Il salone di Odino

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{ Buonasera! Vi scrivo perché vorrei scusarmi per la parte che segue. Sconsiglio di seguire la lettura a chi:
- adora Odino e pensa sia un sant'uomo;
- non apprezza scene di sesso (anche se mi sono curata di essere il più delicata possibile!);
- non vuole vedere compromesso il rapporto Odino/Frigga;
- per chi pensa ad Anthony Hopckins. In una di queste scene, Odino è nudo e fa sesso. Se vi disgusta, immaginate il vostro attore preferito (Johnny Depp) nel fiore dei suoi anni migliori;
- non ama l'idea dei baccanali e/o festini orgiastici.
Per queste persone farò un riassunto breve ma efficace all'inizio del prossimo capitolo!
Per gli altri: spero vi piaccia ciò che leggerete!
Bacioni e grazie mille ♥️}

Thor non si prese la briga di bussare, semplicemente con un gran sospiro aprí la porta ed entrò, seguito immediatamente dallo sconosciuto, Loki. Inutile dire che il primo spalancò la bocca per dire qualcosa, imbarazzato e pentito della sua naturale irruenza mentre il secondo ignorava, con sguardo fisso sulla mascella del biondo, tutto ciò che li circondava. Il paesaggio di fronte a loro era tutt'altro che lunare: la stanza era ampiamente popolata ma non affollata. Uomini fra le cosce lisce di altri uomini, ragazze impegnate a darsi piacere e ragazzi senza fiato, legati con la corda e completamente nudi, riempivano di gemiti - ululati- la stanza.

Lo spettacolo per Thor più spiacevole era Odino, nudo e pigramente seduto a bordo del letto, con una delle cuoche tra le gambe. Sembravano entrambi divertirsi molto, probabilmente a causa del vino bevuto a cena; Laetitia -al principe pareva si chiamasse cosí- era paonazza e divertita. Rideva, con gli occhi quasi spenti, il volto arrossato e lucido di sudore mentre giocava con la virilità del sovrano, inserendola fino in fondo alla gola con una praticità che aveva incollato Thor sul posto.
Privato di una qualsiasi parola, venne risvegliato solo dalla stretta ferma di Loki sul suo braccio.
Quindi, scavalcando un groviglio di corpi che nemmeno riusciva a contare, si trovò abbastanza vicino da farsi sentire.
< Padre. > Tuonò, guardando Odino con aria di rimprovero, stringendo le labbra.
Il sovrano, senza scomporsi per niente, rivolse un sorriso ovattato alla curiosa coppia di persone vestite. < Thor, figlio adorato. Mi hai portato un fiore molto delicato, a quanto vedo. >

Loki alzò un sopracciglio, distorcendo la bocca in una smorfia abbastanza schifata, guardando spazientito il compagno dai capelli dorati.
< Ti consiglio di non farmi intervenire, data la situazione potrei non usare mezzi termini. >
< Padre, ci serve sapere dove si trova Deltinos, Madre ha avuto un problema con un incantesimo, non riusciamo a svegliarla. >
Odino si mise a ridere di tutta risposta, stringendo in un pugno deciso i capelli ramati di Laetitia, usandone il cranio a suo piacimento, ignorando i rivoli di saliva che rotolavano dagli angoli della bocca della donna.
< Quella cariatide di tua madre si è finalmente tolta di mezzo? >

Nessuno capí precisamente le dinamiche di quello che successe dell'immediato. Mentre Thor mostrava un'espressione tra l'addolorato e il disgustato, Loki schioccò le mani, immobilizzando chi li circondava. La seconda a togliersi di mezzo fu Laetitia, schiantata contro la parete marmorea più vicina, mentre il moro si precipitava con le punte delle dita colorate di verde contro Odino.
Il palmo trovò i capelli e la tempia ingrigita del sovrano, con evidente disgusto, appiattendoli contro il materasso con una forza inaspettata, mentre parole d'odio traboccavano dalla sua bocca come un fiume in piena.
< Frigg non si merita un maiale disgustoso come te, dovresti andartene in giro a ruminare granaglie come il porco che sei. Se tu non mi disgustassi cosí tanto e non avessi premura nei confronti di tuo figlio, ti avrei già dato una lezione di buoni costumi sul posto. > Le parole risuonarono nella sala in modo innaturale, mentre ad Odino crescevano lunghe orecchie piatte e grasse, una cotenna rosea e un codino arricciato.
In uno scatto il sovrano -che conservava i suoi tratti ma occhi più piccoli e lucidi- si mise a grugnire contro il suo aggressore, a quattro zampe sul letto. < Ti lascerò qui, cosí. Spero che i tuoi ospiti sappiano prendersi cura di te. >
Detto ciò, schioccò nuovamente le dita e la sala si ripopolò di ogni genere di schiamazzo, mentre lui si dirigeva verso il principe Thor.

Per indurlo a lasciare la stanza, fece scivolare il braccio attorno al suo, portandolo con sé.
< Non lo sapeva, comunque. > Gli disse, avvicinandosi, mentre passavano nuovamente sotto l'arcata, chiudendosi la porta alle spalle. < Se quello che hai visto ti turba, posso cancellarti la memoria. Vuoi? >

I Misteri del Palazzo di Aasgard / The Mysteries of Aasgard PalaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora