deviante che ieri ho fatto portare alla centrale?- gli chiesi, vedendolo appoggiarsi alla spalliera, a braccia conserte.

-Certo- rispose, quasi fiero.

-E sei stato così stupido da farlo autodistruggere. Almeno sei riuscito a farti dire qualcosa?- urlai, irritata.

-Non sono riuscito a farmi dire niente, perché quella stupida macchina non parlava!- mi urlò addosso Gavin.

-Se interroghi come tratti le persone, è normale che porti i devianti all'autodistruzione, stronzo!- gli urlai di rimando, sentendo la mano di Connor raggiungere la mia, stringendola quasi a placarmi.

-Ho capito perché ti riscaldi tanto: hai fatto squadra con questo pezzo di plastica?- mi chiese, alzandosi e indicando Connor dietro di me. 

Alzai di colpo la pistola, puntandola contro la fronte di Gavin davanti a me.

-Ti avevo detto di smetterla di parlare così verso di loro- il mio tono duro, fece portare uno sguardo di terrore negli occhi di Gavin.

-Karen, sposta quella pistola da Gavin- mi ammonì Hank, aggiungendosi al nostro piccolo gruppetto. Abbassai la pistola.

-Uccidere uno come te, sarebbe solo aumentare la piaga di stronzi- dissi indietreggiando, uscendo dalla centrale, passando proprio per il vicolo dove ero stata aggredita da quel deviante.

-Ragazzina ma che diavolo ti è venuto in mente?!- mi urlò dietro le spalle Hank, voltandomi vedendolo affiancato a lui anche Connor, nella sua posa rigida da androide.

-Quel deviante era l'unica cosa che ci separava dal rispondere a tutte le nostre cazzo di domande, Hank!- urlai, vedendo Hank fare una smorfia di disapprovo.

-Non posso darti torto- confessò Hank, passandosi una mano sulla nuca.

-Cosa ne pensi dei devianti, Hank?- gli chiesi, avvicinandomi a lui.

-Forse riusciranno a salvare questo mondo. Forse stiamo impedendo loro qualcosa che dopo ci pentiremmo di non aver fatto- disse, osservandomi con sguardo fermo. 

Guardai per un attimo Connor, che a quella frase, fece spuntare un piccolo sorriso sul suo volto.

-Mi sono innamorata di un deviante, Hank- gli confessa, vedendolo osservarmi confuso, sbattendo più volte le palpebre, forse a elaborare la mia frase. 

Sul volto di Connor vidi sorpresa, gli occhi semi spalancati.

-E quando lo avresti conosciuto questo deviante?- mi chiese con tono ironico Hank. Non riuscii a rispondere che Gavin spuntò dietro ad Hank, raggiungendoci.

-Sai che questi pezzi di plastica non potranno mai darti la vita che avresti con un umano? Ci hai mai pensato Karen?- mi urlò avanzando verso di noi, indicando poi Connor dietro di lui. 

CONNOR - THIS FUCKING DEVIANTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora