Una Lezione di Vita Vera

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{ Avvertenza, il capitolo contiene esplicite, anche se spiegate abbastanza vagamente, scene di sesso. Però sono carini, giuro. }

Ancorato in quella posizione da una sensazione del tutto unica, Thor passò un braccio attorno ai fianchi di Loki e ripeteté in sostanza i movimenti che questo aveva seguito per sistemarsi. Posizionare il bacino, sedersi comodamente e abbracciare il minore per poterlo baciare da dietro, con labbra lungo una linea immaginaria disegnata da brevi schiocchi sul collo, fino a raggiungere i capelli corvini e il piccolo orecchio, finendo per dare scompostamente attenzione al suo viso con un ampio sorriso.

Alla fin delle finite, poco gli importava di un pubblico animale.
E rimase cosí convinto per qualche attimo, prima che il gattino bianco lasciasse i due compagni per scendere dalla poltrona e dirigersi trotterellando verso la coppia.
Solo che, dopo due leggere falcate, le zampine diventarono cosce lisce e pallide, slanciate e - per quanto potesse disprezzarsi per il pensiero - il principe le iniziava ad associare all'acquolina in bocca. I capelli biondi, scomposti al punto giusto, ricadevano sulle spalle bianche, lasciando scoperte le spalle ossute e candide, le cui braccia riposavano incrociate. L'unico indumento che lo copriva era un lenzuolo bianco elaboratamente annodato attorno al bacino fine.

< State iniziando a farmi pena. Non vi hanno mai insegnato come si fa? Sembrate due adolescenti, temo che di questo passo sarà tutto finito ancora prima di avere iniziato. > Il biondo sbuffò e, facendo questo, prese per mano Loki, reso innocuo e balbettante dai baci di Thor; si mise direttamente di fronte a quest'ultimo, cingendo Loki da dietro. Posò il mento sulla spalla delicata di quest'ultimo, mentre guardava direttamente il principe, ignorando le proteste crescenti del moro. Prese le mani lunghe e affusolate sotto le proprie, aiutandole a sbottonare lentamente la camicia bianca, mentre Thor perdeva ogni pudore o remore nel condividere con quella zecca insistente un momento tanto intimo; lo guardava svestire un corpo perfetto, compatto e morbido allo stesso tempo, mordendosi le labbra per non intervenire. Solo quando ormai la camicia pendeva totalmente aperta dalle spalle magre, Gaother mosse Loki come una bambola, appoggiando il proprio corpo a quello altrui, petto contro petto, bacino contro bacino, cosce contro cosce, parlando ancora con il principe oltre la spalla dell'amico.

< Dimostragli quanto lo desideri veramente, per l'amor del cielo. > La guardia borbottò, mugolando invece alla comparsa improvvisa di una massa di ricci rossi alle sue spalle, accompagnati da un corpo piú compatto, abbronzato e muscoloso, costellato di lentiggini. Mentre Gaother si allungava ad afferrare le natiche di Loki, Brondheil strinse a sé il fisico piú asciutto e minuto del compagno, pelle contro pelle.
< Ed io? Quanto ti desidero? > Il rosso mormorò mentre baciava il collo pallido, portando il biondo sotto di sé ad avvampare, aderendo al corpo di questo come un guanto; Gaother reagí allungandosi per baciare Loki, che intanto li guardava a labbra dischiuse; ci mise tanto rigore da indurre il principe a pensare che se lo sarebbe mangiato vivo, baciato e spolpato fino al midollo.
Il bacio era cosí appassionato, cosí personale, che portò un Thor decisamente interessato a distogliere lo sguardo, chiedendosi se quello a cui stava assistendo fosse il sogno erotico migliore di tutta una vita o una realtà magnifica e fortuita.

I Misteri del Palazzo di Aasgard / The Mysteries of Aasgard PalaceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora