Rivelazioni?
Quando uscii dalla porta vidi Cloe alzata che passeggiava nervosamente mentre ingarbugliava qualcosa con Alex – quando penserai di dirglielo?- chiedeva lei – non so- disse confuso Alex portandosi una mano sul volto- devi dirglielo- insistette lei- prenderò l’idea in considerazione- cosa stavano nascondendo quei due ? Ma soprattutto c’entrava qualcosa con me e il mio bimbo ? Quelle parole mi crearono un buco nello stomaco, ed iniziai a tremare – Beatriçe – dissero in coro appena mi videro – com’è andata? – chiese Alex sgranando gli occhi per vedere cosa tenevo in mano- bene. Il feto è già di due settimane, però nelle ecografie non si vede molto bene. Comunque dobbiamo passare in farmacia a prendere delle vitamine-annunciai sventolando il foglietto che tenevo in mano,quando la dottoressa mi fece l’ecografia stavo già pensando al nome della bimba o del bimbo, era una cosa strana però mi piaceva. -per la mamma, faremo tutto- disse Cloe prendendomi a braccetto. Andammo in farmacia e incontrammo Ben , che era in fila e teneva in mano una scatola di preservativi – ehilà che ci fate qui?- ci salutò e il suo viso si colorò di rosso per la vergogna- devo comprare delle vitamine- risposi rivolgendogli un sorriso per rassicurarlo. Alex si avvicinò a lui e gli diede una pacca sulla spalla – ehi, amico. Con chi te la spassi stasera?- gli chiese facendogli l’occhiolino, lanciai una fugace occhiata a Cloe e notai che le sue guancie avevano un colorito strano. Questa cosa non mi piaceva affatto –emm..s-s- si..- iniziò a balbettare- con me- disse Cloe inaspettatamente e andò ad abbracciare Ben e gli lasciò un tenero bacio a stampo. Io e Alex rimanemmo un po’ meravigliati per quella rivelazione , a quanto pare questo era il periodo.- da quanto va avanti questa storia? – chiese Alex che era sbiancato visibilmente e faceva fatica a credere che lo avevano detto veramente – oggi facciamo 3 mesi- rispose Ben guardando contento Cloe ….Era strano pensare a come tutti avevano dei segreti che ci sventolavano sotto il naso e noi non ce ne accorgevamo, forse perché li sapevano nascondere bene o forse perché eravamo ciechi?-quando avevate intenzione di dircelo?- continuò a chiedere Alex che si stava arrabbiando – volevamo annunciarlo stasera alla festa. Era iniziato tutto per gioco, ma poi una chiacchiera tira l’altra e le coccole abbiamo capito che fra noi c’era qualcosa e valeva la pena provare – rispose Cloe prendendo le redini della situazione – ti prego Alex non dire niente agli altri, lo diremo noi stasera alla festa- lo implorò Ben – si, non dirò niente- disse aumentando il tono della voce per poi uscire di fretta dalla farmacia. In tutto quel tempo ero rimasta senza parole – allora ragazzi io vado a prendere le vitamine continuate pure- dissi fortemente in imbarazzo, mi tirai su i capelli perché stavo iniziando a sentire caldo, forse era perché avevo assistito a quella scena?Mi avvicinai al bancone e comprai le vitamine e pensai “ se sarei venuta più tardi, forse questo segreto poteva andare avanti ancora, invece no, per colpa mia si era rovinato tutto. So combinare solo disastri” uscii dalla farmacia e misi il sacchettino nello borsa. Pensai che Alex se ne fosse andato invece era lì ad aspettarmi . Poggiato sul cofano della sua macchina con le braccia incrociate, lo sguardo vagava nel cielo. Che cosa poteva tenere segreto un ragazzo come lui. Mi era venuta una strana voglia di scompigliarli i capelli come facevo con l’innominabile , in breve tempo la mia mente fu inondatati dai momenti passati con lui, volevo cancellarli come avevo fatto con il suo numero, ma con la testa una cosa del genere non si poteva , in breve tempo mi ricordai anche dell’intervista e quante cavolate avevo detto di lui, sul mio volto comparì un leggero sorriso che scacciai subito insieme a tutti i pensieri su Paul - principessa, mi piace quando sei sorridente lo sai? Ora però salta su- rimasi allibita , mi aveva chiamata principessa , perché lo aveva fatto ? cosa nascondeva sotto il suo viso? Forse era uno stupratore?- ti senti bene?- mi chiese avvicinandosi a me, tanto da farmi sentire il suo alito sul mio collo. Il mio cuore stava iniziando a battere a mille, ma soprattutto perché batteva così veloce? Forse era la paura- s- sto bene – dissi balbettando –allora muovi questo culetto e portalo sul sedile della mia macchina – disse scherzoso per poi darmi una pacca giocosa sul mio sedere. Quando la sua mano entrò a contatto con il mio corpo , una scarica elettrica mi fece balzare, seguita da dei brividi lungo la schiena , tutto d’un tratto sentii freddo anche se dentro di me il mio cuore di cristallo che ormai era rotto stava iniziando a fondersi a temperature elevatissime , provate ad immaginare voi , provate ad immedesimavi nel mio personaggio e di entrare nel mio cuore. Feci come mi aveva detto Alex e chiusi la portiera della sua auto delicatamente, come per non fare rumore.- sei diventata pallida- affermò lui scrutandomi per poi fermarsi sulla mia pancia- sto bene- continuavo a dire sussurrando – sto bene- - lo spero, perché devi essere in forma per la festa di stasera - -sempre se verrò- ipotizzai mettendomi le mani sulla pancia e inizia a massaggiarla – si che tu vieni, ti passo a prendere alla 7 , comunque questo non è un invito, è un ordine- perché Alex faceva tutto questo per me anche se ci conosceva da pochi giorni? – sisi- borbottai . Parcheggiò nel garage e salimmo solo che schiacciò direttamente il pulsante per il suo attico che si trovava esattamente all’ultimo piano di quel maestoso palazzo- perché mi stai portando da te?- chiesi portando le mani sui fianchi – sbaglio o dobbiamo ancora pranzare?- disse ironico per poi scostarsi indietro quei capelli che avevano bisogno di una bella sforbiciata - non posso mangiare sola?- chiesi – no- rispose lui secco,non ero mica una bambina che non sapeva cucinare e prendersi cura di se stessa- chi me lo dirà che mangerai?- - io – risposi sicura di me – non ne sono sicuro, potresti anche mentire- ammise lui con voce profonda e roca, nel frattempo le porte si erano aperte direttamente nel suo attico – ora che me lo hai detto lo potrei anche fare – dissi con un sorriso beffardo – allora ti riprendo con le telecamere e così sarò più sicuro e vedrò tutto quello che farai e intendo tutto – disse malizioso e invitandomi a sedere sul suo divano –perché fai tutto questo per me?- chiesi , ormai ero diventata seria e anche l’espressione giocosa che padroneggiava sul suo volto si era spenda lasciando spazio alla serietà –perché ci tengo a te – ammise giocando con le sue mani, questa risposta non mi convinceva affatto- sicuro? C’è qualcosa che devo sapere?- chiesi preoccupata – sicuro, questo è il motivo- spiegò ma io non me a bevevo , si vedeva lontano un miglio che c’era qualcosa sotto, ma cosa?-ok-.
Il campanello suonò , doveva essere Alex . Mi ero finita di preparare proprio in quel momento. Indossavo un vestitino bianco abbastanza ampio dei sandali bassi mentre i capelli mi ricadevano morbidi sulle spalle. Era un miracolo come non fossi ancora ingrassata aveva passato tutto il pomeriggio sul divano a mangiare una confezione da un chilo di gelato alla fragola. Andai ad aprire e mi ritrovai Alex in tutto il suo splendore , aveva i capelli leggermente più corti e umidi, era raso perfettamente alla vista sembrava che avesse la pelle liscia come quella di un bambino, infatti mi era venuto un impulso di accarezzargliela, aveva dei semplici Short e una T-shirt con scritto I’m big. Poi abbassai lo sguardo e notai che teneva in mano delle coperte- sei bellissima- si complimentò – anche tu, non se di meno- - ecco prendi – mi porse le coperte e lo guardai un po’ perplessa – stasera ci serviranno sempre non vuoi morire per ipotermia- sorrisi, ecco perché le aveva portate, non capivo perché era tanto premuroso. –ok- risposi – andiamo, su- m’incitò. Mentre chiudevo la porta mi afferrò da dietro e mi cinse la vita per poi posare il suo viso nell’incavo del mio collo. Il mio cuore sembrò fermarsi per poi ripartire con battiti alle stelle, cosa stava facendo?
Iniziò a posarmi dei piccoli e delicati baci, che mi facevano fremere – basta Alex, che stai facendo?- dissi e mi staccai dalla sua presa– scusa, scusa, non volevo e che a volte non penso tutto qui- ammise iniziando a camminare verso l’ascensore. Il viaggio fu silenzioso e anche breve e io ero tesa e fredda avevo paura che potessi cadere di nuovo nella trappola dell’amore .
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ciaoooo amori...vi sta piacendo? comunque vi volevo chiedere se potete darmi consigli e opinioni sulla nuova storia si chiama The island of love...ci lavoro da due settimane spero che vi piaccia anche quella...vi aspetto ;)
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My dependence..you
Romance- fra nove mesi diventerai papà - annunciai ,la sua bocca si schiuse in un'espressione di sorpresa -merda , cosa ho combinato- borbottò portandosi le mani fra i capelli mentre lo sguardo era assente- {...}