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È già passata una settimana.

I giorni sono più che volati, tra i compiti, le passeggiate con Stella e le serate con Travis.

Ho passato delle serate veramente piacevoli in sua compagnia, ormai ci sentiamo quasi ogni giorno e questo mi fa davvero felice.

È totalmente l'opposto di come l'aveva definito teylor, lui è un ragazzo veramente dolce,  educato, alla mano, davvero non potrei definirlo diversamente.

Mentre con Taylor dopo quella discussione fuori non abbiamo più parlato, non mi accompagna più a scuola infatti sono obbligata  a prendere l'autobus, mi evita fa di tutto per non incrociarmi.

Lascio perdere tutto e controllo l'ora.

Sono le 6:30 è meglio che mi alzo.

Dopo una lunga doccia scelgo una magliettina nera aderente, dei jeans strappati e le vans.
Sono pronta.

Scendo le scale e arrivo in cucina, sono in anticipo quindi decido di fermarmi e mangiare qualcosa.

Scelgo una mela e un pezzo di crostata alla nutella  fatta da mia madre.

Finito il tutto mi preparo per uscire,la giornata oggi al dire il vero è abbastanza fredda, speriamo solo che non mi ammalo come il mio solito.

È da dieci minuti che aspetto ma dell'autobus nessuna traccia, controllo se ci sono delle persone qui vicino ma niente.

Finalmente vedo passare una signora.

_Mi scusi, potrei chiederle un informazione?._

_Certo cara dimmi pure._

_Sa se per caso gli autobus oggi passano più tardi?_

_No cara oggi gli autobus non passano proprio, sono in sciopero._

Fantastico, e ora come faccio.

_Va bene, grazie lo stesso._

Entro di nuovo in casa e vado a chiamare mia mamma.

Salgo le scale diretta nella sua camera quando vedo Taylor intento a pettinarsi i capelli.

Mi avviano di più, per vedere meglio.

La sua porta è mezza sorchiusa, non credo che faccia caso a me.

Sono praticamente paralizzata, non mi ero accorta che ancora deve mettersi la maglietta.

Il suo fisico è da urlo, non ho mai visto niente di più bello, a dire il vero è il primo che vedo.

Rimango ancora qualche secondo a fissarlo quando sento un tossire provenire da dentro la sua stanza.

HO mio dio.

Ora sono diventata totalmente rossa di vergogna, come a fatto ha vedermi.
Che figura.

_Invece di fissarmi fuori dalla stanza entra e dimmi cosa vuoi._

_Non voglio niente.. cioè volevo chiederti se potevi darmi un passaggio a scuola oggi.
Gli autobus non passano._ la buttò giù lì.

_ Va bene ma tra cinque minuti ti voglio sotto._

_Okay_

~~~~~~~~~~~~

Aspetto da dieci minuti ormai, il bello è che dovevano partire cinque minuti fa.

_Allora ti sbrighi a scendere._ dico.

_Se non ti sta bene il mio tempo puoi andare a piedi._

Sbuffo e continuo ad aspettarlo.

Dopo altri dieci minuti finalmente scende.

Mi sorpassa senza dire niente, ci avviano in macchina senza dire una parola.

Ormai è da cinque minuti che guida in completo silenzio.
Vorrei domandargli cosa ho fatto di male per meritarmi questo.

_Mi sbieghi cosa è successo?_ dico ormai stufa

_Cosa?_

_È da una settimana che non mi parli più, mi fai capire come mai?_

_Chiedilo al tuo fidanzatino Travis._

_Cosa? E tu vuoi dirmi che ti sei arrabbiato solo per questo.
E poi io e lui siamo solo amici._

_Arrabbiato solo per questo? Ma ti rendi conto con chi stai uscendo? È un maniaco, un giorno di questi ti metterà le mani addosso e tu non riuscirai a difenderti._

_So difendermi invece, e poi questi non sono fatti tuoi._

_Fai come vuoi. Ma poi  non ti domandare perché non ti parlo più._

Siamo appena arrivati e io scendo dalla macchina incazzata nera.

Vado a passo svelto in classe, devo dimenticarmi questa stupida conversazione.

_Ehi Alba vuoi rallentare?._

Mi blocco all'istante.

_Scusa Stella non ti avevo vista._

_Cosa ti è successo?._

_Pensi che percaso quel ragazzo con cuoi mi sento sia un ragazzo perverso ?._ vado al dunque

_Chi quell'agnellino, ma che dici. Non potrebbe fare del male neanche a una mosca._

_Finalmente qualcuno che la pensa come me._

_Le amiche servono a questo_.

Ciao a tutti.
Scusate per l'attesa.
Spero che vi piaccia.

Conquistami. Possiedimi. Amami.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora