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_Scusami sono solo preoccupati per me, sopratutto dopo ciò che è successo ieri._ mi scuso per la millesima volta, mi dispiace veramente per il loro comportamento nei suoi confronti.

_Tranquilla è normale che si preoccupano, chi non lo farebbe._

_Si forse hai ragione._
Detto ciò lo lascio davanti alla sua classe e mi dirigo verso la mia.

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Siamo appena uscite da scuola e Stella non la smette di ricordarmi i mille compiti lasciati dal professore.
Devo ammettere però che questa volta ha esagerato.

Guardo dritta davanti a me proprio in tempo da vedere una Melanie infuriata che corre verso di me.

_Le mie amiche mi hanno detto che stamattina eri con il mio ragazzo, col mio ragazzo.
Cosa ti avevo detto stupida ragazzina, devi stargli lontano._  mi urla come una isterica.

_Allora, 1)stupida ragazzina lo dici a qualcun'altra.
2)Ti rendi conto che io e lui viviamo sotto lo stesso tetto, è naturale che parliamo e stiamo assieme.
Stai facendo una tragedia per niente._
Gli urlo anche io adesso e non mi importa se tutta la scuola ci sta guardando.

_Sai che forse hai ragione, alla fine una sfigata non ha mai fortuna.
Io sono popolare, lui pure, le due cose si completano._
Non credo a quello che mi ha appena detto.
È strano ma non riesco a reagire, sono rimasta immobile a fissarla andare via, forse perché in fondo ha ragione, Una sfigata non ha mai fortuna. Io non ho mai fortuna.

Una lacrima scivola via dalla mia guancia e senza rendermene conto scappo il più lontano possibile da qui.

Non so dove sto andando e manco mi importa, corro corro senza una meta precisa.
Voglio solo sfogarmi di tutto il magone che ho addosso, urlare per la continua frustrazione che mi porto dietro.

Mi fermo solo quando non ho più fato in gola.
Mi guardo attorno e capisco di essere nella famosa casa "infestata".

Decido di entrare, ho bisogno di stare da sola e forse qui non ci sarà nessuno.

Infatti è proprio come pensavo, la casa è completamente vuota proprio come mi sento io adesso.

Mi siedo su una panca in fondo, proprio dove avevo incontrato i ragazzi la volta prima.

Le lacrime iniziano a scendere, prima piano poi sempre più veloce.
I ricordi ritornano come una bufera che ti avvolge senza farti respirare.

Tutta la mia vita mi passa davanti, i ricordi di mio padre mi invadono come il ricordo di non avercelo più.

A questo punto non riesco più a trattenermi, urlo, urlo con tutto il fiato che ho in gola.

Continuo a sfogarmi fino a quando non sento qualcuno toccarmi una spalla, mi volto di colpo trovandomi Taylor che mi guarda triste, quasi come se stesse provando anche lui lo stesso dolore che provo io.

_Continua a sfogarti se ti fa stare meglio.
Non sei sola, io sono qui, con te_

A quel punto mi butto letteralmente addosso a lui.
Lo abbraccio come se fosse la mia sola ancora di salvezza.

Ciao a tutti.
Scusate per la mia assenza
Spero vi piaccia.
Fatemelo sapere.
Un bacio.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 24, 2020 ⏰

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