Quelle mani iniziarono a scendere sempre più giù lungo la mia vita, fino a inoltrarsi sempre più vicino al bordo della mia gonna. Di chi erano quelle mani?
Per lo spavento mi girai di scatto e con mia grande tristezza potei notare che quelle mani appartenevano a una persona di mia grande conoscenza, nonché il mio ex fidanzato, la persona che avevo incontrato una circa una settimana fa a scuola: Francesco.
Mentre i lenti secondi passavano anche i pensieri correvano: Perché era lì? Cosa voleva da me?
"Cosa vuoi razza di maniaco! Togli quelle mani da me! Il mio corpo non è certo di tua proprietà! Non lo è mai stato e mai lo sarà!"
Purtroppo mi sbagliavo lui stesso lo negò scrollando la testa. Lui aveva già un piano in mente; anzi lo aveva già iniziato ad attuare ed io ero appena caduta nella sua trappola. Notai che qualcosa non andava. Cercai di muovere di scatto le mie mani ma non si mossero di un millimetro: erano legate. Il bordo dei miei polsi era circoscritto da delle manette. Manette apparentemente di ferro, troppo resistenti per essere rotte a mani nude.
Francesco mi afferrò per le spalle e mi trascinò dentro il bagno dei maschi. Nessuno se ne accorse, nessuno poteva sentire le mie urla: la mia voce era coperta dalla musica fin troppo alta e Francesco ne approfittò.
Una volta in bagno chiuse la porta in modo che nessuno potesse disturbarti e mi tappò la bocca con una mano in modo che non potessi urlare.
Mi dimenavo ma non potevo fare molto con le manette alle mani e con la bocca tappata, potevo semplicemente sperare e pregare affinché costui non abusasse di me.
Sentii il passo avventato di una persona che era appena entrata in quel bagno, il rumore dei suoi passi mentre si avvicinava a noi era sempre più forte, e poi, dal nulla la porta inizio a fare strani rumori. Qualcuno stava cercando di forzarla, era evidente. Ma chi era? Voleva salvarmi o soltanto peggiorare la situazione?
La porto si spalancò, proprio quando le mani del mio assalitore si erano infiltrate fin sotto la gonna in modo da poter toccare la mia intimità.
In quel momento a Gaetano entrò. Per fortuna era arrivato giusto in tempo. Non so come avesse capito che avevo bisogno di lui, ma a dire il vero non mi importava saperlo, lui era lì in quel momento e dovevo soltanto essergli grata.
"Hey cretino toglile le mani di dosso lei è mia! È la MIA fidanzata!"
Dopo un lungo volar di parolacce il silenzio ritornò in quel posto. C'era sangue sparso un po' sul viso di Gaetano un po' sul volto di Francesco e un po' sulle mie mani. Ma in quel momento l'unica cosa che mi interessava era Gaetano. Era davvero orribile aver visto tutto, aver visto loro che si picchiavano in una rissa piena d'odio. Però ero davvero felice che Gaetano ne fosse uscito vincitore.
Mi liberò dalle manette e uscimmo di corsa dalla discoteca. Era quasi mezzanotte e purtroppo la nostra serata era quasi giunta al termine.
"Scusa.." gli sussurrai. Lui mi abbracciò e mi lasciò un casto bacio sulle labbra:" Te lo prometto Kate, la pagherà per aver anche solo provato a toccarti. Te lo prometto.. Domani andremo a denunciare l'aggressione, ok? "
In quel momento mi sentii tranquillizzare. Sorrisi a Gaetano e dopodiché chiusi gli occhi per godermi la leggera brezza che tirava quella sera. Il vento mi giocò però un brutto scherzo alzandomi la gonna fin sopra il linguine.
"Ha-hai v-visto qualcosa per caso?" lui si girò verso di me e mi rispose con un "che cosa?" facendo un sorrisetto malizioso. Lo guardai un po' perplessa fino a quando non scoppiammo a ridere! Cambiammo poi discorso e mi feci riaccompagnare a casa.
"Comunque sono molto carine le tue mutandine rosa con i gattini" mi sussurrò nell'orecchio Gaetano proprio quando ero sull'uscio della porta. Arrossii di getto e mi girai verso di lui per controbattere, ma lui non mi diede neppure il tempo. Se n'era già andato...
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Quello che c'è tra me e te
RomanceSembra strano, e lo è. Una diciassettenne molto infantile e facilmente irritabile di nome Caterina finisce per innamorarsi per la prima volta dopo tanti anni. Non intende illudersi, infondo la sua prima cotta ha molte pretendenti e non ha davvero nu...