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Finalmente sono arrivata a casa.

Le ore a scuola sembrano non finire mai, per non parlare del costante mal di testa, non vedevo l'ora di rilassarmi e dormire un paio d'ore.

_Alba, vieni è ora di mangiare._ sento dire a mia mamma una volta varcata la soglia.

Mi dirigo a passo svelto verso la cucina.

Tutti sono seduti, mamma, il suo compagno, e Taylor, come vedo manco solo io.

Saluto tutti e mi siedo nell'unico posto rimasto  vicino all'unica persona che non volevo neanche vedere.

_Allora amore come è andata oggi a scuola._ domanda mia mamma.

_Bene, va tutto alla grande._

_E a te invece giovanotto?_ Domanda sta volta il padre di Taylor.

_Pure a me va tutto bene, non posso lamentarmi._

_Ragazzi io e Josh abbiamo parlato e vorremmo capire cosa vi succede._

_Spiegati meglio_ dico cambiando tono di voce.
Non mi piace quando mi mette in suggezione così.

_Perché tu e Taylor non andate d'accordo?
Qualcosa non vi piace? Magari l'inizio non è stato dei migliori ma potete sempre ricominciare da capo._

_Cosa dovrebbe andare storto tra noi.
Parliamo, ridiamo, chiacchieriamo, non credo che ci sia qualcosa che non va._ rispondiamo contemporaneamente.

Lo guardo per qualche secondo voglio capire cosa sta pensando ma non riesco a decifrare il suo sguardo, sembra assente, guarda un punto dritto davanti a lui, non guarda in faccia nessuno.

_Va bene mamma forse è meglio che vada a riposare._ detto ciò mi alzo dalla tavola e mi dirigo sopra.

La giornata veramente non potrebbe andare meglio di così.

~~~~~~~~~~~~~~

Mi sveglio di colpo sentendo il mio telefono squillare.

_Pronto_ dico ancora abbastanza assonnata.

_Ehi Alba, sono Travis ti disturbo?_

HO cazzo. Mi schiarisco  subito la voce.

_Ciao Travis no non mi disturbi affatto._

_Volevo chiederti, ti va di uscire?
Passo a prenderti io, me lo avevi promesso ricordi?._

_Si, si va bene passa tra dieci minuti_

_Okay perfetto._

Stacco la chiamata e corro in fretta e furia a prepararmi .

Mi metto un leggero filo di mascara e
di eyeliner.

Sono pronta.

Controllo fuori dalla finestra se è arrivato.

Si eccolo. Devo dire che sta proprio bene in camicia.

Scendo veloce, apro la porta, saluto i miei e esco fuori.

_Ehi splendore._

_Ciao._

_Dai monta sù._ non me lo faccio dire due volte.

È da venti minuti che siamo in viaggio siamo quasi fuori dalla città e non capisco dove vuole arrivare.

_Manca ancora tanto?._ chiedo ormai stufa.

_No tranquilla siamo arrivati._

Mi giro attorno, stiamo in bucando una stradina in mezzo al nulla, ci sono solo una panchina e una piccola abitazione.

_Sicuro che sia la strada giusta?._

Mi aiuta a scendere e poi ci avviciniamo alla casa.

_Si vedi quella è casa mia, vengo qui per l'estate dietro c'è pure un piscina._

_Figo._

Ci sediamo sulla panchina e il mio sguardo si posa involontariamente sul suo.

Oggi mi sembra stranamente diverso, non so come spiegarlo.

Ci guardiamo per lunghi secondi senza dire una parola.

Vedo subito dopo che il suo sguardo cade nella parte bassa del mio corpo.

Mi paralizzò all'istante quando sento la sue mani toccarmi una coscia.

_Ma che fai?_ dico cercando di allontanarlo.

_Zitta._

_No lasciami.
Aiuto._ inizio a urlare senza sosta.

_Zitta tanto nessuno ti sente._

No no no.

Le sue mani continuano a esplorate ogni parte del mio corpo.
Mi blocca i polsi per non farmi muovere e io continuo a urlare con tutta me stessa.

_Ti prego, ti prego.
Sono ancora vergine._ dico sperando che ora mi lasci andare.
Ma niente ancora continua.

Sento il lato delle mie mutandine spostarsi e il panico si impossessa totalmente di me, inizio a singhiozzare non ho più neanche la forza per difendermi, mi sento ormai senza forze.

Le sue dita giocano con la poca peluria che ho.
Il suo corpo mi schiaccia e ormai aspetto il peggio.

Ho perso tutte le speranze, sento il mio vestito togliersi con prepotenza.

Sono rimasta nuda con solo la biancheria intima.
Quando sta per togliersi i pantaloni sento un rumore di una macchina in lontananza.

_Aiuto, aiuto._ urlo per farmi sentire.

Vedo Travis in confusione, sicuramente non si aspettava qualcuno qui.

Ora che è distratto ne approfitto e con vari colpi riesco a liberarmi dalla sua presa.

Prendo in fretta e furia il mio vestito e senza neanche indossarlo corro verso l'unica salvezza in questo deserto.

I rumori sono sempre più vicini.

_Aiuto, fermatevi vi prego._

Cado davanti alla macchina, non so chi ci sia all'interno ma poco mi importa.

_Alba,  mio dio stai bene?. Alzo lo sguardo quando capisco chi c'è davanti a me.

_Taylor._ sento le miei guance bagnarsi.
La felicità di vederlo è immensa.

_Non sai quanto sono felice di vederti._

_Dové quello Stronzo, giuro che lo ammazzo._

Sento subito dopo altri passi scendere dal veicolo, sono gli amici di Taylor.

Li vedo avviarsi verso colui che stava per stuprarmi senza al cun ritegno.

_Come ti sei permesso a toccarla. Allora?
Rispondi stupido bastardo._

_Taylor ti prego non davanti a me, perora voglio solo tornare a casa._ lo supplico di non fare sciocchezze.

Nel frattempo vado dietro la macchina per rimettersi il vestito.
Dopo quello che è successo non mi importa più nulla se sono rimasta in intimi voglio solo tornare a casa.

_Va bene sali in macchina, andiamo via da qui._

Ciao a tutti.
Spero vi piaccia.

Conquistami. Possiedimi. Amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora