~~~ATTENZIONE IL CAPITOLO CONTIENE SCENE ESPLICITE DI SESSO~~~
Ero finalmente arrivato. L'unica cosa che dovevo fare era convincere Caterina che a baciarmi era stata Chiara, che io non la stavo tradendo. Facile no? Beh se pensate così vi sbagliate. Caterina non è affatto una persona che cambia così facilmente le idee che si è fatta e poi... Ormai lei ha perso tutta la fiducia che ripone a nel mio piccolo essere, perché dovrebbe credermi ancora?
Bussai. Ovviamente lei non mi rispose neppure. Infondo non aveva affatto motivo per aprirmi. Ora come ora credo di avere solo due opzioni: sfondare la porta o sperare che una finestra sia aperta e se non è così sfondare quest'ultima.
In entrambi i casi Caterina mi ucciderebbe. Già sta lavorando molto per potersi finanziare da sola e poi se io gli sfondassi la porta lei si certo mi ucciderebbe. Ok.. Riflettiamo. L'ultima opzione rimasta è... Sì rompere un vetro. I vicini mi guarderanno male ma infondo per Caterina questo ed altro. Mi perdonerà.. Spero. E se così non fosse mi lascerò liberamente denunciare e, soprattutto in entrambi i casi le ripagheró le spese per il vetro rotto.
Non c'era tempo da perdere. Afferrai un'asse di legno che trovai lì nelle vicinanze e mi gettai a capofitto su una delle tante finestre: nello specifico quella che affacciava nel suo sgabuzzino. Ero ormai entrato in casa di Caterina. Spero davvero molto che non se ne sia accorta, anche se a dirla tutta ho provocato così tanto rumore che mi stupirei davvero molto se una ragazza acuta come lei non mi avesse sentito entrare nella sua stessa proprietà.
Mi alzai in piedi ed incominciai a guardarmi indistintamente intorno: intorno a me si erano oggetti di ogni genere: attrezzi per il giardinaggio mai utilizzati, vecchi regali di compleanno o di Natale non sgraditi e lasciati in quello sgabuzzino a marcire, magliette a misura di bambino, peluche di vario tipo e tante alte cianfrusaglie. Poi spostai lo sguardo sotto i miei piedi. Il pavimento era pieno di vetri rotti. Io non so come ero riuscito ad uscirne quasi del tutto illeso se non per qualche leggero taglio sulle braccia e qualche livido sparso per le ginocchia, ma molto probabilmente se fossi rimasto fermo un qualche altro secondo Caterina si sarebbe sicuramente accorta della mia presenza e nel migliore dei casi sarei finito all'ospedale, nel peggiore... beh... non voglio neppure pensarci.
Corsi fuori dallo sgabuzzino cercando di fare il minor rumore possibile. Ok lo ammetto! in queste circostanze non potevo che sembrare un vandalo malintenzionato e a dirla tutta i miei comportamenti lo erano stati. Entrai nella stanza di Kate e con mia grande sorpresa non la vidi. Ma se non era in camera sua allora dove poteva essere? Insomma! La propria camera da letto è un po' il rifugio segreto di tutti.
Iniziai ad addentrarmi all'interno della camera: magari Kate si era semplicemente nascosta per non farsi trovare da me o magari... magari stava ancora piangendo. Dovevo trovarla al più presto. Non appena mi allontanai dall'uscio della porta un cigolio proveniente dalle mie spalle mi distrasse per un paio di secondi dalla mia ricerca e fu allora che la vidi. Caterina era appena sbucata da dietro la porta. Aveva gli occhi rossi e gonfi per via del pianto e per gli osservatori più esperti era ancora possibile notare qualche lacrima che le solcava io volto.
Mi avvicinai lentamente a lei, ma Caterina mi riuscì a precedere con le parole:"Vattene! Se osi anche s-solo toccarmi t-te la d-darò in testa!!!" tra i singhiozzi lei protese verso la mia direzione una padella d'acciaio, forse sembrerà un non nulla ma credetemi, qualunque cosa, anche la più innocua del mondo può diventare un arma di distruzione di massa in mano a Caterina.
Con voce sicura le risposi:"Kate.. Ti capisco. Ti ho causato dolore, ti ho fatto piangere. So cosa stai pensando. Ma non è così che sono andate le cose. La verità è che.." non riuscii a finire la frase che Caterina mi interruppe:"Sei un traditore! Un bugiardo! Sei uguale a gli altri: vieni dici di amarmi e te ne vai. Non ti soddisfo abbastanza vero! Quella puttana è più scopabile di me vero! Chissà per quanto tempo lo avete fatto di nascosto alla mia innocenza! Mi hai solo usato! Ma non è così che funziona con me. Nessuno e ripeto NESSUNO può rimanere impunito di un gesto del genere con me! Nessun ragazzo può permettersi di fare il doppio gioco con me e andare in giro a baciare altre ragazze! NESSUNO!!!"
Mi gettai sul pavimento. Aveva ragione. Non ero stato capace di allontanare Chiara prima che mi baciasse. Sono stato un vero vigliacco! Ma di certo io non la stavo usando... non lo avrei mai potuto fare. Io la amo! La amo più di ogni altra cosa al mondo! Ed era giusto almeno tentare di riconquistare la sua fiducia. "Hai ragione! Sono un vigliacco! Ma di certo un sono un doppiogiochista che va' in giro da tutte le ragazze a cercare di andare a letto con loro! Non potrei mai e poi riflettici.. perché mai avrei dovuto usare tutto il mio tempo libero per stare con te se di ragazze dai facili costumi che si danno alla prima volta ne è pieno il mondo!? Riflettici.. beh te la do' io la risposta! TI AMO CAZZO!!! Capiscilo che tu sei l'unica ragazza che voglio nella mia vita! Sei la mia ragione di esistere e se non mi dovessi mai perdonare per colpa di una come Chiara.. Non me lo perdonerei mai credimi. Piuttosto preferirei morir-"
"Non osare neanche pronunciare quella parola!!!" urlò Kate piangendo. "Non devi neanche permetterti di morire. Devi vivere! Devi! Devi essere felice anche per me! Ormai io ti ho perso ma non voglio neppure io vivere se devo verti triste! La tua vita è più importante della mia! Sei stata la prima ed ultima persona che ho amato e che amerò! Quindi..." iniziò a calmare il suo tono di voce ed aggiunse:" Vivi anche per me!". Mi avvicinai a lei. Stava piangendo. Le afferrai la padella che aveva in mano e la gettai il più distante possibile, poi feci l'unica cosa che mi venne in mente: la baciai con tutta la passione che avevo in corpo.
"Sono imperdonabile.. Incorregibile.. E neanche un minimo paragonabile a te. E pure.. Tu mi ami ancora. Io ti amo ancora.. Ti prego, lascia che ti dimostri il mio amore!" lei alzò lo sguardo verso di me "E dimmi.. Come intendi dimostrarmelo? Insomma.. Hai messo a rischio la tua libertà e forse.. Anche la vita fidanzandoti con me." non aveva tutti i torti. Ma per me non era abbastanza:"Caterina.. Ti voglio dimostrare che ti amo oltre ogni confine. Fa' l'amore con me! Ti dimostrerò che tu per me sei l'unica!"
Sul volto di Caterina si formó un sorrisetto perverso e poi dopo un po' di tempo con un tono di voce così calmo da essere quasi inaudibile rispose:"Ah.. Sfacciato.. Ti sei preso la mia verginità, il mio corpo è il mio cuore.. Sei proprio innamorato eh..?! Se è così a-allora.." in quel momento sentii un brivido percorre la mia pelle: le mani di Caterina si stavano addentrando nei miei pantaloni.
Le sorrisi. Era tornata a fidarsi di me, e credetemi: non me la farò mai più scappare.
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Afferrai Caterina per i fianchi, la alzai da terra e la adagiai sul morbido materasso del suo letto. Le inifilai le mani sotto la maglietta e gliela tolsi di getto, stessa cosa feci per la gonna. Poi sentii delle mani vagare sul mio petto e pochi minuti dopo ci ritrovammo entrambi senza vestiti.Mi sdraiati sul suo morbido corpo ed iniziai a lasciare una scia di baci poco casti lungo tutto il collo di Kate. Iniziai a scendere sempre più in basso fino ad arrivare all'altezza del seno. Leccai avidamente i suoi capezzoli morendo di tanto in tanto, ad abbattere quel silenzio che echeggiava a stanza vi erano i gemiti di piacere di Caterina.
Scesi sempre più in basso. Arrivai al basso ventre e poi alla sua intimità. Leccai con foga il suo clitoride e poi la feci rialzare. Ancora con il fiato smorzato Caterina capendo le mie intenzioni iniziò a leccare il mio membro facendomi godere a ogni suo movimento e poi lo mise interamente in bocca facendomi un pompino. Non ne potevo più! La volevo.
La stesi nuovamente sul materasso e la penetrai. Nei suoi gemiti non c'era solo dolore ma anche un immenso piacere ed un forte senso di appagamento. Dopo circa una trentina di minuti di sesso ci rivestimmo e andammo a dormire l'uno tra le braccia dell'altro con la consapevolezza di non essere soli. Con la consapevolezza che davanti a noi c'è solo un lungo futuro di gioia e amore. Con la consapevolezza di amarci!
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Quello che c'è tra me e te
RomanceSembra strano, e lo è. Una diciassettenne molto infantile e facilmente irritabile di nome Caterina finisce per innamorarsi per la prima volta dopo tanti anni. Non intende illudersi, infondo la sua prima cotta ha molte pretendenti e non ha davvero nu...