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Sono appena salita nella macchina di Taylor, sembra più tranquillo adesso e questo fa tranquillizzare anche me.

Preferisco comunque non parlare, non vorrei dire qualcosa di sbagliato e scatenare la sua rabbia.

_Ora mi spieghi cosa ci facevi lì._ la sua voce è fredda.

Degludisco.

Non voglio che mi dia ordini.

_Perché dovrei dirtelo._ rispondo a tono.

Ferma immediatamente la macchina e mi guarda dritto negli occhi.

È arrabbiato lo vedo e questo mi terrorizza un pochino ma non voglio darli nessuna soddisfazione.

_Dimmelo, Alba. Ora_

_Cosa ti interessa di quello che faccio nella mia vita, solo perché tuo padre è il compagno di mia madre non ti da il diritto di darmi degli ordini, chiaro?._  alzo un po la voce.

Non risponde, si limita solo ad accendere il motore e partire.

Meglio così.

Guardo fuori dal finestrino, forse sono stata troppo dura con lui. Forse devo chiedergli scusa.

Sto per dire qualcosa quando il mio telefono inizia a vibrare.

_Pronto_ dico subito senza neanche controllare chi mi sta chiamando.

_Alba, ma dove sei finita, ci hai fatto spaventare pensavamo che ti fosse successo qualcosa._ Stella è andata totalmente in crisi, urla senza darmi il tempo di spiegare, sento la voce di Leo che cerca di tranquillizzarla.

_Stella, Stella calmati, ti ho lasciato un messaggio._

_Non mi è arrivato niente, o mio dio sono quasi morta per lo spavento_

_Scusami, veramente non era mia intenzione._ ora mi sento una i merita cretina, si sarà spaventata un casino, non volevo che accadesse tutto ciò.

_Va bene tranquilla, noi stiamo tornando a casa.
Tu stai bene?._

_Si si, sono con Taylor._

_Perfetto così sto più tranquilla, allora ci vediamo domani a scuola.
Ciao._

Chiudo la chiamata e ritorno con lo sguardo fuori ad ammirare la bellezza di Londra.

~~~~~~~

_Amore ma dove sei stata, ti avevo detto di ritornare qui subito dopo la scuola._

_Si mamma lo so,  me ne sono totalmente dimenticata. Scusami._

Non ci credo, oggi capita tutto proprio a me.
Prima Stella ora mia mamma, giuro non c'è la faccio più.

Salgo le scale velocemente e mi butto sul morbido letto della mia stanza.

Chiudo pian piano gli occhi fino a quando tutto attorno a me scompare e il buio mi avvolge.

~~~~~~~

Mi sveglio di colpo sentendo rumori forti provenire da dietro la mia porta.

Scuoto la testa per svegliarmi del tutto.

Qualcuno sta bussando, sbuffo e mi alzo.

_La cena è pronta, scendi._ la sua voce è sempre prepotente, forte è decisa, più parla più mi da fastidio ascoltarlo.

Gli chiuso la porta in faccia, e aspetto che se ne vada.

Deve capire che io non eseguo nessun ordine. Non sono un burattino che può comandare a suo piacimento, deve capirlo una volta per tutte.

Decido solo dopo cinque minuti di scendere  finalmente sotto, tutti sono seduti girati verso di me, devo dire che mi mette un po' di imbarazzo questa situazione, mi devo ancora abituare ad non essere più mamma e figlia.

La cena prosegue in completo silenzio.
Meglio così.

_Allora amore dove sei stata oggi?_ la voce di mamma rimbomba per tutta la stanza.

Cosa dovrei dirgli, sono andata con alcuni amici in una casa, ho visto Taylor che si faceva una canna insieme al suo odioso gruppetto, ma sai niente di che in fondo.

No, preferisco non dirgli niente, li invento una banale scusa.
Non voglio mettere nei guai né me né lui.

_Ero con Stella, siamo andata a casa sua per i compiti, dovevo spiegarli una cosa._

_Capisco, e tu Taylor?_  domanda ancora mia mamma. Vedo il padre di Taylor annuire, si vede che vuole una risposta immediata.

_Con Oliver , siamo andati in giro per la città._

Ritorna così il totale silenzio, tutti ci guardiamo senza dire più nulla e quando finisco di mangiare mi dirigo in camera mia.

Ciao a tutti.
Spero vi piaccia.

Conquistami. Possiedimi. Amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora