Era estate... Beh... Sì... Un mese fa, ovvio. Oggi è il 16 settembre e per quanto possa non volerci credere è così, la scuola è appena iniziata. Mi infilo una gonna nera e una t-shirt rossa e con lo sguardo basso, lo zaino sulle spalle e la coscienza di essere solo all'inizio un nuovo anno scolastico ed esco di casa. Cammino a testa bassa in modo che i miei bruni capelli possano scivolarmi sul bianco viso e oscurare le mie marroni iridi. Mi sto dirigendo verso scuola, ma lungo il percorso ho sbattuto contro un palo della luce e ho rischiato di cadere almeno tre volte.
Arrivata a scuola ho salutato tutte le mie amiche, ma loro sembrano piuttosto distratte così chiesi loro:"Sara, Amelia, Anna, cosa state guardando?", loro non espressero parola ma Sara alzò la mano ed indicò un ragazzo che stava camminando sull'altro lato della strada, aveva una faccia non nuova, capelli corti, mossi e marroni, occhi color castagna e un fisico invisibile. Le ragazze della scuola erano tutte concentrate su di lui, mi sentivo come una alieno. Quando il ragazzo moro scomparve dalla vista degli studenti Amelia, Sara e Anna mi degnarono delle loro attenzioni e quando chiesi loro chi fosse quel ragazzo e perché loro vi fossero così interessate tutte e tre mi guardano in malomodo e la conversazione fu più o meno così:
Sara:"Davvero non lo consci Kate?"
Amelia:"È il ragazzo più bello del classico."
Anna:"Insomma è il figlio del pasticcere, molto conosciuto e molto studioso, il suo nome è Gaetano."
Riflettei un po' e dopo risposi:"Sì quel Gaetano, l'ho incontrato qualche mese fa nella pasticceria di suo padre.", "Certo che è davvero molto carino" pensai tra me e me, fino a che non suonò la campanella e io e le mie amiche dovemmo attraversare le porte di quel l'edificio che i comuni mortali chiamano anche come scuola (ovviamente visto dagli occhi di una persona a cui piace molto esagerare).
Oh, scusate non mi sono ancora presentata, sono Caterina Koped ma le mie amiche mi chiamano Kate, ho dei capelli lunghi e mossi di un color castano scuro, degli occhi di un verde brillante e la pelle chiarissima, sono alta 1.63 metri, vado al liceo scientifico e nonostante abbia diciassettenne anni su certe cose ho ancora dei comportamenti infantili. Ah, dimenticavo, vivo da sola.
Ma tornado a parlare della scuola... Non è che non le do' importanza, solo che mi annoia... Però sono la prima della classe in quasi tutte le materie, tranne tecnica (lo odio quel professore).
Ho moltissimi amici ma anche molti nemici, non che mi importi, ho imparato ha difendermi da loro, non sarò mai più io quella che deve subire, quel tempo è passato già da un bel po'!
Oggi in classe le lezioni non sono state molto pesanti, infondo era il primo giorno... Ma le docenti ci hanno già predetto che gli esami di ammissione saranno molto difficili e quindi ci toccherà fare una gran bella ripassata.
Una volta uscita da scuola salutai gioiosamente i miei compagni e mi avviai verso casa.
Ma lungo il cammino andai a sbattere contro qualcuno, alcuni miei libri caddero per terra alcuni sul marciapiede altri sulla strada, io ero già pronta ad urlare contro colui o colei che mi aveva fatto cadere, ma sfortunatamente per me lì nelle vicinanze non c'era anima viva.
STAI LEGGENDO
Quello che c'è tra me e te
RomanceSembra strano, e lo è. Una diciassettenne molto infantile e facilmente irritabile di nome Caterina finisce per innamorarsi per la prima volta dopo tanti anni. Non intende illudersi, infondo la sua prima cotta ha molte pretendenti e non ha davvero nu...