Vita Che Si Sgretola

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Ero ormai arrivata alla fine di Agosto. La mia estate non era stata molto complessa ma comunque impegnativa. Avevo passato metà luglio al mare con Gaetano o magari uscendo con lui o anche solo stando un po' nella sua pasticceria. L'alta metà del mio Luglio invece l'avevo divisa tra il tempo per il mio nuovo lavoro partime (faccio la cameriera in un ristorante) e tra le uscite con le mie amiche Anna e Amelia.

Non c'è che dire... Sapevo decisamente come impiegare il mio tempo.

Quella sera sarei dovuta uscire con Gaetano. L'intera giornata la passai a lavorare e non appena tornai a casa non persi tempo e mi andai a preparare.

Con Gaetano avevo un appuntamento in Piazza Orchidea alle 21. Ma io come al solito mi anticipai di circa un quarto d'ora. Avevo sistemato i capelli in due tipiche trecce alla francese e avevo indossato un vestito con il corpetto nero e con una gonna che arrivava alle ginocchia color oro con delle sfumature argentate e nere.

Mi sedetti su una panchina in disparte e come al mio solito mi misi ad osservare un po' i comportamenti delle persone che mi circondavano  mentre cercavo di intravedere il mio fidanzato tra la folla.

Quella sera non c'era troppa folla ma comunque una vasta scelta di persone da poter scrutare nella mischia. E purtroppo con i miei occhi riuscii a vedere uno spettacolo a me sconcertante: non molto distante da me vi era Gaetano, ma non era da solo, era insieme ad una ragazza!

Ok, agli occhi di una persona che non è gelosa come me non sarebbe stato un problema. Ma il fatto è che non si stavano parlando o magari anche solo salutando, no: si stavano baciando.

Chiusi gli occhi e tentai di convincere la mia mente che quello che avevo visto non era vero,che Gaetano non mi stava tradendo, che non si stava veramente baciando con un'altra. Evidentemente i miei tentativi erano stati vani perché nella mia testa vi era solo l'immagine delle loro lingue che si intrecciavano.

Aprii gli occhi di soprassalto e fu allora che mi accorsi che avevo il batticuore: era tutto vero. Non era un brutto sogno, non era un' illusione, era vero.

Come poteva farmi questo?!
Perché avrebbe dovuto tradirmi?
Avevo forse sbagliato qualcosa?
Forse non lo soddisfavo abbastanza?
O si era semplicemente scocciato di me?

Nella mia testa balenavano solo tristi pensieri e così mi accorsi che già numerose lacrime avevano iniziato a solcare il mio volto. Scendevano lente e benché io non esprimessi parola era più che chiaro il motivo della mia tristezza. Le lacrime continuavano a scendere lungo il mio viso e nonostante fossi sotto gli occhi indiscreti di tutti non volevo asciugarle: non ne avevo la forza.

Mi alzai in piedi. Mi avvicinai a Gaetano e alla misteriosa ragazza che a quanto pare mi aveva superato in amore. In circostanze normali li avrei picchiati entrambi, anzi, la ragazza ci avrebbe rimesso la vita e Gaetano... Beh... Lui se la sarebbe cavata con una semplice visita dal medico. Ma questa volta era diverso. Non ero arrabbiata!

Ora mai ero letteralmente di fianco a loro. Lui non mi aveva neanche notato. La ragazza mi ignorava. Continuai a camminare di fianco a loro e in quel poco tempo che gli stetti vicino gli sussurrai a bassissima voce:" Mi hai deluso Gaetano. Ti ho amato più di ogni cosa ma ormai è tardi, addio... ".

Detto ciò iniziai a corre, non volevo neppure voltarmi. Corsi, corsi e corsi ancora. Non aveva alcun senso continuare a sorridere, ora volevo solo piangere. Andai a casa, mi sdraiai sul letto e mi misi a piangere con così tanta foga che evidentemente anche i miei vicini mi avranno sentito. Ma poco importa.. Non ho più motivo di restare su questa Terra.

Pov's Gaetano
Oh no! No, no, no! Aveva frainteso tutto! "Levati brutta bastarda! Per colpa tua la mia vera fidanzata adesso starà patendo le pene dell'Inferno!"
Chiara mi guardò con una faccia disgustata:" Vorresti forse dirmi che non ti è piaciuto il mio bacio?" poi mi posò un dito sulle labbra:" Meriti di meglio, certamente una ragazzina inesperta che è in calore ogni volta che ti vede. Non ti merita".

Ok, adesso basta! Come osa chiamare Caterina così! Nessuno può farla piangere senza subire conseguenze, nessuno!!! "Chiara... Va' via. Non tornare mai più da me, non mi parlare, non mi salutare. Ora vado."

Mi afferrò il polso:" Hey! Dove pensi di andare?!" non mi voltai neppure, ero troppo preoccupato per Kate. "Vado a chiarire con Kate".

Tirai via il mio polso dalle grinfie di quella bastarda e iniziai a corre verso casa di Kate. Era troppo preziosa per me, non potevo perderla per colpa di una ragazza stupida come Chiara. Non potevo e non volevo.

Ora nella mia testa c'era un solo pensiero: Caterina.

E l'unica cosa che mi ripetevo era... CORRI !!!

Quello che c'è tra me e teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora