Capitolo 3

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Piccolo avviso:
Dividerò questa parte in due capitoli, per evitare di allungare il tutto e di appesantirlo. Quindi appena terminerete di leggere questo capitolo, passate al prossimo.

Serrai gli occhi a causa dei raggi del sole che penetravano nella stanza, attraverso la sottile tenda rosa. Mi voltai verso il comodino alla mia destra e lanciai uno sguardo alla sveglia. Le 6:20.

Poggiai i palmi sul materasso e con un piccolo sforzo, riuscii ad alzarmi. Con ancora un occhio più chiuso dell'altro mi diressi in bagno, evitando miracolosamente di sbattere il mignolo all'angolo della porta.

Indossai la divisa scolastica, sistemai il cespuglio sopra la mia testa e scollegai il cellulare dal caricabatterie. Scesi in fretta le scale, venendo subito attratta da un odore alquanto invitante, che sarei riuscita a riconoscere fra mille.

La mamma aveva preparato la ciambella al limone.

Saltellai contenta fino al bancone, dove la torta spiccava posta sopra al vassoio di cristallo azzurro, che la nonna ci aveva portato come regalo dal suo viaggio in Turchia. Notai un bigliettino piegato e poggiato al fianco della torta e riconobbi immediatamente la calligrafia di mia madre.

Lo aprii e lessi le poche parole che erano state scritte velocemente, forse a causa di un turno d'urgenza o semplicemente per un ritardo.

Buongiorno tesoro.
Sono dovuta scappare in ospedale questa mattina, ma siccome ero sveglia già da tanto sono riuscita a preparare questa torta per te e Minseo. Il mio turno terminerà alle 16, quindi sarò a casa questo pomeriggio.
Fa attenzione e godetevi la ciambella.

Posai il biglietto sul marmo e presi dal mobiletto un contenitore rosso, dove misi alcuni pezzi della ciambella. Chiusi la cerniera dello zaino e uscii di casa, pronta a correre per raggiungere in tempo la fermata.

Ogni giorno la stessa routine: mi svegliavo, correvo per non perdere il pullman, passavo la giornata sui libri, seguivo tutti i corsi disponibili e tornavo a casa.

Non mi sarei mai aspettata che le mie giornate sarebbero cambiate da un momento all'altro, ma a quanto pare occorreva l'apparizione di un bel ragazzo dai capelli grigi per far in modo che questo accadesse.

Arrivai in anticipo alla fermata e visto che del pullman non vi era traccia, decisi di tirare fuori dallo zaino il mio quadernino azzurro, dove disegnavo qualsiasi cosa in qualsiasi momento della giornata.

Impugnai la matita e iniziai a tracciare linee non troppo spesse sul foglio, giusto per dare forma al disegno

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Impugnai la matita e iniziai a tracciare linee non troppo spesse sul foglio, giusto per dare forma al disegno. Collegai i diversi punti, sfumai gli angoli, aggiunsi qualche particolare qua e là e solo dopo aver posato la matita, mi accorsi di aver disegnato la figura del ragazzo che da diversi mesi, occupava i miei pensieri.

≼ I Think I Love You ≽ Min Yoongi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora