≼ I Think I Love You ≽ Min Yoongi.

Prologo

Hyuna è una semplice ragazza di 19 anni. È nata e vive tutt'ora a Seoul, grande città del sud Corea, insieme ai suoi genitori. Per tutta la vita ha dovuto convivere con la figura costante di suo padre, che l'ha spinta a diventare una studentessa modello e una figlia prediletta, allontanandola molte volte dal mondo esterno.

Per questo, molte volte Hyuna si chiudeva nella sua stanza e passava giornate intere sui libri a studiare astronomia per essere preparata al meglio per l'università. Il padre, essendo uno dei più famosi astronomi di tutta la Corea, la convinse fin da piccola a seguire il suo stesso percorso, non tenendo conto delle passioni della ragazza.

Questa sua abitudine di chiudersi in casa l'ha portata a non fidarsi facilmente delle persone, infatti gli unici su cui può contare davvero sono la sua migliore amica e suo fratello maggiore Jin, trasferitosi a New York per seguire il suo sogno e studiare recitazione. Pur facendo parte di una famiglia benestante, grazie al lavoro di suo padre e a quello di sua madre (ostetrica), Hyuna ogni mattina preferisce prendere il pullman per andare a scuola, invece di essere accompagnata dall'autista di suo padre.

Solo che lei non sapeva, che proprio su quel pullman, la sua vita sarebbe cambiata.

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-" Ho capito Minseo... Si tranquilla, te ne porto un contenitore pieno..... No, non dimentico di ringraziare mia madre, in fondo l'ha fatta solo per noi!.... Okay, adesso devo andare, ci vediamo dopo. Non fare tardi mi raccomando."- chiusi la telefonata con un sorriso e posai il telefono sulla scrivania bianca, che era posta sul lato sinistro della mia stanza.

Ero appena uscita dalla doccia e con ancora l'asciugamano avvolto in vita, aprii la porta della mia cabina armadio e presi la divisa scolastica. Essendo alla fine di marzo, fuori iniziava già a fare più caldo, per questo a scuola ci permisero di non portare la giacca della divisa, se lo desideravamo.

Indossai una camicetta a maniche lunghe bianca, una gonna blu che arrivava sopra il ginocchio, di una lunghezza moderata, un paio di francesine nere e lucide indossate sopra dei calzini alla caviglia e infine, una semplice cravatta blu. Indossai la culotte, per evitare di fare figuracce nel caso la gonna si fosse alzata e scesi al piano di sotto.

Appena attraversai l'arco che portava in cucina, un dolce profumo di cioccolato stuzzicò il mio olfatto. La torta al cioccolato che Minseo voleva tanto era pronta! Mi diressi verso mia madre che era intenta a cucinare qualcosa ai fornelli e le stampai un veloce bacio sulla guancia, cogliendola di sorpresa. -" O mio Dio Hyuna, mi hai spaventata!"- quasi urlò lei, portandosi una mano sul petto e chiudendo gli occhi per un secondo.

-" Come mai sei così felice di prima mattina?"- mi chiese, riprendendosi dallo spavento e prendendo dal frigorifero una bottiglia di succo alla pesca. -" Perché oggi la mia bellissima eomma ha preparato la torta più buona di tutto l'universo."- dissi contenta, indicando la causa di tutta la mia gioia che era poggiata vicino alla finestra, per raffreddarsi.

Lei mi sorrise per poi poggiare la torta sul marmo dell'isola e prendere un coltello dal cassetto. Tagliò una fetta, cercando di non far colare tutto il cioccolato che vi era sciolto sopra e la posò in un piattino di vetro. -" Ecco a te."- disse, porgendomi il triangolo marrone e una forchettina.

-" Grazie eomma e ti ringrazia anche Minseo."- le dissi, prima di iniziare a mangiare quel piccolo pezzo di paradiso.

Guardai l'orologio appeso al muro, 7:05, dovevo sbrigarmi altrimenti avrei perso il pullman. Posai il piattino e il bicchiere sporchi nel lavandino e salii di corsa al piano di sopra per lavarmi i denti. Lungo il tragitto cucina-bagno, mi scontrai per sbaglio con mio padre che stava scendendo le scale e per poco non cademmo tutti e due a terra.