Congratulazioni
-sono incinta- gridai , ormai al limite della sopportazione, tutte rimasero sorpresi , squadrai il volto di ognuno e sul loro volto c’era un’espressione di incredulità , poi squadrai Alex aveva una mano nei capelli e la bocca leggermente schiusa e mi guardava con gli occhi sgranati come tutti d’altronde , in quel preciso momento stavano immobili tanto che pensavo che il mondo si fosse ibernato per questa rivelazione. Avevo voglia di correre fuori dal locale,ma questo gesto mi sembrava più da codarda e di certo io non lo ero ma semplicemente volevo essere trattata normalmente mi volevo guadagnare la loro fiducia a poco a poco, non volevo la loro amicizia perché ero incinta e non sapevo che fare. La musica che c’era come sotto fondo non la sentivo più solo un legger brusio, poi Cloe mi si buttò abbracciandomi – congratulazioni, mamma- iniziò a stritolarmi e lentamente il mondo riprese a muoversi- congratulazioni- -auguri – gridavano tutti e mi venivano incontro per abbracciarmi, poi si avvicino Alex e mi abbracciò e nell’orecchio mi sussurrò in modo che non se ne accorgessero gli altri –allora era questo il motivo della visita?- annui– non dovevi spaventarti , potevi dirmelo tranquillamente tanto non ti avrei criticato anzi ti avrei aiutata ancora di più- -non voglio che ora ti comporti diversamente con me solo perché sono incinta, per questo non volevo dirtelo- -promesso non ti tratterò diversamente – poi si staccò dal nostro abbraccio lasciando spazio agli altri,quando gli abbracci e gli auguri finirono Cloe richiamò la loro attenzione – bene ragazzi, allora sabato ci sarà il falò che abbiamo organizzato ieri ho prenotato le ultime cose che ci servivano , quindi possiamo dire , salvo imprevisti che abbiamo tutto, poi c’è un’altra novità Visto che Bea è in dolce attesa le organizzeremo un baby party che ne dite- tutti annuirono e Cloe si rivolse a me con lo sguardo facendomi l’occhiolino- poi facciamo una riunione, ora comunque sto andando a ordinare da bere,prima che ci siano altre sorprese - -allora Bea chi è il padre ?- chiese Ellie curiosa – bhe il padre è a New York emm … lui - - ho capito- disse Ellie lanciandomi uno sguardo di quelli che ti dicono ‘che stronzo che è stato’ , ero molto più tranquilla la comitiva sapeva ormai il segreto che si nascondeva dentro la mia pancia – io voglio essere lo zio- disse Josh contento- bhe, sarete tutti zii- risposi lasciandomi scappare un piccola risata – sarete gli zii di questo bambino o bambina che sia- ripetei fiera – saremo la squadra più strana e divertente di zii che esista- disse Drew - certo – rispose Cloe che stava portando nel frattempo da bere- ti aiuto io – rispose Ben alzandosi verso Cloe e lentamente le tolse i bicchieri di mano, tra loro due sembrava esserci del tenero , quando tutti ebbero da bere Cloe e Ben si sedettero – facciamo un brindisi – propose Alex – al bambino- disse Alex – al bambino – ripeterono tutti all’unisono tutti alzarono i bicchieri e poi lo portarono alle labbra per bere, dopo aver dato il primo sorso lo posarono sul tavolo facendo tintinnare il ghiaccio che c’era nei bicchieri- ve be ragazzi è stata una giornata stressante e sono contenta di avervi conosciuto, io ora vado- dichiarai congedandomi – ci vediamo presto- salutai tutti con due sonori baci sulle guancie e mi avviai fuori, quando sentii una mano posarsi sulla mia spalla mi girai per vedere chi era e mi trovai in tutta la sua virilità John , che diavolo ci faceva John?- vedo che ti sei lasciata con il tuo amato Paul- continuai a camminare senza rispondergli- ti è caduta la lingua- mi chiese mettendosi davanti – no- risposi fredda guardandolo con sfida – ti prego cominciamo tutto da zero, facciamo finta che tu non sia stata mai con Paul , mi prenderò cura del bambino o della bambina. Io ti amo e lo farò sempre- mi dichiarò – non lo so- dissi guardando i miei piedi – ti do tempo per pensare , fra esattamente tre mesi ritornerò per sapere la riposta- -si, come vuoi basta che ora vai via , sono stanca ed ho bisogno di andare a casa - - ok, ricordati fra tre mesi- - si , ci penserò su- avevo un mal di testa tremendo e per ora non mi andava di pensare a quella proposta, perché se lo dovevo fare lo dovevo fare bene. Mentre camminavo per tornare al mio appartamento una macchina si accostò abbassando il finestrino – John ancora qui sei?- gridai – Jhon?!- una voce mi raggiunse mi girai vidi Alex perplesso- scusa ho sbagliato persona- -non fa niente, ma ora Sali su ti accompagno io- -non ti preoccupare voglio fare due passi- insistii-non insistere salta su, si vede che sfinita- aprii la portiera e saltai sulla sua macchina. Il viaggio fu breve e silenzioso poi parcheggiò nel garage sotto il palazzo e mi aprì lo sportello porgendomi la mano per farmi uscire –grazie- dissi flebilmente , facevo fatica a tenere le palpebre aperte così mi diressi a fianco a lui fino all’ascensore – Bea sta dormendo in piedi , Bea sta dormendo in piedi- continua a cantilenare e a saltellare come un bambino piccolo dentro l’ascensore- dai smettila – dissi con voce assonnata , poi ad un certo punto l’ascensore si blocco di colpo e si spensero le luci e al suo posto si accese una piccola lucina di emergenza , il sonno tutto d’un colpo svanì e venne rimpiazzato dal panico , il mio torace si abbassava e si alzava velocemente , Alex si avvicinò mi scostò i capelli da un lato- Beatriçe calma, respira piano e lentamente - - dai su, piano, non c’è da spaventarsi- si allontanò da me per andarsi a sedere con le spalle contro l’ascensore mentre armeggiava con il telefono- siediti qui- m’indicò lo spazio che c’era fra le sue gambe, senza rispondergli feci un grosso sospiro e chiusi gli occhi e piano, piano mi avvicinai a lui, avevo paura che muovendomi l’ascensore potesse precipitare, così camminai piano poi mi sedetti con impaccio fra le sue gambe ,mantenendo il busto rigido- forza rilassati se fai così ti sentirai male- iniziò a toccarmi i capelli arrotolandoseli al dito-mettiti comoda- appoggiai la schiena contro la sua pancia, ma ancora ero molto tesa e spaventata – ti ho detto rilassati- avevo paura di rimanere intrappolatala li dentro come nei miei incubi peggiori, lo sentii prendere il telefono e guardare lo schermo- c’è stato un blackout generale del palazzo, i tecnici si stanno mobilitando ora per cercare il guasto quindi non sappiamo quanto tempo ci vorrà- iniziai a pregare come non avevo mai fatto prima, - Beatriçe calmati, non rimarremo intrappolati qui dentro, e poi ci sono io qui con te non avere paura- - io non ho paura- dissi cercando di gonfiare la mia voce per non far trasparire le emozioni-a no?!- disse ionico, si poteva captare da un miglio l’odore di paura che emanavo – rilassati- disse con voce roca e profonda rilassai i muscoli e lui iniziò a coccolarmi stringendomi le braccia e coccolandomi i capelli. A suon di coccole mi stavo rilassando, la paura se ne stava andando lasciando nuovamente spazio al sonno, un sonno tranquillo e profondo che m’inghiotti ingordamente.
Paul’s pov
-Beatriçe non ti gettare- continuavo a gridare e pian piano mi avvicinavo a lei che era sul tetto di un palazzo con nostro figlio, che teneva in braccio avvolto in una coperta- ti prego Beatriçe non lo fare , accetterò il nostro bambino- lo sguardo Di Bea era assente, continuava a vagare nel vuoto sotto i suoi piedi- non lo fare, ti prometto che vivremo felici- continuavo a ripetere sbraitando e tendendogli la mano per aggrapparsi a me ,con il risultato che si allontanava sempre di più da me e si avvicinava sempre di più alla morte. Il cielo era cupo e delle goccioline iniziarono a scendere bagnandoci- Beatriçe – mi avvicinai a lei e al nostro bambino , lei fece il suo ultimo passo e si gettò nel vuoto – Beatriçe noooo- gridai gettandomi a terra e piangendo,la pioggia s’intensificò diventando un tutt’uno con le mie lacrime che mi scorrevano addosso. Mi svegliai gridando, avevo il viso tutto sudato, cerca di asciugarmelo con il braccio, la luce della luna filtrava dalla piccola finestra con le sbarre rassicurandomi che era un incubo.
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ciao tesorucci , scusate se il capitolo è corto ma ho preferito aggiornare oggi perché domani non ci sono...voi continuate a votare e soprattutto commentare così arriveremo al primo posto della classifica (magari ;) ) baci :* siete fantasticiii...♥
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My dependence..you
Romance- fra nove mesi diventerai papà - annunciai ,la sua bocca si schiuse in un'espressione di sorpresa -merda , cosa ho combinato- borbottò portandosi le mani fra i capelli mentre lo sguardo era assente- {...}