Il segreto di Frigga

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Da che potesse ricordare, Thor Odinson era sempre stato affascinato dal Palazzo di Aasgard. Non sapeva se fosse per l'oro che copriva praticamente tutto, per gli affreschi grandiosi o per le persone che lo popolavano. Da piccolo aveva l'abitudine di scorrazzare come un piccolo diavoletto qui e là, circondato da altri bambini della sua età, per la maggiore figli delle dame mortali di palazzo; era di sicuro poco ciò che gli veniva precluso.
Per esempio non poteva avere accesso al salone la cui porta era nascosta sotto l'arcata tra l'ala est e la ovest, posto che- molto più avanti negli anni aveva capito in un misto tra divertimento e cruda rassegnazione- era adibito al "riposo" di suo padre. Un letto grande come sei volte il suo e coperto di seta vinaccia ospitava la maggior parte delle bellezze dell'intero popolo aasgardiano, senza molta restrizione a riguardo di sesso o età. Quando Thor lo aveva scoperto, Odino gli aveva risposto con una calma quasi innaturale che queste persone solo favorivano il riposo del Dio all'incirca dall'ora di cena alle prime ore del mattino, a loro piacimento.

Un altro posto che gli veniva interamente vietato, anche dopo moltissimi anni e anche dopo la sua maturazione, era l'intera ala nord-ovest. Solo Frigga vi aveva accesso e, mentre il marito si divertiva con i concubini che gli si presentavano alla porta, lei passava ore, giorni, a volte persino settimane chiusa nell'ala più polverosa di palazzo.
Persino le domestiche e le dame che si erano proposte di pulire l'ambiente erano state respinte con la gentile fermezza della matrona, che si occupava personalmente dello sporco.

Di quel posto si mormorava di tutto: le dame di compagnia di Frigga erano convinte che la padrona vivesse lí con il diavolo e demoni di tutti i tipi, i paggetti erano convinti che la donna stesse crescendo qualche essere malefico e malevolo per vendicarsi dei comportamenti del marito. Il popolo di Aasgard, sebbene la amasse per il suo impegno per i poveri, era il più crudele: l'ipotesi più accreditata era che si fosse costruita un Harem segreto, simile a quello del marito, popolato da giovani forzuti e dolci fanciulle.

Di sicuro i sospetti su attività particolari non migliorarono quando, dopo una settimana di sua assenza, da quella precisa area iniziarono ad arrivare rumori di tutti i tipi. Mja, una cuoca, diceva di aver versato a terra lo stufato di un intero cinghiale perché nel passare di fronte al portone di legno massiccio di quercia intarsiato d'oro aveva udito lamenti e pianti mostruosi, probabilmente deformati dal corridoio irregolare. Steph, il giardiniere, poteva giurare di aver sentito gemiti strani e con i propri amici si era lasciato andare, confessando che forse forse, faceva parte di qualche pratica di divertimento della sovrana.
Nessuno, a palazzo o fuori da palazzo, si preoccupava veramente di cosa stesse accadendo. Nessuno, tranne Thor.

I Misteri del Palazzo di Aasgard / The Mysteries of Aasgard PalaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora